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Schoenstatt nel rione del Santuario di Belgrano
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 published: 2008-01-11

Un Incontro natalizio, solidale e in famiglia

Schoenstatt nel rione del Santuario di Belgrano

 

Liebevolles Herstellen von Jesuskindern

Creando Niños Dios para regalar

Creating “Baby Jesus” to give to many

Liebevolles Herstellen von Jesuskindern

 

Lebendige Krippe, dargestellt von der Missionsgruppe der Pfarrei San Patricio. Das Jesuskind ist Juan Bautista, Enkel von Marta Tavanti aus der Schönstatt-Familienbewegung

Sagrada familia interpretada por el grupo misionero de San Patricio. Niño Dios: Juan Bautista, nieto de Marta Tavanti, quien trabaja en la obra familiar de Schoenstatt.

Living manger performed by a group of St. Patrick’s parish. Baby Jesus is Juan Bautista, grandson of Marta Tavanti, of the Schoenstatt Family Movement

Lebendige Krippe, dargestellt von der Missionsgruppe der Pfarrei San Patricio. Das Jesuskind ist Juan Bautista, Enkel von Marta Tavanti aus der Schönstatt-Familienbewegung

 
Die Pfadfinder beim Einpacken der Geschenke mit Stella und Sivina  

Grupo Scout preparando los juguetes junto a Stella y Silvina (en el Campanario)

The Boy Scouts preparing the gifts together with Stella and Silvina

Die Pfadfinder beim Einpacken der Geschenke mit Stella und Sivina

Fotos: Maria Silvina Rocca © 2008

 
   

ARGENTINA, Stella Maria Bovera e Maria Silvina Rocca. La "Società Patrocinatrice di Belgrano R". – di cui sono membri Marta Tavanti, Stella Maria e Maria Silvina Rocca, missionarie della Campagna del Rosario – ha invitato i vicini a partecipare ad un incontro natalizio. Molti bambini accompagnati dalle famiglie hanno portato regali per condividere con i bambini più bisognosi. Come missionarie della Campagna vogliono interessarsi per il rione dove vivono ed apportare idee creative. Perciò hanno deciso regalare piccole immagini del Bambino Gesù ai più bisognosi negli ospedali e nei pensionati d’anziani.

Belgrano "R" (chiamato così per non confonderlo con Belgrano "C", nomi che sono stati dati alle stazioni ferroviarie urbane) è uno dei più antichi rioni e tradizionali di Buenos Aires. Nel secolo XIX era una zona di ville con ampi giardini, orti e di grandi case estive. Conserva ancora quel carattere tranquillo, con strade fiancheggiate da alti alberi ed enormi case tradizionali. È interessante ammirarlo nel programma GoogleEarth per apprezzare la sua frondosa vegetazione di alberi. che lo caratterizza. Dal 1949 le Sorelle di Maria di Schoenstatt abitano lì in via Echeverria 3632 in una bella casa antica circondata da un ampio giardino, in cui nel !963 si è costruito il primo Santuario nel territorio della capitale federale. A 300 metri sulla stessa strada si trova la Parrocchia di San Patrizio, diretta dai Padri Pallottini irlandesi, che si menziona in questo articolo. E sulla stessa strada si trova la piazza Castelli, dove si è presentato Babbo Natale, grazie all’iniziativa di tre missionarie della campagna del Rosario, che al contempo sono membri della Società Patronatrice del rione..

San Nicola in piazza Castelli.

Babbo Natale è la figura natalizia che rappresenta San Nicola da Bari. Questo santo, per aver distribuito al suo tempo ai bambini poveri grandi ricchezze ereditate dalla sua famiglia, si considera in un certo modo patrono dell’Infanzia. È apparso ( grazie ad un vicino del rione) in piazza Castelli, in un calesse tirato da cavalli (che si affitta in alcuni parchi di Buenos Aires per passeggiare), con il suo vestito rosso, la sua barba bianca e la sua borsa sulle spalle. Ha salutato sorridendo e distribuendo caramelle tra i più piccoli. Il momento più emozionante dell’incontro, è stato quando si è diretto verso la Sacra Famiglia (rappresentata dal gruppo missionario della Parrocchia di San Patrizio) si è inchinato rispettosamente davanti al Bambino Dio, e con spirito ecumenico la comunità anglicana, la comunità di Beth-el (ebraica) – entrambe hanno sede nel rione – e la comunità cattolica si sono unite in un desiderio: "Che questa festa siano un incontro con Dio, con l’amore di ogni credo, per crescere nella scuola della famiglia, culla e custodia della vita umana e divina, luogo dove l’uomo impara ad amare e a dare e a trascendere". Quello che Schoenstatt ha sempre insegnato....

Le tre missionarie avevano preparato piccole immagini del Bambino Gesù per regalare ai bambini del quartiere. Molti bambini avevano chiesto queste immagini, perciò Stella Maria ed altre signore avevano deciso di prepararle.

All’incontro dei bambini in queste feste

Grazie alla solidarietà dei vicini si sono raccolti 150 giocattoli per distribuirli, che erano stati nascosti nel campanile della Parrocchia di San Patrizio. Due missionarie ed alcuni giovani li hanno classificati ed impacchettati. Improvvisamente è apparsa con gran sorpresa di tutti, una medaglietta di San Michele Arcangelo che non apparteneva a nessuno dei presenti. Uno dei giovani ha commentato "questo pare un segno, non ci spieghiamo come può apparire una medaglietta di San Michele Arcangelo tra tanti giocattoli". Anche le missionarie erano sorprese, perché è l’immagine che si trova in tutti i Santuari di Schoenstatt. E hanno spiegato ai giovani il significato che ha per i schoenstattiani San Michele Arcangelo.

Questa è stata la gran sorpresa del giorno dell’Epifania che la Madre ha regalato a coloro che erano nel campanile della Parrocchia (posto dove svolgono attività gli scouts), lavorando per potere rallegrare molti bambini in questa festa dell’Epifania, a volte dimenticata per altri avvenimenti che ne distraggono l’attenzione.

Una petizione a San Nicola

Il più emozionante? San Nicola ha ricevuto una petizione molto speciale" Non voglio giochi: voglio che mi riporti papà e mamma a casa, perché già non viviamo più tutti e tre assieme"

Che la nostra preghiera aiuti, affinché questa petizione si compia.

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

 

 

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Last Update: 15.01.2008