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Quindici anni del Centro Educativo Dio Padre a Mendoza, Argentina
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 published: 2007-11-30

Un canto d’amore e gratitudine

Quindici anni del Centro Educativo Dio Padre a Mendoza, Argentina, con la visita di Monsignor Arancibia

 

In der Kapelle des Gott-Vater-Bildungszentrums in Mendoza, Argentinien

En la capilla del Centro Educativo Dios Padre en Mendoza, Argentina

In the chapel of the Educational Center God the Father in Mendoza, Argentina

In der Kapelle des Gott-Vater-Bildungszentrums in Mendoza, Argentinien

 

Die Gründer: Liliana und José Luis Ovejero

Los fundatores: Liliana y José Luis Ovejero

The founders: Liliana and José Luis Ovejero

Die Gründer: Liliana und José Luis Ovejero

 
Besuch von Bischof Arancibia  

Visita de  Mons. Arancibia

Bishop Arancibia visiting

Besuch von Bischof Arancibia

 
Bischof Arancibia in der Kapelle  

Mons. Arancibia en la capilla

Bishop Arancibia in the chapel

Bischof Arancibia in der Kapelle

 
17. November: Feier zum 15. Jahrestag der Gründung  

17 de noviembre: 15 aniversario

November 17: 15th anniversary

17. November: Feier zum 15. Jahrestag der Gründung

 
Präsentation

Presentación

Presentation

Präsentation

 
Präsentation  

Presentación

Presentation

Präsentation

Fotos: Osaderuk © 2007

 

 

 

ARGENTINA, Arturo Osaderuk. Il 17 e 18 novembre si è celebrato il 15º anniversario del Centro Educativo Dio Padre en Los Corralitos, Mendoza, Argentina, una scuola che fin dall’inizio si è dedicata ad insegnare e a educare gli studenti in cooperazione con i genitori, secondo la pedagogia di P. Kentenich.

Indubbiamente Maria aveva preparato per la scuola in questi 15 anni di fondazione un torrente di grazie che si sono potute sperimentare in ogni momento del festeggiamento. Il complesso già era preparato: dal tetto della cappella pendevano dei teli bianchi che ingrandivano la bianchezza delle sue pareti, al lato il nuovo piccolo giardino preparato per i recentemente diplomati con i suoi fiori di tutti colori, e dentro la cappella tutte le luci accese e adornata con semplici mazzi di fiori aspettavamo Lei e suo Figlio per regalare loro il cuore..

L’altare adornato per la Santa Messa era stato collocato all’entrata della cappella e intorno un centinaio di sedie in attesa della Famiglia. Al lato il palcoscenico preparato non solo con il sipario al fondo, bensì anche con una scenografia ideata dai ragazzi della 7ª e 8ª della EGB3.

Condividendo la Parola e il Pane di vita

Hanno cominciato ad arrivare gli invitati, con un’eleganza appropriata a quest’evento tanto importante, e alle 20,15 è cominciata la Santa Messa presieduta dal cappellano della scuola, P. Ugo. Erano presenti le Sorelle della Scuola la Sacra Famiglia della colonia Bombal e persone amiche della scuola del Movimento di Schoenstatt. Tutta la celebrazione è stata un canto d’Amore e gratitudine a Dio Padre che si manifesta ai suoi piccoli figli, in un’atmosfera di raccoglimento e gioia condividendo la Parola e il Pan di vita.

Poi la comunità ha cominciato a prepararsi per la cena e il festeggiamento davanti al palcoscenico. Tutta la famiglia della scuola si è seduta attorno alle tavole, collocate a forma di raggi. Le 500 sedie poste non erano sufficienti per tutti gli ospiti. Hanno dovuto prendere banchi e sedie dalle aule per offrire posto a tutti, si sono contate più di 750 persone! Che famiglia! Erano presenti le prime famiglie, quella che 15 anni fa avevano appoggiato gli inizi con fiducia, e che ogni anno rinnovano il loro impegno di fondatori.

Durante la cena ogni settore della comunità ha voluto presentarsi: gli alunni dei diversi cicli, l’Associazione Civile, le madri, i docenti i non docenti, i recentemente diplomati, i padri di cui uno aveva preparato una gran torta che ha addolcito la serata…… Si è ritornato a confermare l’intenzione dei fondatori di essere Centro Educativo, di penetrare oltre le aule per forgiare le famiglie.

A mezzanotte ha cessato la musica si sono abbassate le luci e nel cielo stellato hanno cominciato ad apparire i fuochi artificiali annunciando l’arrivo del 18. Auguri carissima scuola! Auguri P. Kentenich! Ti regaliamo la cappella, cara Madre, Tu ti regali a noi, in ciascuno di quelli che formano questa famiglia.

Momenti di lacrime, di gioia, di festa….Poi il valzer e il brindisi e terminata la cena il ballo tanto atteso dai giovani.

Questa è la tua opera, Signore, guidaci nei tuoi saggi disegni, facci strumenti sempre disposti e decisi"

La festa prima della gran festa

C’è stata una festa prima della gran festa dei 15 anni: il 30 ottobre, una data che per la comunità educativa è molto speciale, poiché è dedicata alla piccola cappella. Hanno scelto questo giorno per rinnovare ogni anno quell’Alleanza d’Amore con "Dio Padre", che il 30 ottobre 1966, hanno suggellato P. Kentenich e la Famiglia a Colonia.

"Rinnovare quest’Alleanza è per noi ritornare ad offrire la propria piccolezza e debolezza a Qualcuno tanto misericordioso e poderoso com’è nostro Padre, affinché si faccia la Sua volontà in noi e per noi nel nostro intorno: è metterci nelle mani del nostro fondatore P. Kentenich che ci insegna come essere padre nel mondo attuale, manifestando le glorie di Maria nonostante l’intorno sia duro e difficile"

Un piccolo gruppo dell’Associazione Civile nel silenzio della sera e con la grata presenza del simbolo del Padre – quel simbolo che 25 anni fa era stato consegnato per la porta del Santuario Originale, si era perduto ed era riapparso ad Austin, Texas, nel giugno 2006, ed era ritornato a Mendoza in agosto dello stesso anno – ha di nuovo recitato la propria preghiera di Alleanza come quel 30 ottobre 2001 aveva pregato per la prima volta. Ha chiesto le grazie necessarie per potere essere fedele alla missione e per la visita pastorale del suo vescovo il giorno seguente.

La Visita di Monsignor Arancibia alla Scuola Dio Padre a Mendoza.

Il 30 è cominciato con molte aspettative. Monsignor Aranciba aveva fissato questa data per la sua visita. Circa alla 11 del mattino l’hanno accolto con i più piccoli fiancheggiando la via con bandiere e canti. Nella galleria gli alunni del 6º e 7º gli hanno spiegato il significato del loro motto annuale che illumina il loro lavoro "Ancorati in Dio Padre, cuori infiammati, ti regaliamo la Cappella". Monsignore ha ascoltato curioso e poi ha risposto con domande spontanee. I ragazzi, in un clima di cordialità, hanno voluto cantargli una canzone che essi avevano composto per P. Giuseppe nelle giornate Kentenichiane, e una poesia che è stata poi illustrata dall’autrice con semplicità e affetto.

Poi si è recato verso i più grandi. I ragazzi del corso superiore l’aspettavano per conversare nel parco della scuola. Hanno parlato di vari temi; soprattutto Monsignore ha trattato l’impegno sociale come giovani cattolici prima delle recenti elezioni del governo.

Il momento centrale del giorno s’avvicinava. Era la consacrazione a Maria dei ragazzi della terza liceo e il rinnovamento di quel vincolo dei diplomati nella cappella.

Nella cappella si era creato un ambiente molto speciale. Negli angoli i sacchi di calce e le latte di vernice, segnale che si stava lavorando, e nel centro dirimpetto alla Madre, il gruppo degli alunni e ex alunni preparati per il momento.

Monsignore si è riferito a Maria come Madre nella storia della Chiesa e ai quadri antichi con il Bambino Gesù in braccio che rappresenta "l’uomo nuovo" che Ella vuole educare. Dopo averlo ascoltato, i giovani hanno recitato la loro preghiera con molto raccoglimento ed emozione. I professori cantavano a Maria, mentre i ragazzi ricevevano le medaglie già benedette dal Vescovo. In seguito un gruppo di diplomati delle diverse promozioni hanno rinnovato la loro consacrazione. La piccola cappella echeggiava di canti a Maria, frutto di quella gioia interiore che Ella regala, e nel cielo sicuramente il Padre osservava con amore.

Il simbolo ha assistito a tutta questa vita che si somma al Capitale di Grazie per la sua conquista.

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

 

 

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Last Update: 07.12.2007