Nachrichten - News - Noticias
 published: 2005-08-30

La libertà è il dono più prezioso che i cieli hanno dato agli uomini

Rimini, Lucca, Taizé, luoghi cui la Chiesa rivolge il suo sguardo dopo la GMG a Colonia

 

Rimini-Treffen con CL

Encuentro de Rimini

Rimini meeting

Rimini-Treffen con CL

Foto: CL © 2005

 
Frere Roger Schütz, Taizé  

Frere Roger Schütz, Taizé

Brother Roger Schutz, Taizé

Frere Roger Schütz, Taizé

Foto: Taizé © 2005

 
   

ROMA, P. Alberto Eronti. Dopo la "Giornata Mondiale della Gioventù" a Colonia, Germania, due avvenimenti destano l’attenzione nella vita della Chiesa italiana: il "Meeting della libertà", organizzato dal Movimento "Comunione e Liberazione" nella città di Rimini, Italia, con una partecipazione che ha superato le 700000 persone. E il Congresso che si terrà prossimamente, e tratterà: "I segnali dello Spirito negli anni del secolo XX. Una nuova interpretazione storica: relazioni dei testimoni."

Come sempre il Meeting ha offerto un tema centrale e una varietà di modi per svolgerlo: conferenze, tavole rotonde, audiovisivi, espressioni artistiche, gruppi di dialogo, una rete di canali televisivi per trasmettere il tema, che quest’anno aveva il motto: "La libertà è il dono più prezioso che i cieli hanno dato agli uomini" (Citazione dal libro "Don Quijote de la Mancha") .

L’anima dell’Europa

Tra i conferenzieri si sono distinti sia pensatori della Chiesa Cattolica, sia d’altre chiese e religioni, politici, dirigenti dell’industria, dell’economia e dei sindacati. Il tema principale del Meeting è stato: i valori, il passaggio ad un’Europa multietnica, ad una società più plurale e la sfida del relativismo etnico. Nell’ambito religioso si nota l’indifferenza e la perdita del senso del sacro: la poca credenza. In tutto e in tutti appare la sfida che suppone l’Europa del prossimo futuro. Come costruire "un’Unione Europea"? Su quali fondamenti si deve costruire l’unità? Al centro della problematica si distingue un punto nucleare: la libertà dell’uomo ed il diritto di scegliere il suo destino. I paesi fondatori della cosiddetta "Unione Europea" hanno lavorato durante molti anni per passare dall’unione economica all’unione politica. In un certo senso si può affermare che è stato un cammino organico. Ma improvvisamente la realtà planetaria, la globalizzazione, la leadership degli Stati Uniti, il risvegliarsi della Cina, hanno terminato essendo segnali che hanno "accelerato" i tempi e creato due realtà notevoli: la necessità di una Costituzione dell’Unione Europea, l’invito a nuovi paesi per associarsi, l’unico modo per creare un terzo polo di potere mondiale politico, economico e militare.

I problemi che questa realtà ha suscitato sono molti, ma due principalmente si devono far notare: l’enorme carenza d’idee, la mancanza di libertà e la povertà in cui vivono milioni d’uomini della nuova Unione. Il redattore della Costituzione Europea, tra il "no" dei francesi e quello degli olandesi, ha commentato che la "Costituzione è il testo più noioso ed insulso che abbia mai letto". Si sbagliavano, allora, Giovanni Paolo II e la Chiesa d’Europa, quando affermavano che la Costituzione era un documento carente di certi valori fondamentali? Non si sbagliavano, sono stati profetici. Lo costatiamo non solo perché la sfida "dell’unità" continua senza soluzione nell’ambito dei paesi soci, bensì anche perché i dirigenti e i popoli chiamati ad essere gli artefici della storia della Nuova Europa, sono disorientati. Manca loro la "stella" che li orienti e li accompagni, ripetiamo con Benedetto XVI. Ciò che rimane chiaro del Meeting di Rimini, è che la Chiesa non solamente deve offrire, bensì deve raddoppiare lo sforzo del servizio all’uomo ed alla società. La Chiesa, chiamata ad essere "l’anima del mondo", la Chiesa di cui la nuova Europa ha bisogno, esige certe caratteristiche che per la Famiglia di Schoenstatt hanno un nome e un contenuto: "La Chiesa delle nuove sponde". Sarà utile per "vedere" la "stella", ripassare le caratteristiche della "Chiesa l’anima del mondo", così come l’ha percepita P. G. Kentenich: "Il rinnovamento della Chiesa" (P. G. Kentenich, Casa Editrice Patris Cile. Testi scelti dal Dott Peter Wolf)

Le relazioni dei testimoni

L’altro prossimo avvenimento sarà il Congresso Internazionale riguardante: "I segnali dello Spirito negli anni del secolo XX. Una nuova interpretazione storica: relazioni dei testimoni." Si terrà dal 30 settembre al 2 ottobre, a Lucca, Italia, organizza il Movimento "Rinnovamento nello Spirito" e collaborano: il Movimento dei Focolarini, la Comunità di Sant’Egidio e le Sorelle Oblate dello Spirito Santo. Il tema nasce da una frase di Giovanni Paolo II: "Il secolo XX è stato, per così dire, il "teatro" in cui sono entrati in scena determinati processi storici e ideologici, che si sono mossi nella direzione della grande "eruzione" del male, ma è stato anche lo scenario storico del suo superamento". (Memoria ed Identità) .

È reale, dicono gli organizzatori, che osservando con attenzione la storia del secolo XX, uno dei più secolarizzati", non possiamo negare che tra tante tenebre non siano sorte innumerevoli luci di speranza che, proprio nei momenti più oscuri, hanno illuminato il cammino dei popoli e della cultura. Si tratta di vite cristiane, forti fino al martirio, non restii a correre rischi; si tratta d’uomini e di donne pieni di fede, che hanno dato testimonianza con gesti di carità dell’operare dello Spirito nella storia umana. È in quest’agire dello Spirito ciò che noi vogliamo riscattare ed offrire come una testimonianza luminosa, che sostenga la nostra speranza."

Indubbiamente che, dopo l’orrore dei primi anni del nuovo millennio, una tale testimonianza ed una tale constatazione ci saranno d’aiuto, secondo il salmo: "La tua parola è luce per i miei passi e lampada per il sentiero". La sociologia ha sviluppato ciò che chiama "Storia delle idee". Si tratta di una scienza ausiliare fondamentale per comprendere il "giungere ad essere" delle diverse ideologie e della loro prassi. Un Congresso come questo è un apporto ed uno sforzo di comprensione in questa linea di condotta.

Commozione per la morte del Fratello Roger, fondatore della Comunità di Taizé

La notizia non è stata molto divulgata dai mass media, erano troppo occupati, concentrati nella Giornata Mondiale della Gioventù. Ciononostante per coloro che sapevano chi era il Fratello Roger e per migliaia e migliaia di persone che durante quasi 60 anni hanno visitato il centro della Comunità, la sua figura e il suo messaggio rimarranno nella "memoria dei cuori". Tuttavia ricordiamo la sua figura snella e bianca, in sedia a rotelle, durante la Messa d’esequie di Papa Giovanni Paolo II. Forse ricordiamo anche che quel giorno il Cardinale Ratzinger gli aveva portato personalmente la Comunione.

Ci sono giorni che il mondo sembra più povero, il 16 agosto è stato uno di quei giorni: era partito un povero di spirito, un ricco in amore e dedizione. La donna rumena che l’ha ucciso non sapeva che regalava al Fratello Roger una fine simile a quella del suo Signore e Maestro. Essa pensava che gli toglieva la vita, egli invece la dava. La dava per assomigliare all’Agnello immolato e ricevere la Vita.

Noi sappiamo che cosa significa la scomparsa di un fondatore, perciò noi possiamo accompagnare la Comunità di Taizé e ringraziarli ed appoggiarli con la preghiera e la speranza.



Zurück/Back: [Seitenanfang / Top] [letzte Seite / last page] [Homepage]

Last Update: 09.09.2005 Mail: Editor /Webmaster
© 2005 Schönstatt-Bewegung in Deutschland, PressOffice Schönstatt, hbre, All rights reserved, Impressum