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 published: 2005-07-08

Che la sofferenza umana ci commuova….

Affratellati nel dolore con le vittime a Londra

Kreuz der Einheit, Keramik. Mariana Layota, Argentinien

Que el sufrimiento humano nos llegue...:
Cruz de la Unidad hecha de ceramica, Mariana Layota, Argentina

May the human suffering touch us...
Unity Cross, ceramic, Mariana Layota, Argentina

Dass das Leid der Menschen zu uns durchdringe:
Kreuz der Einheit, Keramik. Mariana Layota, Argentinien

Foto: Layota ©2005

 

Afflitto dal dolore, il Papa si è ritirato nella sua cappella privata per pregare. Una notizia che, in mezzo all’orrore che ci portano le notizie da Londra, conforta l’anima. Abbiamo un Papa, cui la sofferenza umana commuove… Quando tra la valanga di notizie di tutti i giorni, il dolore della gente non si ripercuote nei nostri cuori, quando spesso le preoccupazioni e i propri piani impediscono che la sofferenza umana commuova, quando il disinteresse per quanto accade fuori del proprio ambito ci fa ignorare la sofferenza altrui, è un gran conforto pensare che c’è qualcuno che, colpito dal dolore, si ritira a pregare.

Benedetto XVI ha appreso con "immenso dolore la notizia degli attentati terroristici compiuti a Londra", e in un telegramma inviato all’Arcivescovo di questa capitale, cardinale Murphy O’Connor, lo prega, nello stesso momento che condanna "questi atti barbari contro l’umanità", d’esprimere il suo cordoglio ai familiari delle vittime e dei feriti, chiedendo al Signore il conforto che solo Lui può dare, in simili circostanze".

Dal Santuario Originale, qui a Schoenstatt, e sicuramente da tutti i nostri Santuari nel mondo intero, la Famiglia di Schoenstatt si unisce nella preghiera per i morti e feriti a causa dell’atroce attentato a Londra, implorando per le loro famiglie, per i medici, gli infermieri, la polizia, il personale di sicurezza e per tutti quelli che vivono e soffrono da vicino questo momento tanto doloroso. Che la Madonna, dal suo Santuario, li protegga e dia loro la forza in quest’ora di dolore.

Già di primo mattino del 7 luglio sono giunte le e-mail dal Messico e dagli Stati Uniti, dalla Scozia e dall’Argentina, dal Perú e dal Brasile, annunciando e promettendo le loro preghiere per le vittime. "Ci uniamo nella preghiera per accompagnare tanto dolore. Che il Padre, che oggi compie un nuovo anniversario di sacerdote di Dio, ci aiuti chiedendo al Signore, di spegnere nel nostro cuore tanto odio", trasmettono da Goya Argentina. Un sacerdote schoenstattiano dalla Scozia scrive che suo fratello lavora come poliziotto a Gleneagle, dove si tiene la conferenza del vertice del G8, nonostante normalmente lavori nella periferia di Londra. Dando così un nome e un volto all’ansietà, al timore, alla preoccupazione.

"Grazie a tutti quelli che si preoccupano per noi. Per fortuna stiamo tutti bene, e proprio oggi nessuno della famiglia si è recato a Londra, precauzione divina sicuramente". I miei genitori avevano pensato andare in visita a Londra proprio oggi", scrive Geraldine Tiscornia Kunc, una missionaria della Campagna del Rosario, che abita a Purley, nei dintorni di Londra. "Ringraziamo Dio d’essere tutti sani e salvi, e gli chiediamo per le vittime del criminale attentato a Londra. Che la sofferenza umana ci commuova…..

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina/ Romano Marcro, Roma, Italia



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Last Update: 12.07.2005 Mail: Editor /Webmaster
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