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 published: 2004-10-27

La fantasia della carità

Riflessioni romane: il mistero dell’Eucaristia e la pastorale della famiglia

Procesión con el Santisimo en Waukesha, USA

Eucharistic Procession in Waukesha, USA

Eucharistische Prozession in Waukeshe, USA

Foto: Dave Jentz © 2004

 
   
 

Adoración en la "Sala de Silencio" en la Feria Eclesial "Gloria", un aporte de Schoenstatt, Austria

Adoration in the Room of silence at the Church Fair "Gloria", a contribution of Schoenstatt in Austria

Eucharistische Anbetung im „Raum der Stille“ auf der Kirchenaustellung "Gloria", ein Beitrag der Österreichischen Schönstatt-Bewegung

Fotos: Loser © 2004

 

 

 

 

 

ROMA. P. Alberto Eronti. Il 19 ottobre si è tenuta l’Assemblea Annuale dei Responsabili degl’Istituti di Vita Consacrata e Società di Vita Apostolica del Vicariato di Roma, sia maschili e sia femminili. Si tratta dell’Assemblea annuale 2004/2005, che presenta il tema da approfondire in tutte le Comunità durante l’anno: Il mistero dell’Eucaristia, forza di comunione ed unità nella vita consacrata e nelle famiglie cristiane."

La prima sorpresa è stata la grande partecipazione femminile: circa 550 donne rappresentanti di più di 200 Istituzioni; e appena 30 uomini…

Il Cardinale Camillo Ruini, Vicario di Roma, ha parlato per venti minuti sul tema, concentrandosi prima sul significato dell’Eucaristia e poi sulla ripercussione nella vita dei Consacrati e delle famiglie. Le parole del Cardinale ricordavano, in realtà, solo espressioni particolari di ciò che il Papa aveva scritto e predicato durante l’ultimo anno sul tema dell’Eucaristia.

La situazione reale delle famiglie italiane

È stato alla "tavola rotonda" con tre partecipanti, dove ho sentito una volta di più l’urgenza di una pastorale per le famiglie di Roma e non solo. La dottoressa Anna Maria Viganò (del Consiglio degli Istituti Secolari), specialista del tema sulla famiglia, ha presentato un quadro reale e preoccupante della situazione delle famiglie italiane in generale e romane in particolare. Cito alcuni punti salienti:

  • Più del 50% delle famiglie (siano di diritto siano di fatto) hanno problemi gravi e nella maggioranza dei casi finiscono col separarsi.
  • Il resto, una parte rilevante, ha problemi, ma continuano a convivere. Spesso l’atmosfera familiare è asfissiante. Sono poche le coppie che riescono ad ottenere che la loro alleanza matrimoniale sia felice e porti a crescere personalmente.
  • I problemi più gravi: violenza familiare, separazioni, infedeltà, unioni di fatto e unioni a mezzo tempo (amore da fine settimana, ad esempio)
  • Queste situazioni creano inevitabilmente una mentalità contraria alla vita. Quale relazione può aprirsi alla vita se di per se è precaria? La relazione si basa più sui sensi e sugl’istinti che sull’amore. È più facile unire i corpi che le anime!
  • Una sistematica campagna contro la famiglia e i suoi valori da parte dei mezzi di comunicazione, e del pensare e dell’agire di molti politici. Si accusa la Chiesa come se fosse stata lei ad ideare la denominata "famiglia tradizionale", quando, invece, quello che la Chiesa fa è difendere ciò che vige nella legge naturale e nell’ordine d’essere dell’uomo e della donna.
  • La Chiesa ha perso la capacità di aiutare sufficientemente i giovani e le famiglie che hanno bisogno d’aiuto. Una famiglia distrutta generalmente rende incapaci ad amare, a sacrificarsi e ad avere una dignità. I figli delle famiglie con conflitti gravi spesso diventano incapaci di saper amare secondo la proposta di Gesù.

Denunciare meno e proporre di più

Fu in questo contesto che la dissertatrice ricordava un’espressione di Giovanni Paolo II: "la fantasia della Carità". Lo diceva nel senso che prima della "fantasia di ciò che è diabolico", la Chiesa è chiamata a sviluppare la fantasia della Carità. L’amore è necessario! Ma dov’è la parte debole della Chiesa? Nella sua capacità reale di reagire, proporre e realizzare un cambiamento! La Chiesa tende nei confronti delle critiche alla famiglia (e ad altre realtà di diritto naturale e divino) più a "denunciare" che a "proporre".

La denuncia è necessaria, ma non basta, si deve riuscire a proporre il contrario a ciò che è banale ed effimero e renderlo interessante, attraente. In sintesi: tutti noi dobbiamo fare tutto quanto ci sia possibile. Forse la maggioranza può solo aiutare ascoltando, accompagnando, consolando, pregando….ma è necessario farlo ed è sommamente efficiente! Non rinunciare a stendere la mano, a dedicare un po’ del nostro tempo. Ogni minuto dedicato ad una famiglia in difficoltà è un minuto d’amore che può salvare l’amore minacciato, confuso….

Il sacramento dell’amore senza misura

Che cosa apporta il mistero dell’Eucaristia a questa realtà? San Giovanni comincia la sua descrizione dell’Ultima Cena dicendo: "…avendo amato i suoi che erano nel mondo, lì amò sino alla fine". (Gv. 13,1). L’Eucaristia è il Sacramento "dell’amore senza misura", è il Sacramento della dedizione totale: "questo è il mio Corpo", "questo è il mio Sangue". L’Eucaristia è la realizzazione dell’amore "della promessa nuziale", dell’amore indiviso, dell’amore "per sempre". Ma è anche la forza definitiva per conservare un amore tale, giacché l’amore dell’uomo unito – alleato – a quello di Cristo può essere veramente un amore senza fine.

L’Eucaristia e la famiglia

Da qui sorge la domanda: "Che posto occupa, di fatto, la celebrazione dell’Eucaristia nella vita familiare? Non si tratta del "dovrebbe", ma di quello che realmente è. Il "dovrebbe" non basta senza un’azione evangelizzatrice e catechistica adeguata ai tempi, senza una pastorale che non doni solo idee ma esperienze vissute, per poter rispondere alle sfide del presente. Nella Chiesa primitiva le celebrazioni dell’Eucaristia avvenivano ogni dieci giorni nelle case delle famiglie, poiché non c’erano templi, e attorno tutto era pagano; potrebbe essere stata una delle azioni per unire Eucaristia e famiglia? Una tale azione dovrebbe sviluppare uno stile di vita eucaristica familiare nei rapporti e vincoli familiari. È solo un esempio, ma ci sono altre maniere di cercare vie di salvezza e redenzione per mezzo del "Mistero della fede". "La fantasia della Carità" dovrebbe cercare, nei confronti del neopaganesimo, delle risposte nella storia, come anche osare di proporre novità realizzabili e solidamente fondamentali. Il timore paralizza, invece la "fantasia della Carità" è creativa ed utile, è libera e seria. Siamo restii ad accettare che, realmente, i cattolici che s’impegnano sono pochi e che la situazione, in cui noi ci troviamo, comporta molta dispersione.

L’Alleanza d’Amore e il Capitale di Grazie

Fin qui tutto quello che la memoria e gli appunti hanno raccolto. Credo che ci siano apporti interessantissimi, dei quali possiamo approfittare per la nostra missione di essere famiglia e di costruire famiglia. Uno dei compiti del nostro Istituto delle Famiglie è, giustamente, immaginare e sviluppare uno stile di vita eucaristico con tutto ciò che questo implica. Forse la parola Eucaristia – che significa "azione di grazie" – ha "ridotto" un poco la cognizione esatta del Sacramento, in quanto dono di sé, offerta, dedizione, e abnegazione. Il "Corpo dedicato" e il "Sangue sparso" sono "azioni di grazie", perché suppongono l’amore più grande del Figlio di Dio per suo Padre e per tutti gli uomini. Accentuare "l’azione di grazie" senza includere "l’offerta d’amore", "dedicazione d’amore", è indebolire il nucleo dell’Eucaristia. La spiritualità di Schoenstatt comporta nell’Alleanza d’Amore con Maria e nel Capitale di Grazie, due risposte concrete per la realizzazione di una "vita eucaristica". L’Alleanza d’Amore ci educa a creare vincoli, alla costanza, alla fedeltà; il Capitale di Grazie ci educa all’amore provato, alla dedizione, all’offerta di sé come auto donazione. All’incalzare delle forze disintegranti, dobbiamo rispondere – secondo il pensiero del nostro Fondatore – con l’incalzare delle forze integranti. L’Alleanza d’Amore con Maria e l’auto offerta del Capitale di Grazie sono forze d’integrazione e salvezza, sono forze proprie di un vivere ed amare eucaristici. Credo che in quest’anno dell’Eucaristia dovremmo approfondire di più questo tema.

Trad: Maria Tedeschi, Argentina / Romano Macro, Italia



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Last Update: 12.11.2004 Mail: Editor /Webmaster
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