published: 2009-07-03 |
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La più frequentata... in famigliaLa festa di San Giovanni nella nostra Terra di Schoenstatt di Ciudad del Este |
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PARAGUAY. Javier Cabral. In Paraguay ci sono alcune date e feste che hanno più importanza popolare delle altre. Nella Settimana Santa, ad esempio, si vive di più il Giovedì santo della domenica di Pasqua. Il giovedì tutti ritornano alle loro città di origine e il grand’evento che si commemora è l’Ultima Cena, dove tutti si riuniscono in famiglia. Poi il giorno di Pasqua già è un giorno di ritorno. E nella nostra Terra di Schoenstattt a Ciudad del Este, qual è la festa più popolare e frequentata? Qualche festa mariana? No, il 18 ottobre? Quasi, ma no. L’anniversario della benedizione del Santuario. Quasi, quasi, ma no. La festa più frequentata è la festa di S. Giovanni, in cui tutti i gruppi e le comunità partecipano in famiglia. Nel mese di giugno in quasi tutte le parrocchie si festeggia la festa di S. Giovanni con alcuni giochi e con abbondante cibo regionale elaborato con farina di mais, amido, e carne di maiale…in conclusione tutto leggerissimo!!!! Nella nostra Terra si pongono stand di vendita decorati con motivi tipici, prodotti artigianali, tovaglie di aho pol (è un ricamo locale), molte piriritas che sono triangoli di carta in uno spago ecc. Il cibo si prepara sul posto con bracieri e cucine portatili. Ci si deve affrettare, perché quelli che cucinano sono quelli che più mangiano e spesso non resta niente da vendere…..esagero un po’… ma solo un po’. Immancabile è una piccola banda che suona musiche tipiche con grand’entusiasmo. Gli stand di roba presentano indumenti tipici eleganti, soprattutto stivali, cappelli. I cibi più richiestiIl mbeyú che si cucina in una padella è una pasta di amido, uova, grasso di maiale, sale, formaggio fresco e latte. Il mbeyú meticcio ha qualcosa di diverso: l’amido si mescola con farina di mais. Ogni ricetta ha la sua specialità Quest’anno il tradizionale mbeyú ha avuto qualche innovamento "moderno" in uno degli stand, si offriva mbeyú di quattro formaggi e di prosciutto e formaggio. Era come per darsi una overdose di mbeyú!!!!! Il Chipá alla brace. È una pasta di amido o di farina di mais che si pone sulla punta di un bastone e si cucina alla brace. Un pasticcino mandi-ó. È una pasta di mandioca con carne. Però fritta, nelle feste di San Giovanni non c’è niente al forno La paura alla febbre suina non preoccupa assolutamente coloro che festeggiano la Festa di S. Giovanni, tutto infatti è a base di carne di maiale: "butifarras" sono salsicce con carne di maiale. Il "chicharó hiuti" è la carne di maiale fritta e poi cosparsa di farina di mais. E c’è ancora…"payaguà trittata", come piccole polpette e salcicce infilate in un paletto cotte alla brace…il "bariburrillo missionario", brodo di gallina con "bori, bori" (palline di farina di mais) e il brodo "avá", per stomaci di acciaio perché si prepara con le viscere dell’animale. E per quelli che ancora possono continuare provando…ci sono dolci tipici. Alla fine si compie il detto popolare….il saporito ò è immorale…. o ingrassa…. Ci sono anche giochiCi sono anche giochi per i piccoli come la corsa in una borsa. E molti altri con fuoco. Il toro lucerna con le corna avvolte in stracci inzuppati con combustibile.. Con le corna in fiamme passa tra la gente che grida: "Attenti alle corna!!", e passeggia provocando a scappare correndo La palla tatá è una palla fatta di stoffa cui s’appiccica fuoco e i bambini si divertono calciandola. Alla fine della serata, la gran sensazione è il Giuda Kai: è un fantoccio pieno di petardi, cui si appiccica fuoco e piano piano scoppia con gran gioia dei ragazzi e preoccupazione dei genitori.. In conclusione molto chiasso, molto cibo…e molta gente. Quella notte non manca nessuno. Che insegnamento ci potrebbe dare questo tipo di evento? Spesso ci sforziamo per mobilitare la Famiglia per organizzare un qualsiasi evento che per alcun motivo non attira il nostro interesse e chissà invece dovremmo rinforzare questi interessi che piacciono tanto a tutti. Un altro aspetto da rilevare e la gioia della gente, non so se è coincidenza ma quando siamo soddisfatti in generale siamo felici…salutiamo tutti !! Così alla fine della giornata dopo tanto cibo, è arrivato il felice momento di dire: "È ora di dormire…" ma purtroppo si sente anche dire: "Macchè dormire…ora si deve smontare lo stand pulire il locale, forza, forza!!!" Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina |
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07.07.2009