published: 2009-07-14 |
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Oggi a me, domani a te!La Giornata Regionale di dirigenti del nord est dell’Argentina |
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ARGENTINA, Gabriella Bernasconi. Lo scorso 20 e 21 giugno si è tenuta a Oberá, Provincia di Missione, la prima Giornata Regionale di dirigenti del NEA (nord est dell’Argentina). Erano tutti d’accordo che era stata una grand’idea trasformare in regionali queste Giornate, giacché offre la possibilità non solo di partecipare ad un gran numero di persone per diocesi, bensì favorisce moltissimo la conoscenza delle comunità più vicine, con cui nel futuro si possono condividere altri incontri e scambiare esperienze e assistenza. Padre Javier Arteaga, che ha presieduto la Giornata essendo l’oratore principale, ha insistito molto su questo concetto: "Oggi a me, domani a te". Questa Giornata ha lasciato con il sopraddetto concetto una grand’idea ed un compito che favorirà tutti: ciascuna delle comunità ha una ricchezza che spesso manca alle altre e che si può mettere al servizio del resto del NEA per così "crescere e giungere ad essere un fiorente giardino di Maria", come aveva affermato il Padre durante il suo breve passaggio per Missione. La comunità di Oberá merita una menzione a parte per essersi occupata di tutto e di tutti con tanta attenzione e un affetto straordinario. Si è notato permanentemente lo sforzo e il lavoro dedicati ad ogni attività, compresi i pranzi e le cene, che si sono sempre svolti in un clima molto "familiare". Si è vissuto realmente uno spirito di famiglia. Grazie, Oberá. Il paese ha bisogno di noi!Momenti culminanti della Giornata sono state senza dubbio le Orme del Padre e Fondatore per l’Argentina, specialmente per Oberá, di cui ha parlato Suor Elsa Maria in una conferenza. La Sorella ha chiuso la sua allocuzione invitando tutti a far sì che si avveri il sogno del Padre per queste terre. Ciascuno dei presenti è rimasto convinto di avere ricevuto dal Padre una missione, ma anche i doni per riuscire a compierla. Finalmente la domenica si è tenuta una conferenza intitolata "la speranza argentina", in vista al bicentenario: "Che paese vogliamo essere, che paese vogliamo lasciare ai nostri posteri". Un paese dove regni la verità, la giustizia e l’amore. Per incamminarsi verso questo grand’ideale hanno suggellato il "Patto del Bicentenario", che hanno offerto nella Santa Messa, come coronamento e chiusura della Giornata. Il ritorno a casa è stato tutto un chiacchierare animatamente. Il cuore e la mente traboccavano di idee e desideri: "dobbiamo fondare di nuovo la patria"…."Che questo bicentenario non sia solo una festa di più, una coccarda nel bavero, un atto civico religioso. Il paese ha bisogno di noi, qualcosa deve cambiare, e dobbiamo cominciare da noi stessi!". Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina |
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11.08.2009