published: 2009-06-19 |
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"Sì, Padre! Achumani è con te!"La benedizione della statua di P. Kentenich nel Santuario di Achumani, Bolivia |
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BOLIVIA, Lizze Loetz. La Famiglia di Schoenstatt boliviana si è vestita a festa, alla fine del Mese di Maria, nel giorno di Pentecoste, e nel 60º anniversario della missione del 31 maggio che proclamava P. Kentenich, per festeggiare l’arrivo della statua di un gran profeta, di un grand’educatore e soprattutto di un autentico "padre". La statua è stata benedetta e collocata nel "luogo dove tutto fiorisce" ad Achumani, il Santuario delle altezze dell’altipiano nel cuore d’America. In quella Bolivia di "vette coperte di neve, e valli della "Kantuta" (fiore nazionale), quella del mare assente, quella del prezioso lago quella delle amazzoni meravigliose e delle saline infinite, la Bolivia di gente diversa: bianca, morena, delle alte pianure e del tropico, allegra e timida. Quella che ha più divisioni che unità, la ricca e la povera, la patria divisa per razze, colori e mezze lune, quella che geme per redenzione…" La Bolivia che desidera per mano di Maria scoprire passo a passo il disegno amoroso e paterno del buon Dio, riuscire a che si incorpori in ciascun fratello e lo faccia crescere spiritualmente. La conquista dell’immagine del Padre Fondatore.La statua di P. Kentenich è stata conquistata lentamente…Nell’anno 1999 P. Rafael Fernández ha seminato una missione e una sfida nel cuore delle donne che formavano il gruppo del Rosario. Poi con la fondazione del Gruppo delle Signore in novembre del 2002, il progetto ha ripreso forza e sono apparsi nuovi e decisi strumenti femminili che si sono dedicati a motivare tutta la Famiglia e finalmente ad avverare il sogno di avere la statua del Padre a Achumani. Con il deciso entusiasmo di Monica Méndez, attualmente capogruppo del Gruppo delle Signore e una efficiente commissione incaricata, si è cominciata una tappa di "conquista" della statua, che ha convocato tutta la Famiglia di Schoenstatt di La Paz. Si è preparato un motto: "Per la tua mano Padre, uniti nella missione", si è elaborata una preghiera che ha accompagnato tutto questo periodo e si è pregata più di 3000 volte, si è pubblicata in spagnolo la novena: "Sì, Padre" e si è pregata uniti durante nove settimane. Si sono collocati vari schemi di colore, creativi e ameni per marcare il Capitale di Grazie dentro e fuori del Santuario, la GM. ha organizzato una camminata notturna con la MTA sulle spalle. Il Gruppo delle Signore ha conquistato le orecchie del Padre che "ascoltano attente il mondo dei suoi figli, ascoltano con gran rispetto e s’interessano al piccolo e al grande" La GF ha conquistato le sue mani "tenere, solidali, aperte e ampie, accoglienti e ferme, mani che costruiscono Alleanze". Il corso 37 della Federazione delle Famiglie ha conquistato i piedi: "piedi di apostolo, missionario, camminante e messaggero della Buona Novella. Piedi mai stanchi di aprire nuovi orizzonti in migliaia di vie indicate dalla mano del Dio Creatore". Il corso 20 ha conquistato il cuore, "il cuore del Padre Fondatore che ha saputo amare come Maria, dove si incontra sintonia e riposo"…… La GM ha voluto conquistare la barba del Fondatore, che "manifesta la saggezza del padre, . il coraggio dell’uomo che ha arrischiato la vita per i suoi". I postulanti alla Federazione hanno voluto fare proprio lo spirito del Padre. L’arrivo della statua al Santuario di AchumaniIl venerdì 29 maggio alle ore 10, 30 è arrivata la statua del Padre e Fondatore, elaborata artisticamente e con pazienza da Ramiro Luján, figlio del famoso scultore boliviano Emiliano Luján, che ha scolpito la maggioranza dei monumenti che adornano le piazze e i parchi della Bolivia. Ramiro ha dedicato molte ore ad osservare la fotografia del Padre nel libro "Tutto un Padre" (scritto da P José Neuenhofer) per riuscire a rappresentare un’immagine fedele. Ha letto molte biografie del Fondatore, poiché "voleva conoscere chi doveva modellare in una statua". Il suo desiderio di avvicinarsi a Padre Kentenich è giunto ad un punto tale che l’ultima notte, quando la sua opera era già terminata, lo ha sognato chiaramente, che si presentava nel suo atelier vestito di bianco, chiedendogli che facesse celebrare una Messa cardinalizia. La statua è ricevuta ad Achumani tra lacrime e canti e fiori e tanta gioia dal Gruppo del Rosario, dal Gruppo delle Signore e dagli assistenti spirituali che erano venuti in visita per questa occasione tanto bella: P. Rafael Fernández e Suor Anna Angelica Infante. La benedizione della statua del Padre FondatoreÈ stata una giornata di gioia che si è iniziata alle ore 15,30 con preghiera, canti ed un’ispirata cantata composta da Lucy Copaia e suo marito Daniel Jiménez del corso 37 della Federazione. La statua di Padre Kentenich è stata collocata dopo la Santa Messa in una piazzetta molto vicina al Santuario, costruita apposta per riceverlo. Si sono interrati nella base in un vaso di fango, tutti i simboli degli apporti al Capitale di Grazie che si erano offerti durante il tempo di conquista. Infinite grazie per tutti gli apporti ricevuti! La Famiglia di Schoenstatt unita ha pregato sotto la direzione di P. Rafael "l’Impegno con nostro Padre e Fondatore" che esprime il sincero desiderio di seguire i suoi passi, d’imitare la sua dedicazione incondizionata alla Divina Provvidenza, il suo amore e la sua donazione amorosa alla Chiesa e alla Famiglia di Schoenstatt. A cercare in tutti e in tutta la volontà di Dio posponendo gli interessi personali meschini, dando un sì eroico e impegnato alla realizzazione della sua volontà. Dopo aver concluso una bella tappa, si deve iniziare la seguente: far sorgere da Achumani e camminando con il Padre e con Maria una corrente d’amore e di gioia, che infonda forze agli altri, alla Chiesa in Bolivia, ai poveri, agli emarginati, a coloro che si sentono soli. E così "ogni volta che passiamo accanto alla statua del nostro Fondatore e ci avviciniamo a lui, chiedergli che ci insegni a tenderci le mani, a sentirci solidali nella realizzazione dei compiti che il Signore e la Mater ci hanno dato mediante lui" Il gran desiderio della Famiglia di Achumani è: "Che con la nostra condotta possiamo dare testimonianza che siamo veri figli tuoi e proclamare: Sì, Padre! Achumani è con te!" Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina |
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23.06.2009