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Ricordando gli inizi dell’avventura di Schoenstatt a Samborondón, Eçuador
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 published: 2009-06-19

E perché non portiamo la Madonna Pellegrina alla Parrocchia di Santa Teresina, Samborondón?

Ricordando gli inizi dell’avventura di Schoenstatt a Samborondón, Eçuador

 

Ecuador: Missionare der Kampagne mit Sr. M. Consuelo am Heiligtum

Ecuador: Misioneros de la Campaña con la Hna M. Consuelo en el Santuario

Ecuador : Missionaries of the Campaign with Sr. M. Consuelo at the Shrine

Ecuador: Missionare der Kampagne mit Sr. M. Consuelo am Heiligtum

 

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Schw. Consuelo mit ihren ersten Mitarbeiterinnen  

La Hna Consuelo con sus primeras colaboradores

Sr. Consuelo with her first co-workers

Schw. Consuelo mit ihren ersten Mitarbeiterinnen

Fotos: Angie Santos © 2009

 
   

EÇUADOR, Angie Santos, Due giorni dopo la benedizione del Santuario Ciudad Celeste, un gruppo di fedeli collaboratrice della Campagna della Madonna Pellegrina, si sono riunite con la loro ex assistente spirituale Suor M. Consuelo approfittando la sua venuta per la benedizione del Santuario. Durante la prima colazione nella Casa di Ritiri delle Sorelle, hanno ricordato le loro esperienze: come avevano cominciato a portare la MTA e Schoenstatt alla parrocchia Santa Teresina di Samborondón e i primi pellegrinaggi al terreno del Santuario.

La Casa di Ritiri delle Sorelle è famosa per l’elegante attenzione con cui tratta i suoi ospiti. Anche quel giorno le signore sedute ad una tavola a forma di U, elegantemente apparecchiata, hanno potuto creare un ambiente veramente familiare, e a turno ricordare e ricostruire la storia di quei primi passi, che hanno dato come frutto un nuovo Santuario il 31 maggio 2009 a Ciudad Celeste, Samborondón.

Comincia l’avventura

La Mater aveva cominciato a preparare una preziosa avventura d’amore circa nell’anno 1999 e 2000. Suor Consuelo, che allora era sacrestana del Santuario, era anche incaricata della nascente Campagna della Madonna Pellegrina. Prima di quegli anni si erano realizzate alcune iniziative per farla conoscere, come la missione d’Ottobre, che era arrivata a molte parrocchie di Guayaquil, durante tre anni in preparazione all’Anno Santo 2000. Suor Maria Dolores e P. José Luis avevano cominciato già da qualche anno a lavorare con i pellegrini.

La Sorella racconta che appena avevano avuto un mobile hanno preparato una specie d’ufficio. Una fedele aiutante, Maria Isabel Alava, l’aiutava in tutto. Alcune missionarie avevano cominciato a fare un censimento delle Immagini, organizzando un corso d’Alleanza che secondo l’opinione di Suor Consuelo era la base.

L’anno 2000 è stato una pietra miliare nella Campagna. Suor Consuelo e 4 delle sue missionarie (Maria Elena Viteri, Maria Isabel Alava, Lupe Arce e Sonia Baquerizo) avevano potuto partecipare all’Incontro della Campagna a Santa Maria Brasile la località dove Joao Pozzobon ha iniziato la Campagna.

Maria Elena racconta che al contemplare la grandezza della Campagna in Brasile, si sentivano molto piccole. In Eçuador appena si conoscevano i pellegrini. Allora in Brasile c’erano province intere di solo pellegrini e non Movimento. Si sono rese conto di quanto fosse indispensabile la testimonianza dei parroci, l’importanza che loro davano alla Campagna nelle loro parrocchie, quanto efficiente fosse come mezzo di evangelizzazione. "Con la Madonna Pellegrina si poteva veramente compiere la missione dell’apostolato, nella maniera più semplice, perché si portava l’Immagine, senza nemmeno bisogno di parlare, Ella sola si faceva strada", afferma Maria Elene. Da quell’Incontro abbiamo portato la prima Ausiliare per l’Eçuador, e quattro Immagini per altri paesi che sono state poi inviate dall’Eçuador.

Al ritorno, racconta Suor Consuelo, che era rimasta colpita, quando questa signora (Maria Elene) che aveva portato con sé a Santa Maria, e che poco conosceva della Campagna le aveva chiesto. "Sorella, perché non portiamo la Madonna Pellegrina alla Parrocchia di Santa Teresina di Samborondón?"

Il parroco di Santa Teresina, P. Alfonso, le aveva appoggiate. E le missionarie, conosciuto il nome delle 2000 famiglie della parrocchia, le hanno invitate. Al principio si sono annotate 100 famiglie: era maggio 2001.

Schoenstatt prepara dirigenti

Poi è cominciata la missione nelle scuole e nelle università della zona, cui portavamo l’Immagine Ausiliare. Suor Consuelo ha raccontato che lei convinceva le signore a parlare in pubblico, a cantare, affinché diffondessero il messaggio di Schoenstatt. "Nel mese di maggio io non potevo visitare tutte le scuole, ma lo facevano Lupita Arce, Maria Elene Viteri, Tere Bourne, Martha Roca, Sonia Baquerizo, Maia Isabel Alava.. E quando non potevo cantare pregavo Maria Elene di sostituirmi. Al primo momento mi rispondeva ‘no, Sorella non posso’, ma poi lo faceva e molto bene. Spesso presentavo Tere, che quasi sveniva all’idea, affinché tenesse i discorsi…. ma alla fine tutto riusciva molto bene. Così è Schoenstatt, educa dirigenti. La missione della Sorella è portare al cuore della Madre e al Santuario. E il dirigente spinto dal suo grand’amore per la Madre compie la sua missione con dedicazione e nel migliore dei modi possibili, Maria Elene ha commentato: "Poi col tempo non ci vergognavamo più, tanto che perfino abbiamo parlato per televisione!!!"

La Sorella ha ripetuto nella riunione che i due punti fondamentali della Campagna sono l’Alleanza d’Amore e lo spirito di servizio. Ha commentato che allora avevano organizzato più di 20 corsi d’Alleanza d’Amore, e osservando i visi delle persone presenti ha ricordato quanto tutti si erano dedicati con spirito di servizio alla Mater.

Nasce la possibilità di un terreno a Samborondón

La missione di maggio nella parrocchia era stata un successo. Una delle missionarie era Veronica Carbo Baquerizo, che visitava con la Madonna Pellegrina le famiglie del suo edificio. Lei e suo marito, Ivan Baquerizo, insieme con la famiglia Burbano, desideravano regalare un terreno a Samborondón per costruire un Santuario..

Suor Consuelo racconta: "Una volta sono andata con Suor Maria Ausiliatrice a Messa a Santa Teresina ed ho incontrato Vero Baquerizo che mi dice ‘Sorella ha saputo che non vogliono il terreno?’ Ma io sorpresa ho assicurato che non ne sapevo niente. E poiché Vero insisteva, abbiamo risposto con Suor Maria Ausiliatrice che eravamo felici di accettarlo. Dopo qualche giorno abbiamo pranzato Suor Maria Ausiliatrice, Suor Marcella ed io con Vero ed Ivan. E ci hanno chiarito che il terreno in quel momento era ipotecato, ma che in futuro erano disposti a cederlo. Un giorno sono venuti a prenderci per farci conoscere il terreno, poiché avevamo espresso il desiderio di vedere in che zona si trovava. In seguito anche Suor Yolanda, la Superiora Provinciale si è recata sul posto. Col tempo ci hanno avvisato che c’erano buone notizie, ma che non lo commentassimo, finché non si sarebbe firmato il rogito"

Sono cominciati i pellegrinaggi al terreno del futuro Santuario

Nel frattempo Suor M. Consuelo e M. Sandra si erano trasferite a Samborondón: Suor Consuelo per lavorare con la Campagna e Suor Sandra per lavorare in una Scuola della zona, IPAC. Al principio hanno accettato l’ospitalità di Martha Galvis e la sua famiglia, e dopo poco le missionarie le hanno aiutate ad affittare un appartamento. Ciascuno ha apportato qualcosa: chi i letti, chi i materassi. Lupe Arce mandava ogni giorno a Suor Consuelo il pranzo e per Natale è arrivato perfino un magnifico albero… Al ricevere in dono il terreno nella Quaresima del 2002, hanno cominciato immediatamente i pellegrinaggi a piedi i venerdì. Anzitutto recitavano il Rosario e poi pregavano nel terreno la Via Crucis. Non sapevano esattamente qual era il terreno, ma seppellivano medaglie da tutte le parti. (Finalmente il Santuario si è costruito in un altro terreno nei pressi, molto più bello). Dopo il pellegrinaggio, tute facevano la prima colazione in casa di Suor Consuelo. Nella riunione hanno insistito raccontando che fino alla fine si erano organizzati quei pellegrinaggi, e le più fedeli erano state Myriam Buendia e Marquita Alava, che non rinunciavano nonostante la pioggia, il fango e le zanzare.

Le missionarie avevano incoronato in quel tempo la Mater "Regina di tutta la vita" per Samborondón. Raccontano che dopo una Messa a Santa Teresina le Sorelle avevano invitato tutti a casa loro, ma era andata tanta gente che non entrava nel piccolo appartamento, così che molti erano rimasti fuori affacciandosi alle finestre per potere vedere e partecipare.

Ci sono stati tanti più commenti e ricordi, come ad esempio, quando avevano avuto bisogno di fondi e avevano cominciato a pubblicare l’Agenda della Madonna Pellegrina per l’iniziativa di Tere Boume. Lei l’aveva vista nelle librerie di Schoenstatt e senza sapere nulla in proposito si erano recate ad una tipografia, dove la Sorella conosceva un certo signore chiamato "Luchito". Questo signore era Luiz Jimenez il padrone della tipografia, che le ha appoggiate e trovato offerte per la loro iniziativa. Con la vendita dell’agenda erano riuscite perfino a dare un buon contributo alla Casa di Maria. Inoltre hanno anche ricordato come per iniziativa di Maria Isabel Alava si era potuto portare la Madonna da Samborondón alla provincia di Manabi.

Al termine di questa riunione si sono recate a cantare e pregare al Santuario e poi al nuovo Santuario di Ciudad Celeste, dove hanno letto l’Atto di Fondazione di Schoenstatt. E la storia di quel Santuario continuerà con Alleanze, Messe, visite e iniziative Il Santuario di Guayaquil sempre resterà il Santuario Nazionale, il primo, la culla, ma la vita seguirà crescendo in entrambi i Santuari e lavoreranno l’uno per l’altro ed insieme per tutta la comunità… nel cuore della Mater si fonde tutto!! La Famiglia di Schoenstatt di Samborondón non potrà mai dimenticare che la storia è cominciata in una parrocchia della zona, e che la missione di Schoenstatt è servire la Chiesa.

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

 


 

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Last Update: 23.06.2009