Un’esperienza di Cenacolo

Conferenza 2014: P. Iván Simicic, Direttore del Movimento di Schoenstatt del Cile intorno allo spirito di comunione che si è vissuto in questi giorni di febbraio a Schoenstatt

Cénaculo de la Conferencia 2014 Cenacle of the Conference 2014 Coenaculum Konferenz 2014 Fotos: K. Fischer © 2009

CONFERENZA 2014. P. Ivan Simicic. Con il mese di marzo ritorna con tutta la sua intensità il ritmo della vita quotidiana che aveva goduto di una pausa nei mesi di gennaio e febbraio. Mi piacerebbe ricordare qualcosa che è successo al principio di febbraio: la Giornata di Pianificazione dei 100 anni dalla Fondazione di Schoenstatt (2014). Io vorrei far notare qui un aspetto: lo spirito di comunione che si è vissuto in quei sette giorni d’intenso lavoro.

Una comunione che si è sperimentata tra i partecipanti durante i momenti di preghiera, di scambio di idee, di dialogo impegnato e rispettoso, che si è tenuto nelle attività delle commissioni, nel plenario, nei momenti di ricreazione, durante le conversazioni nei corridoi o intorno ad una tavola. Si è detto molte volte che abbiamo vissuto un ambiente di Cenacolo. Un ambiente di unità e preghiera intorno alla Madonna per implorare i doni dello Spirito Santo, che ci permettano scoprire il volere di Dio per la preparazione più adeguata della Famiglia di Schoenstatt Internazionale al giubileo dei 100 anni dalla sua fondazione.

Il processo che abbiamo vissuto

Il processo che abbiamo vissuto noi delegati appartenenti ai 32 paesi partecipanti in questa Giornata, ci ha permesso sperimentare la diversità che diventava unità nelle conclusioni, che sorgevano dal nostro lavoro comune, in forma unanime, spontanea, rapida e sorprendente. Penso che questo sia possibile, quando le persone che si riuniscono, provenienti da latitudine e lingue differenti, possiedono la stessa esperienza fondamentale, si alimentano dalle stesse fonti e fanno uno sforzo per analizzare la vita reale esistente tra loro. È perciò, che abbiamo potuto sperimentare questa comunione particolare tra le diverse comunità rappresentate, che pur essendo autonome e originali si trasformavano in una sola famiglia nel Padre e Fondatore, nel tipo di vita che lui aveva seminato e seguito in tutte e in ciascuna delle comunità presenti. In questa maniera ci sentiamo anche confermati nel compito di portare il carisma e la missione del Fondatore sempre più decisamente ai popoli da cui noi proveniamo..

Prepararci a fare i prossimi passi.

Se riassumiamo tutta questa presenza di Cenacolo della Giornata Internazionale a Schoenstatt, posso affermare che è stato fatto il primo passo verso una celebrazione del giubileo della fondazione, che speriamo procuri tante grazie alla famiglia di Schoenstatt, alla Chiesa e alla società. Ora dobbiamo prepararci a fare i primi passi ispirati a quest’esperienza di Cenacolo che c’è stata regalata in quei giorni molto speciali di febbraio.

Rivista Vincolo, marzo 2009

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina