Quale parte noi rappresentiamo?

Ispirazione di P. Nicolas Schwizer per il Tempo di Quaresima

Tutti conosciamo le drammatiche letture della Passione e Morte. Ora il Vangelo non è solo una storia del passato. È una rivelazione viva, attuale. Ci spiega quello che sta passando tra Gesù e noi. Ci spiega come Lui ci tratta e come noi Lo trattiamo. Il Vangelo è come uno specchio: si deve solo aprire per potere riconoscersi nelle sue verità.

Nella passione d’ogni anno si muovono gli stessi attori che al tempo di Cristo.

Gli indifferenti, i vigliacchi e i giustizieri

Anzitutto, gl’indifferenti: sono gli stanchi, i puri spettatori, cui non piace correre rischi, che lasciano che gli altri agiscano – senza i quali non si riuscirebbe mai a far nulla..

Davanti a quante ingiustizie e drammi abbiamo dimostrato quest’indifferenza?

Seguono i vigliacchi: sono le persone che nei momenti difficili dicono come S. Pietro, che "non conoscono quest’uomo". Sono cristiani che ascoltano molte prediche, assistono alla Messa tutte le domeniche.

Ma quando le cose si complicano, quando c’è la croce e si sparge sangue, allora affermano che non hanno niente a che vedere con Lui, che non conoscono quest’uomo.

Chi di noi non è vigliacco in determinati momenti?

Ci sono anche i giustizieri. Non possono mancare, sono gli stessi di sempre – con i loro metodi brutali e sadici, con i loro cuori di pietra.

E noi quante volte abbiamo sentenziato gli altri con le nostre critiche ingiuste, con le nostre calunnie arbitrarie?

Allora chi farà la Veronica? Chi vuole essere Simón de Cirene?

E non manca mai la stessa vittima, innocente, addolorata, paziente. Oggi ci sono più vittime che mai; giusti che soffrono, innocenti perseguitati, vecchi inutili, orfani, carcerati in tutto il mondo

Ma non andate tanto lontano: accanto a noi c’è tanta gente che soffre, piange, ha fame, è malata,, è disoccupata, si sente sola….E così con mille volti diversi, continua in mezzo a noi, e tutti i giorni ritorna a percorrere la via verso il Calvario.

E noi che parte rappresentiamo? Possiamo scegliere il ruolo che ci piace, possiamo fare con Gesù quello che vogliamo.

Possiamo anche fare in modo che ci siano alcuni servitori fedeli, alcuni cuori attenti, alcuni volti amici. Possiamo regalare Gesù presente nei fratelli, gesti di pietà, di compassione, di solidarietà e unità.

Allora chi sarà la Veronica? Chi vuole essere Simon di Cirene?

Simón di Cirene, al principio, si era sentito indignato e senza voglia di portare la croce. Ma a poco a poco il suo sguardo si è fissato con attenzione sull’uomo che camminava davanti a lui, su quel suo compagno tanto paziente, degno e silenzioso, tanto coraggioso e forte nella sofferenza.

Al principio ha visto solo il peso della croce, ma alla fine ha visto solamente Gesù. E si è rallegrato di poterlo aiutare e accompagnarlo nel suo cammino.

Carissimi fratelli, quello è il vero cristiano, colui che sa che mai potrà sentire tanta gioia come quando condivide il dolore con suo fratello, e quando accetta la croce per amore al Signore. Perciò v’invito a vivere con questo stesso spirito la Settimana Santa che si avvicina.

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina