La Nostra Mater giunge alla Selva dell’Amazzonia Ecuadoriana

Missioni a Ahuano, Ecuador

Capilla Colina Bolivar Colina Bolivar Chapel Kapelle in Colina Bolivar
Comunidad San Pedro de Arajuno Community of San Pedro de Arajuno Gemeinschaft von San Pedro de Arajuno
Siempre con la Peregrina Always with the Pilgrim MTA Immer mit der Pilgernden Gottesmutter
Mateu, el pequeño gran misionero Mateu, the little great missionary Mateu, der kleine große Missionar
Misioneros en la canoa Missionaries with canoo Missionare im Kanu unterwegs
Última noche Last evening Am letzten Abend Fotos: Pablo Gajardo © 2009 Álbum de fotos – photo album – Fotoalbum

ECUADOR, Pablo Gajardo Figueroa. "Pagarachu Yaya Diosilla" (Grazie, Dio Padre nella lingua Quichua). Sono le parole che hanno tanto ripetuto i più di 120 missionari che hanno partecipato alle quattro Missioni Universitarie della Gioventù di Schoenstatt di Guayaquil. Senza dubbio queste missioni erano differenti da altre precedenti, avevano la speciale caratteristica di essere le prime missioni in cui si erano incorporati i ragazzi della Gioventù di Quito e inoltre avrebbero partecipato sei famiglie invitate, affinché avessero l’esperienza di essere missionari, e così lanciarsi a fondare le missioni familiari in Ecuador.

Il compito non era facile, era il mese di gennaio e il tempo sembrava trascorrere più rapidamente del normale per tutto quanto significava organizzare queste prime missioni nella zona amazzonica. Rivolgevamo con nostalgia lo sguardo a "Guale", la località. dove eravamo andati in missione tre anni fa. Ma dovevamo intraprendere un altro viaggio, come S. Paolo, ancora più lontano e verso zone sconosciute..

L’obiettivo: portare nella Settimana Santa la Buona Novella di Cristo Risorto, affinché la comunità di Ahuano e dintorni vivesse una nuova esperienza in questa Settimana Santa. Per accompagnare con Maria nostro Signor Gesù Cristo nella sua Passione, Morte e soprattutto nella sua Risurrezione. Volevamo portare a quella terra, così spesso dimenticata e relegata dallo stesso Ecuador, un messaggio di pace e di Speranza, d’Amore e Fede.

"Con Cristo e Maria, costruiamo un Ecuador Santo"

Dopo 12 ore di viaggio siamo arrivati ad Ahuano alla vigilia della Domenica delle Palme, che abbiamo celebrato con la gente del paese. Siamo rimasti sorpresi dai mazzetti preparati da loro con vera arte, vergognandoci ad alzare in alto i nostri portati da Guayaquil, piuttosto….modesti!

Durante il lunedì, martedì e mercoledì Santo, il nostro lavoro si è svolto dedicandoci alle visite di porta in porta ad Ahuano stesso e in località ancora più rurali, che solo al pronunciare il loro nome ci spaventavamo ad esempio:: "Isola Anaconda" o "Comunità Zancudos"

Si dice che l’uomo ha la capacità di adattamento . E un missionario schoenstattiano è un esperto in questo compito!! Ma poiché era la prima volta che visitavamo quelle località, molte cose non le sapevamo e abbiamo dovuto impararle. Innanzi tutto salutare e poter scambiare qualche parola nella loro lingua nativa c’è costato un corso rapido e autodidatta del Quichua "Allì Puncha", "Allì Shisi", "Pagarachu", Shamui" erano tra le tante espressioni che al principio ci facevano ridere, poi ci riempivano di orgoglio, perché ci facevano sentire veramente missionari.. Un’altra cosa che abbiamo dovuto imparare è stata sapere spostarci rapidamente, poiché le comunità abitavano lontano e i nostri mezzi di trasporto non erano sufficienti. Ma lo Spirito Santo ci ha illuminato e ci ha mostrato il mezzo più veloce e più comune degli abitanti: la canoa.

Secondo il più puro stile di avventura del National Geografici e ispirate dal motto: "Con Cristo e Maria costruiamo un Ecuador Santo", le missioni s’imbarcavano sulle loro canoe e si dirigevano verso le comunità.

La testimonianza di fede della gente semplice

Che altra cosa abbiamo imparato? Chiaro! Convivere con pipistrelli, serpenti, anaconda, piranha, scimmie birichine, sopportare temperature e umidità alte, tormente con lampi e tuoni, tempeste e tutto quanto significa vivere nella Giungla Amazzonica. Ma soprattutto ci siamo incontrati con il Dio della vita, in ogni sguardo e sorriso di un bambino, con il dolore e la sofferenza dei fratelli bisognosi, con la testimonianza di gente semplice che pur avendo tanto poco vive felice e tranquilla. Abbiamo imparato a meravigliarci con il Dio della natura, manifestato in tanto fantastico, sconvolgente e meraviglioso paesaggio, con tutta la sua vegetazione, i suoi fiumi, i suoi uccelli, mammiferi e rettili, ecc.

Abbiamo visitato 5 comunità, inoltre abbiamo avuto l’aiuto di una comunità che si è specializzata in occuparsi delle scuole vicine al nostro centro d’azione, "la missione dei padri Josefinos di Ahuano".

Il mattino i gruppi formati da due giovani ciascuno, annunciavano di porta in porta la Buona Novella di Cristo, il pomeriggio workshop ricreativi, formativi e di aiuto sociale. Si è anche organizzato un workshop di calcio tenuto da un membro della Famiglia di Schoenstatt, legato ad un famoso club di football di Guayaquil, ed il workshop su microimprese per i più audaci imprenditori produttori di cacao, yucca, canna da zucchero, tra tanti altri insuperabili workshop per bambini. Si sono anche offerte consultazioni mediche con nostri specialisti e un’azione contro i parassiti intestinali con suggerimenti di prevenzione per gli abitanti del settore.

Un paese intero felice celebrando la vittoria del Signore.

Tutte queste attività per terminare con il più importante: il Triduo pasquale. La gente ha risposto più di quanto pensavamo, molta gente in ginocchio nel confessionale, ricorrendo al sacramento della riconciliazione. Un’interminabile fila di fedeli adorando nostro Signore Gesù Cristo crocifisso, una "Via Crucis" commovente vissuta in un totale raccoglimento e spirito religioso dal popolo, una Chiesa colma per la Veglia pasquale, con più di 15 battesimi. Un popolo traboccante di gioia celebrando la vittoria di Nostro Signore.

In conclusione potremmo dire che è stato un vero esito. Più di cento giovani di Quito e Guyaquil, sei famiglie magnifiche, di una testimonianza di vita incredibile, sei Sorelle di Maria, quattro Padri di Schoenstatt (due sacerdoti e due seminaristi) e tutto l’appoggio di Padre José Yanan, parroco del posto, e grand’alleato missionario, hanno permesso che si potesse visitare cinque comunità, (calcoliamo più di due mila persone tra tutte). È giunto così fino alle loro porte, ai loro focolari, alle loro scuole, alle loro chiese e cappelle il messaggio di nostra Madre e Regina Tre Volte Ammirabile di Schoenstatt, che è il Bambino che porta tra le sue braccia, suo Figlio e il nostro Salvatore, Gesù Cristo.

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina