published: 2009-01-14 |
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Vogliamo servire Schoenstatt, lo consideriamo una gran missionePatrocinando il nostro Schoenstatt: la Conferenza 2014 si terrà accompagnata dalla preghiera. L’intervista con i coniugi Cristián Julio Orrego e Veronica Gonzáles Morandé |
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SCHOENSTATT, mkf. La Campagna del Rosario di Goya pregherà il 7 febbraio con tutta la Famiglia della Mater per il successo della Conferenza 2014. La Famiglia di Minnesota, Stati Uniti, pregherà nei suoi Santuari domestici il 3 febbraio, la Famiglia di Schoenstatt di Oregón, Usa, il 1° febbraio per una brillante apertura della Conferenza. Le due giovani volontarie della Gioventù Femminile di Endel, Germania, che stanno facendo la loro pratica scolastica nell’Ufficio Stampa stanno contando con serietà e dedicazione le camere disponibili intorno a Schoenstatt. "Già ne abbiamo trovate almeno per 12000 persone! Vogliamo che nel 2014 si possa cantare: "Tutti possono arrivare a Te", come l’abbiamo fatto adesso nei "Dieci minuti accanto al presepe". E stanno mobilitando anche la Gioventù Femminile per unirsi alla corrente di preghiera. La GM (del Brasile) già si è impegnata, le Sorelle di Maria anche s’incaricheranno di un giorno e la Scuola Giuseppe Kentenich a Trujillo, Perú, non vuole mancare. "Ci siamo impegnati a pregare il 7 febbraio per il successo della Conferenza", scrive Ines in una mail inviata a tutte le missioni della diocesi, "Se ti aggreghi alle famiglie che ricevono la visita della Madonna Pellegrina, la Mater e il Padre saranno molto felici! Collaboreremo, affinché questa Conferenza preparatoria ai cento anni di Schoenstatt si trasformi in Alleanza d’Amore, ti ringrazio per aggregarti agli altri intorno all’Edicola in qualsiasi momento di quel giorno! Noi missionari della Madre e tutta la Famiglia della Madre, ci uniamo nell’Alleanza d’Amore, mediante la preghiera e il Capitale di Grazie, alla fonte di grazie per implorare la benedizione di Dio, affinché questo centenario conti con il sorriso della Mater e del Padre per tutta la loro Famiglia" Quasi un impegno per tutti delegati, vero? V’incoraggiamo a prepararvi per un tempo di festa, gioia e molto impegno.Come si sentono i delegati dei paesi a poco tempo della Conferenza? La coppia Julio , proveniente da Santiago del Cile, che ha celebrato le sue nozze d’argento l’anno scorso, con i suoi 8 figli a Schoenstatt, ha molta voglia "di prendere un caffè nell’Ufficio Stampa per raccontare". Hanno anticipato l’intervista, contenti di rispondere alle domande. Come vi preparate alla Conferenza?Ci prepariamo soprattutto con preghiere. Ma anche con riunioni tra i delegati cileni raccogliendo idee, sollecitando apporti di idee da altre persone. D’accordo alla nostra essenza, stiamo entusiasmando coloro che si avvicinano a noi. Li incoraggiamo a prepararsi per un tempo di festa, di gioia e di molto impegno con la Chiesa e il mondo È la prima volta che si tiene a Schoenstatt una conferenza tanto internazionale, con rappresentanti di 32 paesi. Che cosa significa per voi parteciparvi?Consideriamo un regalo di Dio il potere far parte della preparazione del centenario della fondazione. È un onore essere stati scelti. Ed è una sfida avere la missione di assistervi e portare in Cile tutto quanto si lavorerà e vivrà. Ci entusiasma incoraggiare, motivare, scambiare idee con persone di altri paesi. Vogliamo servire Schoenstatt, lo consideriamo una gran missione. Vogliamo e desideriamo ottenere che P. Kentenich sia riconosciuto come un gran profeta della Chiesa, che ci spinge a portare Cristo alla gente. Cominciamo la Conferenza nel Santuario Originale; ogni paese porterà un simbolo al Santuario Originale, com’espressione di volere "arricchire l’origine" (come ha detto Giovanni Pozzobon al portare la Madonna Pellegrina Originale al Santuario Originale) È un’espressione della corrente di ritorno. Che cosa vi aspettate da tutto questo?Che il Santuario sia per tutto il mondo. Che questo sia un gran passo per la canonizzazione di P. Kentenich. Sogniamo con Santuari filiali in tutto il mondo pieni di pellegrini. Che cosa vi aspettate in generale dalla Conferenza?Che sia un’irruzione di grazie. Che ci apriamo alle voci di Dio, alle voci dell’anima. Che ci mettiamo d’accordo, affinché si sentano le basi e così sia una gran celebrazione. Che questo sia un gran passo, affinché Schoenstatt finalmente s’inserisca sempre di più nella Chiesa e che possiamo contagiare con i frutti dell’Alleanza. Coloro che desiderino contribuire con preghiere e apporti al Capitale di Grazie (per i giorni 4 febbraio /mattina 5 e 6 febbraio, ancora s’aspettano padrini) si possono comunicare con la direzione della Giornata scrivendo a Pressoffice@schoenstatt.de. Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina |
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23.01.2009