published: 2009-01-30 |
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Gli eroi del nostro tempoUna generazione sacrificata per la pace e la riconciliazione in Burundi |
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BURUNDI/CILE, Ccecilia Tre. P. Maurizio Cox Pintos autore del libro: "Sebastian Bitangwanimana e i Martiri della Fraternità" è nato in Cile ed è stato ordinato sacerdote nel 2002. Pochi anni dopo è stato mandato in Burundi, Africa Orientale, per continuare con il lavoro che il Movimento di Schoenstatt realizza in quel paese. Lì ha conosciuto la storia di Sebastian, un seminarista schoenstattiano assassinato nel 1997 con altri 39 compagni. Ma la sua morte non è stata invano, ci ha lasciato un messaggio d’amore e fraternità che merita essere raccontato. Un eroe del nostro tempo. Sebastian Bitangwanimana, che significa "tutto viene da Dio", un giovane di solo 20 anni appartenente alla Gioventù Maschile di Buta, poco prima di morire ha sperimentato un profondo amore per la Madonna e la preghiera. E perciò il grand’amore che ardeva nel suo cuore, l’ha portato a sacrificare la vita per i suoi ideali la notte del 30 aprile 1997, quando l’esercito dei ribelli è irrotto nella stanza del Seminario Maggiore di Buta, dove i seminaristi dormivano, obbligandoli a separarsi per etnia per poter identificare le loro vittime. Ma al rifiuto dei giovani, decisi a dare testimonianza di fedeltà alla Fraternità, l’esercito ribelle aveva ucciso tutti. È così mentre huti e tutsi erano in guerra riducendo il paese in fiamme durante più di 12 anni, i martiri abbracciati in Cristo, voltano le spalle all’odio e alla separazione etnica. Perché nostro Padre sempre scegli i più semplici per lasciarci il suo messaggio? Buta, un piccolo paese al sud del Burundi ha una storia da raccontarci. Una tragedia che, invece di seminare odio e rancore, ci lascia un bel messaggio di fraternità, eroismo e dedicazione. Indubbiamente questo libro è un grand’apporto per far conoscere la storia e l’insegnamento che ci lasciano come legato i "Martiri di Buta" Padre Maurizio Cox ci racconta nel suo libro: "Conoscere la vita di uno di questi giovani martiri, in concreto Sebastian Bitangwanimana, ci ha permesso avvicinarci al mistero che ci aiuta a comprendere meglio quest’atto d’amore, che molto rapidamente oltrepasserà le colline del Burundi, e le frontiere dell’Africa per arrivare ad essere patrimonio della Chiesa Universale. Perché l’amore per i fratelli non conosce frontiere: è la lingua universale". Tre anni d’intenso lavoro in AfricaP. Maurizio Cox sente attualmente dopo i tre anni di lavoro sacerdotale in Africa, che è stato un regalo di Dio poter condividere e far conoscere le meraviglie, che fa la Mater dai suoi due Santuari in Burundi, dando testimonianza di Cristo in mezzo a questo popolo. ".... Ho conosciuto molti Santuari, ma non ero mai stato in uno con tanta vita quanta in quello di Monte Sion Gikungu", ci racconta con gioia E riassume la sua esperienza sacerdotale con queste parole: "Questi anni in Africa, non solo sono una missione missionaria, bensì qualcosa molto più profondo che ha marcato la mia vita e il mio ministero sacerdotale e lo continuerà marcando sempre. Sono stati tre anni molto intensi" Il pellegrinaggio a Buta, la Regina della Pace visita i MartiriÈ così che il sabato scorso, 17 gennaio 2009, un gran numero di credenti, circa 160 persone, dal Monte Sion Gikungu e da parrocchie vicine si sino riunite in pellegrinaggio per la pace a Buta, dove si trova attualmente il Santuario, costruito da un anno del massacro, in commemorazione di questi 40 seminaristi burundesi. "Sono trascorsi più di dieci anni dalla morte di Sebastian e dei Martiri della fraternità; e la Chiesa in Burundi li ha ricordati recentemente con onore e gratitudine, facendo notare il loro legato e messaggio per il paese nella situazione attuale in cui vive. Il loro esempio e la loro memoria restano vivi nei nostri cuori..."P. Maurizio Cox.
Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina |
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10.02.2009