Un Santuario che fosse un focolare per l’uomo sradicato della gran città

Il Santuario Tabor di Maria, nel quartiere di Belgrano R della città di Buenos Aires ha compiuto 45 anni

Símbolo del capital de gracias Symbol of the Capital of Grace Symbol für die Beiträge zum Gnadenkapital
La Hna. M. Cristvera Sister M. Cristvera Schw. M. Cristvera
Globos… Balloons… Luftabllons über dem Heiligtum Fotos: Graciela Greco © 2008

ARGENTINA, Graciela Greco. Il Santuario Tabor di Maria, ubicato nel quartiere Belgrano R e primo Santuario della città di Buenos Aires, ha festeggiato il sabato 18 ottobre i suoi 45 anni. P. Javier Arteaga, Direttore del Movimento di Schoenstatt in Argentina, ha fatto notare nella sua omelia che è stata una triplice festa: la festa dell’Alleanza d’Amore, del Santuario e della Famiglia di Schoenstatt di Buenos Aires.

Il Santuario Tabor di Maria si trova in uno dei quartieri più belli di Buenos Aires, caratterizzato dalle sue antiche case, giardini fioriti e molti grandi alberi. È una zona residenziale, molta tranquilla, che la Madre ha scelto per i suoi figli già nel 1949, quando le Sorelle di Maria si sono stabilite nella Casa di via Echeverria 3632, affinché fosse la loro sede in Argentina, fintantoché si ottenesse il terreno definitivo per la Casa Provinciale e soprattutto per il primo Santuario in terra Argentina..

Tra i preparativi a questo grand’avvenimento, era inclusa l’intenzione di far conoscere ancora di più questo tesoro nascosto nella città. È stato così com’è sorta l’iniziativa di consegnare alla gente dei volantini con disegnato un cuore in cui si domandava che cosa offro, per che cosa ringrazio e che cosa chiedo alla Madre Tre Volte Ammirabile. S’invitava personalmente per le strade a riempire questi volantini e a recarsi a visitare la Madonna per depositarli in un’urna di acrilico trasparente alta 50 cm, che si trovava su una cantoniera nell’interno del Santuario. I tassisti missionari della Madre, azione apostolica nata in questo Santuario, sono stati i più grandi collaboratori a far possibile quest’iniziativa..

"Che bene si sta qui!"

È arrivata molta gente con ansie e speranze. Si deve far notare che è un Santuario molto visitato, sempre c’è gente pregando durante il giorno. Il 29 agosto si è tenuto un Incontro della famiglia di Belgrano con una conferenza storica per valutare ancora di più la ricchezza che racchiude questo Santuario, desiderato dal Padre Fondatore dall’esilio. Un giornale dei più letti nel paese aveva pubblicato già la settimana anteriore in uno dei suoi supplementi la storia e la missione del Santuario. E molta gente interessata si è avvicinata

L’arrivo dei pellegrini è stato incessante fin dalle prime ore. I figli visitavano la Madre per chiederLe e ringraziarLa, per manifestarle il loro amore, e godere – alcuni per la prima volta – di questa confortante esperienza di focolare. Che bene si sta qui!

La prima Santa Messa è stata alle 15. Erano presenti 120 persone, soprattutto missionarie della Madre e anziani che la sera non avrebbero potuto recarsi.

L’eredità

Il pomeriggio due pellegrinaggi sono partiti da parrocchie vicine, e arrivati insieme al Santuario. La gente, dopo avere sistemato le croci e le Immagini della Madre che portavano con loro in processione, si sono seduti nel giardino che circonda il Santuario aspettando con entusiasmo le sorprese che gli organizzatori avevano promesso per quest’avvenimento.

Anzitutto è stata la testimonianza veramente emozionante di Suor M. Crisvera, che faceva parte del primo gruppo di Sorelle di Maria che lo stesso P. Kentenich aveva mandato in Argentina. La Sorella ha raccontato del suo inizio a Belgrano e della vita che si viveva in quel tempo. Ha ricordato la visita del Padre Fondatore in quella Casa della via Echeverria e come poi lui dall’esilio di Milwaukee, dove aveva saputo dell’intenzione di costruire nella Casa di Belgrano una piccola replica del Santuario – così come si trova nella vicina Chiesa di San Bonifazio – aveva fatto loro sapere espressamente, che dovevano costruire lì un vero Santuario filiale che fosse un rifugio per l’uomo sradicato di una gran città.

Auguri nel giorno dell’Alleanza! Auguri, Santuario e auguri Famiglia di Buenos Aires!

Poi sono stati lanciati i palloncini – uno per uno – con messaggi per coloro che li riceveranno: erano stati convocati per questa manifestazione, rappresentanti dei gruppi e dei Movimenti. Si è seguito con gli occhi tra gli applausi, il volo dei palloni, mentre si allontanavano per quel cielo tanto azzurro e sereno che la Madre aveva regalato, in uno splendido giorno di sole, insuperabile per un giorno di festa.

Quando è cominciata la celebrazione della Santa Messa, già non si trovava più un posto nel Santuario e attorno, e molti che non avevano potuto avvicinarsi hanno partecipato dalla strada, da dove si vede perfettamente il Santuario, perché il giardino è separato dalla via solo da una rete con una siepe.

P. Javier ha fatto notare nella predica la magnitudine della Prima Alleanza d’Amore suggellata da P. Kentenich e i seminaristi, che accettata dalla Madonna aveva dato origine al Santuario, una fonte di grazie dove si forgia la Famiglia di Schoenstatt. Ha iniziato e terminato, perciò, ripetendo: Auguri nel giorno dell’Alleanza! auguri, Santuario! e auguri, Famiglia di Buenos Aires!

Alla fine si sono proiettate alcune fotografie storiche e poi si sono soffiate le candeline della tradizionale torta e cantato tanti auguri a te. Il Gruppo delle Madri ha servito porzioni di torta a tutti con un messaggio del Padre Fondatore a tutti i presenti, che si salutavano o conversavano animatamente, con la gioia di condividere un’autentica festa familiare, una festa di feste.

La gente ha continuato visitando il Santuario anche durante i giorni e le settimane posteriori attratta dall’eco che aveva risvegliato il festeggiamento di quest’anniversario.

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina