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La Croce e la Icona della GMG nel Santuario di Kew, Melbourne
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 published: 2008-05-02

Non abbiamo visto né canguri, né koala, ma abbiamo avuto l’opportunità di stare accanto a Gesù ed alla sua Santissima Madre

La Croce e la Icona della GMG nel Santuario di Kew, Melbourne

 
Beim Besuch in Melbourne kamen Kreuz und Ikone des WJT auch ins Schönstatt-Heiligtum in Kew

En el contexto de la visita a Melbourne, la cruz y el icóno de la JMJ también visitaron el Santuario de Schoenstatt en Kew

During the visit to Melbourne, Cross and Icon of the WYD also visited the Schoenstatt Shrine in Kew

Beim Besuch in Melbourne kamen Kreuz und Ikone des WJT auch ins Schönstatt-Heiligtum in Kew

Foto: Pixelio © 2008

 

Kreuz und Ikone pilgern durch Australien

Cruz y Icóno peregrinan por Australia

Cross and Icon on pilgrimage through Australia

Kreuz und Ikone pilgern durch Australien

Foto: www.wyd2008.org © 2008

 
   

AUSTRALIA. Paola Chacon. La domenica scorsa 27 aprile, la Croce e l’Icona della Madonna, i due simboli della Giornata Mondiale della Gioventù che sono in Australia in pellegrinaggio, sono stati durante tre ore nel Santuario di Schoenstatt a Kew, Melbourne. Paola Chacon con Ettore e suo marito, una giovane coppia del Messico che da alcuni mesi vive in Australia, ci racconta la sua esperienza profonda..

Il Santuario – non è una replica del Santuario Originale, ma c’è l’immagine della MTA – era stato molto bene adornato, tutti hanno ricevuto una bandierina e si sono seduti ad aspettare il gran momento. Tutto è iniziato, quando un gran camion dei trasporti "Hertz" è arrivato al Santuario con la Croce e l’Icona.

Caricare la croce

Si è avvicinata a me una signora cilena e mi ha domandato: Parli spagnolo? Allora vai ad aiutare a portare la croce…perché sei giovane……Dopo averla ringraziata per il complimento, sono corsa al camion e con mio marito Ettore abbiamo aspettato che ci dicessero che cosa dovevamo fare.. Al solo ricordare mi emoziono e continuerei per ore a descrivere quei momenti, ma per farla breve: ci hanno scelto per caricare la Croce e portarla al Santuario. A me è toccato caricarla davanti, poiché sono piuttosto bassa di statura, e mio marito dietro. Vi assicuro che è stata un’emozione enorme, quella cha abbiamo vissuto, sentire che dopo tutto quello che abbiamo passato questi mesi, con le tante difficoltà vissute, è come se potessimo offrire tutto di noi a Gesù e aiutarlo a portare la croce. E una croce che era reale che si poteva toccare con la mano, eravamo in mezzo alla gente, nell’altra parte del mondo e aiutandolo a portare la sua croce. Vi confesso che al ricordare ancora mi emoziono. E più meraviglioso ancora che eravamo tutti e due, Ettore ed io, assieme ad aiutare Gesù a portare la Croce al Santuario. Tutti voi eravate nei miei pensieri e molto specialmente la mia cara Gioventù di Schoenstatt, poiché questo è un evento della gioventù..

Poi la croce, portata da alcuni uomini, è entrata al Santuario, ma poiché è più grande del Santuario non è potuta entrare tutta. Era come se Gesù fosse lì e tutta la gente volesse aiutare a portare la croce.

In Famiglia.

Dopo la processione si è tenuta una celebrazione molto bella. Tutto si è svolto in spagnolo e in inglese, e poiché c’erano molti di origine latina abbiamo potuto cantare in spagnolo, e… io felice!!! Si sono distribuite piccole croci di ricordo della celebrazione e… poi è partita!!. Purtroppo noi non abbiamo potuto questa volta aiutare, perché tutti volevano caricarla, ma ci siamo avvicinati per accomiatarci ed Ettore ha aiutato a collocarla sul camion.

In seguito ci siamo presentati alla comunità di Schoenstatt e come sempre abbiamo cominciato a sentire l’amore della Famiglia di Schoenstatt. La maggioranza sono persone anziane e subito ci hanno adottato…C’è gente del Salvador, Ecuador, Cile, Perú, Argentina, Uruguay e noi messicani…Tutti ci hanno trattato più che bene e avevano organizzato un tè , cui non abbiamo potuto partecipare perché prima già ci aveva invitato a pranzo una coppia dell’Ecuador, che praticamente ci ha sequestrato e ci ha portato con loro e noi felici l’abbiamo seguita.

Era realmente una benedizione che dopo tanto tempo di non partecipare ad un evento della gioventù, questa volta l’ho potuto fare ed insieme con Ettore.

Non abbiamo visto né canguri, né koala, ma già abbiamo avuto l’opportunità di stare accanto a Gesù e alla sua Santissima Madre, che è il più importante.

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

 


 

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Last Update: 06.05.2008