Essere a Schoenstatt è come fare un viaggio per tutto il mondo senza cambiare di luogo

Quattro membri della Fondazione per lo sviluppo giovanile della Mongolia (MYDF), che partecipavano del programma di scambio di giovani esperti promosso dalla Fondazione Otto Benecke, hanno trascorso alcune settimane a Schoenstatt

Stand con artesanía de Mongolia Stand con handicraft from Mongolia Stand mit handgearbeiteten Souvenirs aus der Mongolei
Artesanía Handicraft Llaveros
Artesanía Handicraft Schmuckdose
En el jardín de Sonnenau, su lugar preferido In the garden of House Sonnenau, their favorite place In der Laube im Garten der Sonnenau Fotos: POS Fischer © 2008

SCHOENSTATT. Dashjargal. Tsedew Dondov, Oyungerel Osor e Ankjbayar Bazarvaani….. – essi sono probabilmente più familiarizzati con Schoenstatt, che alcuni dei nostri lettori con questi nomi !!!!?? . Le tre giovani e l’unico ragazzo di Ulan Bator, capitale della Mongolia, si trovano provvisoriamente in Germania perché fanno parte del programma di scambio della fondazione Otto Benecke per lo scambio di giovani esperti. Alloggiano nella Casa Sonnenau, "la loro casa all’estero", come dicono loro.

Durante le settimane del loro soggiorno in Germania visitano organizzazioni sociali, istituzioni giovanili di assistenza, e reti di lavoro per giovani, studiano la cultura tedesca, le sfide attuali per la gente giovane. "E quando ritorniamo alla Casa Sonnenau a Schoenstatt, allora ritorniamo a casa", dice Gantings Fashjargal, l’unica delle tre che parla correntemente l’inglese. Traduce per le altre tre, che approvano con entusiasmo: " Schoenstatt è un luogo tanto tranquillo e pieno di pace che è l’ideale per riposare". Oyungerel Osor enfatizza la bellezza naturale del posto, l’intenso verde della primavera. "Nel nostro tempo libero passeggiamo molto, e ci fa tanto bene dopo le tante impressioni a noi estranee e l’incontro con una cultura tanto diversa", dice Gantugs. "Ed è al contempo molto più internazionale di quello che avremmo sognato trovare in Germania, in un luogo come questo. È come fare il viaggio per il mondo senza allontanarsi dal posto in cui siamo. In questi giorni abbiamo incontrato gente della Spagna, degli Stati Uniti, del Messico – come apprezziamo tutti! – del Paraguay, del Cile, dell’Eçuador, dell’Argentina, della Germania… e ora qui c’è un allegro gruppo del Brasile! Qui c’è tutto il mondo!". Gantungs Dashjargal è buddista, come i suoi compagni. Essa percepisce e sente a Schoenstatt la religione nell’aria e perciò è felice. Un giorno il gruppo si è incontrato con Suor Doria Schlckmann che ha parlato loro un po’ di Schoenstatt.

Il gruppo è accompagnato da Diana Franke Mayer che è stata quattro volte in Mongolia per il programma di scambio di giovani esperti. Essa doveva cercare una bella casa nel centro vicino ai luoghi di attività programmate e dove il gruppo potesse stare tutto il periodo del soggiorno, ed ha finalmente scelto Schoenstatt. "Conoscevo case dal di fuori, perché vengo spesso da Hillscheid, dove vivo, per passeggiare in bicicletta, e tutti i giorni passo di qui all’andata e al ritorno con l’auto per il mio lavoro.. Ma non tenevo la minima idea di come le casa fossero dentro" racconta felice di aver trovato un luogo, in cui le giovani si sentissero a loro agio e benvenute. "Abbiamo solo un problema qui, che il cibo è troppo buono", dice ridendo Gantugs Dashjargal.

Per la gioventù del nostro paese

Le ragazze stanno considerando tutte le impressioni che hanno avuto fino al momento in Germania. Studiano, alternando con il lavoro con i giovani, come le organizzazioni lavorano insieme per il bene della gioventù, analizzano le strutture, gli obiettivi e l’efficienza, riflettendo inoltre su quello che si può applicare di tutto questo in Mongolia. Il loro paese si sta avviando al libero mercato e alla modernizzazione, un processo che è molto rapido e per molti chissà troppo rapido. È la sfida che devono affrontare. Le situazioni dei due paesi sono molto differenti: la protezione dello stato e il forte aiuto che offre la ONG è un’esperienza nuova per loro, però nonostante le differenze, ci sono idee che si possono portare a casa.

Ad esempio tra quelle di maggiore categoria, c’è: "I luoghi di Coblenza", che si terrà il 17 maggio. Tutto il centro della città si trasformerà in un gigantesco campo di giochi. "Questo lo possiamo fare anche a Ulan Bator!" Aprire centri per la gente giovane, formare dei volontari, mobilizzare i lavoratori sociali, o l’intrattenimento di gare sociali così come lo offrono i Padri Pallottini nella Casa Wasserburg: tutto può essere adattato alla situazione dei giovani in Mongolia. Sono entusiasmate con l’invito a partecipare alla settimana internazionale dell’Università di Coblenza di scienze adattate, e il loro incontro con il Prof. Friesenhahn

Ma esse sono anche orgogliose di condividere quello che si fa nel loro paese. La Fondazione di Mongolia per lo sviluppo della Gioventù (MYDF) è un’organizzazione privata senza scopo di lucro, che mette tutta la maggior enfasi nel promuovere lo sviluppo dei programmi di appoggio alla gioventù in Mongolia. Il suo obiettivo è capacitare giovani ad essere attivi membri della società, per cui utilizzano un programma pedagogico, culturale e sociale, come anche gare sportive. Il MYDF lavora insieme con altre organizzazioni e con il governo, ed anche è in contatto con governi stranieri e l’ONG per il benessere dall’infanzia e della gioventù. Il MYDF è formato da una combinazione di un sistema permanente d’impiegati e di volontari. La maggioranza dei membri ha tra i 21 e 28 anni. All’inserire i giovani nel processo di decisione delle loro attività, vogliono assicurarsi che il MYDF apporti i quesiti che più importano alla gioventù della Mongolia. Un progetto che essi vogliono specialmente condividere è il G-Oficio, (Ufficio di bambine): un programma di laboratori artigianali per occupare le bambine che corrono il rischio di cadere nella prostituzione o perché l’abbandonino.

Le bambine imparano a confezionare ricordi con materiale semplice – specialmente lana – e ricevono istruzioni basiche su come vendere e amministrare il loro piccolo negozio. È un modo di elevare la loro auto stima e di aiutarle a trovare la strada giusta per il futuro senza cadere nella prostituzione, nei mezzi illeciti e nella povertà.

La notte della Mongolia a Schoenstatt

Lo scorso 13 maggio nella Casa Sonnenau si è tenuta una "Notte della Mongolia", con diapositive, canti, chiacchiere e la possibilità di sostenere il Programma delle Bambine di MYDF con l’acquisto di alcuni ricordi e manualità che erano state portate da Ulan Bator…..o meglio se ancora era restato qualcosa, perché i pellegrini brasiliani si erano tanto innamorati dei piccolo oggetti che continuavano a compare, a comprare!!!

• Fondazione per lo Sviluppo della Gioventù della Mongolia www.mydf.org.mn
• Fondazione Otto Benecke www.obs-ev.de

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina