Martiri dell’amicizia

Il vescovo di Chillán presenta un libro di P. Maurizio Cox

Libro: Mártires de la amistad New book: Martyrs of friendship Neues Buch: Martyrer der Freundschaft
Autor: P. Mauricio Cox Author: Fr. Mauricio Cox Autor: P. Mauricio Cox Fotos: Fernandez © 2008

CILE , Gustavo Villavicencio – Diario La Segunda: Nella Scuola Verbo Divino (Via Presidente Errázuris 4055 – Las Condes) il vescovo di Chillàn, Mons. Carlos Pellegrin, ha presentato il nuovo libro di P. Maurizio Cox: "Sebastián Bitangwanima e i martiri della fraternità", pubblicato dalla Casa Editrice Patris – Cile. "Questi giovani, hutu e tutsi, martiri dell’amicizia, hanno sacrificato la loro vita in nome di Gesù e per i loro amici. Oggi si sta preparando la loro causa di beatificazione con la gioia di tutti noi", ha assicurato P. Mauricio Cox, membro dell’Istituto dei Padri di Schoenstatt.

"Sebastian Bitangwanimana e i martiri della fraternità", che racconta la storia della vita del seminarista Sebastian Bitangwanimana, assassinato il 30 aprile 1997 insieme ad altri compagni nel famoso massacro di Buta, Burundi, un paese che per anni ha patito una guerra fratricida tra le etnie hutu e tutsi. In questo libro si racconta la storia dei "martiri di Buta," un.gruppo di seminaristi. Che all’essere costretti a separarsi dalle loro etnie, prima di farlo hanno preferito dare testimonianza della loro fraternità con il proprio sangue. Sebastian Bitangwanimana partecipava del gruppo del Movimento di Schoenstatt del Seminario di Buta.

Un modello per la gioventù

P. Maurizio Cox, che è vissuto come missionario durante tre anni in Africa, ha basato il suo libro su testimonianze di coloro che hanno conosciuto Sebastian, la cui vita è stata stroncata improvvisamente in uno dei capitoli più dolorosi per la Chiesa nel secolo XX, che ha come precedente storico l’indipendenza del Burundi e del Ruanda nel 1959. P Maurizio Cox, impressionato dalla storia di questi martiri della fine secolo XX e dalla vita di Sebastian come modello per la gioventù, si decide ad investigare e prende contatto con la sua famiglia, alcuni sopravissuti ed altre persone che l’avevano conosciuto. Nasce così questo libro, frutto di quelle testimonianze e della sua esperienza di tre anni come missionario in Burundi, in omaggio a questi eroi del tempo attuale, per riscattare la loro eredità per le future generazioni. La storia racconta che vari giovani – tra i 16 e 14 anni – sono stati trovati morti con un rosario in mano, e che prima di morire esclamavano: "Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno". La presentazione ha contato anche con la presenza di P. José Luis Lira, direttore generale della Casa Editrice Patris – Cile.

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina