Sono fratelli che desiderano la pace

Un nuovo pellegrinaggio per la pace in Burundi: dal Monte Sion Gikungu a Kamenge

Paz en las familias, paz en Burundi... Peace in the families, peace in Burundi ... Frieden in den Familien, Frieden in Burundi…
Peregrinación multitudinaria A multitudinous congregation of people seeking peace Eine große Demonstration für den Frieden
Oficiales de la policía Police officers carrying the Auxiliary Polizeibeamte tragen die Auxiliar
Oficiales de las Fuerzas Armadas Officers of the Armed Forces Offiziere des Militärs tragen die Auxiliar
La esposa del Ex-Presidente Domitien, junto con la ministra de comercio The wife of former President Domitien, together with the trade minister Die Frau des ehemaligen Präsidenten Domitien zusammen mit der Handelsministerin Fotos: Maruhukiro © 2008 Álbum de fotos – photo album – Fotoalbum

BURUNDI, p. Deogratias Maruhukiro. Il quartiere Kamenge, nel nord della città di Bujumbura, nel 1994/95 è stato uno dei centri degli scontri violenti in Burundi. Ci sono stati saccheggi e la maggioranza della popolazione è stata cacciata. Kamenge, d’allora, è come un sinonimo delle conseguenze terribili del conflitto sanguinoso che ha ridotto la popolazione alla miseria, alla povertà e al lutto. È stato precisamente a Kamenge, dove l’Ausiliare Internazionale della Campagna del Rosario ha voluto recarsi in visita il 18 maggio scorso.

Il pellegrinaggio a Kamenge è stato realmente una benedizione. Ha partecipato molta gente specialmente politici. Si sono incaricati a turno di caricare l’Ausiliare: ufficiali della polizia e dell’esercito, un senatore del partito che ha vinto le elezioni, la moglie dell’ex presidente Domitien con il ministro di commercio, e molte altre persone. Il vice presidente della repubblica con sua moglie era presente alla Santa Messa, presieduta dal Vicario generale dell’Archidiocesi di Bujumbura. Tutti, dopo la Santa Messa, sono stati invitati a rinnovare l’Alleanza d’Amore, con offerte al Capitale di Grazie.

Quella stessa sera nel notiziario della TV si è trasmesso un bel commento del pellegrinaggio. "Per i giornalisti l’interessante è che altri siano uniti a noi nella preghiera, perciò è molto importante sentirci accompagnati dagli schoenstattiani specialmente dai membri della Campagna del Rosario", racconta P. Deogratias Maruhukiro. "Chiedo soprattutto alla Campagna del Rosario del Paraguay – cui quando mi trovavo lavorando in Paraguay ho accompagnato in pellegrinaggio da Asunción fino a Santa Maria – che si alzassero per accompagnarci e pregassero per noi!. Abbiamo bisogno di molte preghiere, constatiamo che la Madre realmente aiuta, cambia molte cose, ho un mucchio di testimonianze, specialmente dalle regioni dove di nuovo c’erano state lotte. Per ora l’unico gruppo di ribelli che si mantiene ancora sul piede di guerra sta trattando con il governo. Preghiamo che queste trattative diano frutti di pace. Dai missionari dell’Argentina, del Paraguay e del Cile aspettiamo il loro appoggio, perché sempre ho parlato di loro a tutto il popolo, così come ho fatto oggi nel notiziario della TV. Dico e ripeto sempre che molta gente sta pregando con noi!"

Siamo felici di aver avuto il privilegio di portare l’immagine della Madre di Dio e Madre nostra

Aloys Kadoyi, ex ministro degli interni, vicino di Monte Sion, insieme a sua moglie, ha portato l’Ausiliare durante un tragitto. È stata un’enorme gioia per entrambi, per loro non significava portare una semplice immagine ma la stessa Vergine Maria!

"Ci sentiamo felici di aver avuto il privilegio di portare l’immagine della Madre di Dio, nostra Madre. È stato un onore molto grande. Basta toccare quest’immagine della MTA per sentirsi colmati di benedizioni che ci ha regalato il Signore. Il pellegrinaggio è stato veramente commovente, non abbiamo sentito né stanchezza, né la morsa della folla, che nonostante non ci fosse sole era numerosissima.

La predica di Mons. Jean Louis Nahimana, che ha presieduto la Messa, è piaciuta tanto a tutti, soprattutto le parole tanto opportune descrivendo la situazione attuale del paese. Le benedizioni ricevute da nostra Madre sono innumerevoli. Ci siamo incontrati con persone che da tempo non vedevamo, ed è stata una gran gioia rivederle. Si poteva scorgere sul viso di tutti una gran gioia…"

Il pellegrinaggio è partito presto il mattino da Monte Sion Gikungu verso Kemenge, con un gran numero di pellegrini camminando cantando canzoni di lode e di pace. Sui cartelli portati dagli ex bambini della strada, che vivono ora nella casa della Fondazione Maria Arafasha, si potevano leggere le suppliche dei fedeli implorando per la pace nelle famiglie, in tutte le province del paese e in tutto il Burundi. Un‘enorme quantità di pellegrini di Kamenge, li aspettava con il parroco a metà del cammino. Durante la Messa di due ore e mezzo di durata, cui era presente il vice presidente del Burundi, Gabriel Ntisezerana, la Sig.ra Ode Ndayizeye, moglie del ex presidente del Burundi, vari deputati ed ufficiali dell’Esercito e della Polizia Nazionale, Mons. Jean Louis ha ricordato tutti, perché sebbene i Hutu e i Tutsi appartengano a etnie differenti, sono tutti burundesi. Ha raccomandato riconoscere i propri errori e aprirsi alla riconciliazione e alla pace.

Questi pellegrinaggi servono a tutti quelli che partecipano per incontrarsi o conoscersi meglio, al contempo sono uno strumento di pace, perché persone provenienti da diversi quartieri e etnie ritornano ai luoghi che consideravano pericolosi e "nemici", e si rendono conto che coloro che vivono in questi luoghi (o che provengono da questi luoghi) sono fratelli che desiderano la pace, come loro. Ma i miracoli di riconciliazione che veramente si sperimentano in questi pellegrinaggi si possono spiegare solo con le grazie che distribuisce la "Gran Missionaria della Pace" che è arrivata dall’Argentina e da Schoenstatt per trasformare il Burundi in un luogo di pace.

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina