Il matrimonio è piuttosto un viaggio in alto mare che un porto sicuro ciononostante….. abbiamo il coraggio di sposarci!

Schoenstatt: un seminario in preparazione al matrimonio

Trabajando en el cirio matrimonial Working on the marriage candle Gestalten der Hochzeitskerzen
Liturgía de la pasión Liturgy of the passion Passionsliturgie
Conferencia Conference Vortrag
Coro Choir Musikalische Gestaltung der Gottesdienste
Hacia el Santuario, para recibir la bendición Walking to the shrine for the blessing Im Heiligtum erhielten die Paare einen Segen
Bendición Blessing Segen Fotos: Kny © 2008

SCHOENSTATT, Franzi Tschuschke. Diciotto coppie di fidanzati – riuniti nella casa sacerdotale sul Momtr Moriah – hanno dedicato il loro tempo durante la Settima Santa e la Pasqua alla preparazione molto speciale al matrimonio: non si sono occupati di adornare con fiori e della lista degli invitati, bensì della soluzione dei conflitti, della routine della vita quotidiana, della vita di fede di entrambi e di molti altri temi, a cui una coppia deve interessarsi oltre "al giorno più bello della vita". Suor Louise Schulz e P. Bernardo Schneider hanno diretto questi cinque giorni di preparazione con tanta dedicazione in tutti i particolari. Si è trattato, perciò, di trasmettere il conoscimento necessario, poiché "oggi giorno il matrimonio non è più un porto sicuro, a cui si arriva il giorno delle nozze, ma piuttosto un viaggio in alto mare. E non si sa per quale avventura si sia preparati!", ha affermato Suor M. Louise Schulz.

"Tutto è stato eccellente: l’ambiente, l’organizzazione, la comunità. Semplicemente fantastico!. L’unica cosa che ci è dispiaciuta che oggi finisce". Così ha riassunto Stefano il seminario di preparazione al matrimonio al considerarlo l’ultimo giorno, e le sue parole hanno suscitato un fragoroso applauso delle altre coppie presenti. Le scene del commiato, un paio d’ore dopo, parlavano da sole..

Vivere il NOI

Che cosa ha questo seminario di straordinario? Soprattutto è il dialogo della coppia, cui si è riservato un ampio spazio nelle conferenze. "Anche in casa conversiamo molto", ha detto un partecipante, "ma in casa parliamo soprattutto degli amici, del lavoro, dell’organizzazione della vita….Ma qui possiamo dedicare tutto il tempo necessario per conversare più profondamente". "Già sono dieci anni che ci conosciamo e consideriamo che sappiamo tutto l’uno dell’altro", ha commentato Petra, "ma qui ci conosciamo molto più profondamente".

La qualità di questi dialoghi è stata motivata innanzi tutto dalle conferenze. Il ricco ventaglio di proposte ha abbracciato dallo stile di vita personale, passando dall’origine sacramentale del matrimonio, fino al controllo naturale delle nascite. Tre coppie, insieme a Padre Schneider, insuperabile nell’area della dimensione religiosa del matrimonio e di Suor M. Luoise, che ha apportato la sua conoscenza professionale della psicologia, hanno trasmesso le loro esperienze rispetto a quanto l’amore può essere creativo e solido anche dopo molti anni di convivenza. "Alcune coppie vivono come due scapoli che condividono la stessa casa, Noi vogliamo invece, annunciare un sentimento di vita che sempre parta dal NOI", hanno affermato i coniugi Schreiber al loro uditorio. "Il coniuge deve essere la persona più importante della mia vita e questo devono notarlo gli altri". Anche la coppia Kny ha confermato un sentimento di vita al considerare il matrimonio una vocazione: "Siamo chiamati a seguire Cristo come le persone celibi. Scopriamo Dio nel nostro coniuge".

Aver coraggio di vivere l’avventura del matrimonio

"Qui abbiamo capito che il matrimonio è una pianta esotica: non prospera sola, bisogna curarla. Le espressioni dei conferenzieri ci hanno dato molto coraggio per farlo", ha riassunto Mattia, che con questa frase ha captato esattamente i sentimenti di molte altre coppie.

Avere coraggio: a questo hanno contribuito i più profondi pensieri delle conferenze, ma non è stata l’unica cosa. Ha anche fatto il suo apporto l’eccellente comunicazione tra i presenti. "In casa tutti ci guardano con la coda dell’occhio, quando diciamo che ci sposeremo". Commenta Paolo di 23 anni. "Ma qui ci siamo resi conto che non siamo matti o che almeno c’è qualcuno più matto di noi!!!". Il calore e la cordialità dell’equipe che ha preparato tutto, si è trasmessa rapidamente alle coppie. Questo si è ascoltato parecchie volte. Durante i pasti, nelle serate davanti al caminetto, nella preparazione del cero per le nozze o nel corso rapido di ballo: in quei pochi giorni è cresciuto tra i partecipanti lo spirito comunitario che si prolungherà anche più avanti. Un incontro posteriore e un sito in Internet sono solo il principio

Camminare insieme a Dio

Un’esperienza molto forte sono state le Messe comunitarie nella Cappella della casa, preparate da P Schneider, che ha collegato i futuri sposi tanto con i sentimenti del Venerdì Santo quanto con la gioia della Pasqua e li ha applicati con tanto affetto. Nella Veglia Pasquale, sebbene le coppie non fossero davanti all’altare nuziale, hanno potuto avvicinarsi individualmente e benedirsi mutuamente con l’acqua appena benedetta. È stato un momento commovente per tutti, un piccolo anticipo di quello che saranno le nozze. Alla fine del seminario, quando P. Schneider e P. Kraslik hanno benedetto le coppie, sono scese alcune lacrime sui visi emozionati.

Non è stato facile ritornare a casa, alla vita quotidiana, dopo queste intense giornate. Felicemente c’è Internet, che unisce Münster con Ulm. E felicemente c’è il gran cero che hanno preparato in comune, che arderà in tutto il giorno di ogni sposalizio, quando cominceranno a remare insieme la barca lanciata al mare.

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina