published: 2008-03-14 |
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Tastare il polso alla realtà, in cui viviamo, per evangelizzarlaInformativo da Roma – Schoenstatt al servizio della Chiesa Universale |
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ROMA, P. Guglielmo Mario Cassone. A Roma sempre c’è sempre molta vita e questo osservatorio possiede un radar molto amplio, perciò il più difficile è fare una selezione e trascriverla in forma breve e attraente. Tenterò le due cose il meglio possibile. Come introduzione mi presenterò, perché molti non mi conoscono. Sono P. Guglielmo Mario Cassone, membro dei Padri di Schoenstatt, argentino e sono arrivato a Roma circa poco più di un mese fa. A Roma formiamo una comunità di 5 Padri di Schoenstatt e ci occupiamo del Movimento e della Parrocchia. La ParrocchiaDa quasi 6 mesi abbiamo ricevuto la Parrocchia di S. Francesco e Santa Caterina, Patroni d’Italia, che ha più di 5000 famiglie nella zona di Trastevere e Monteverde. La Parrocchia ha molta vita e in Quaresima si benedicono tutte le case e le famiglie, il che ci ha occupato parecchio nelle scorse settimane, e grazie all’aiuto di altri sacerdoti speriamo di visitare tutte le famiglie.. Abbiamo un equipe di collaboratori generosi ed efficaci. In ciascuna famiglia offriamo con la benedizione un Santino della Madre e il nostro saluto ed augurio pasquale. Per me è stata una grand’esperienza, perché mi ha permesso conoscere molte famiglie e tastare il polso alla realtà, in cui viviamo per evangelizzarla. Mi sono identificato con Giovanni Pozzobon e la sua audace Missionaria, e mi sono state aperte molte porte. Ci sono anche famiglie giovani con bambini ed adolescenti, di cui vari frequentano la catechesi della parrocchia. Tutte le domeniche si celebra una Messa per i bambini ed un’altra per i giovani. Credo che già cominciano a conoscerci e a volerci bene. P. Gerardo Carcar è il parroco e ha preso molte iniziative in questi pochi mesi. Speriamo che i semi germinino e diano abbondanti frutti. Sappiamo che nostra Madre è la Gran Missionaria, che fará miracoli, abbiamo fiducia nell’Alleanza d’Amore con Lei ed anche nel Capitale di Grazie di tutta la nostra gran Famiglia di Schoenstatt Internazionale. Siamo uniti da un forte vincolo con i nostri due Santuari romani e la rete di Santuari sparsi per il mondo. Incontri con il Clero RomanoAttraverso diversi mezzi – ad esempio www.zenit.org – si possono ricevere informazioni abbondanti sulle attività e messaggi del Santo Padre, perciò sarebbe inutile riportare qui tutto quello che ha fatto e detto il Papa in questa Quaresima. Scelgo due momenti, cui ho potuto partecipare e pertanto ha carattere di testimonianza e di esperienza. Il giorno seguente l’inizio della Quaresima ci siamo riuniti con il Papa circa 1000 sacerdoti, che viviamo a Roma ed abbiamo alcuna attività pastorale nella Diocesi del Papa. È stato un dialogo spontaneo, senza preparazione né orale, né scritta, dove un diacono e 10 sacerdoti hanno fatto le più svariate domande al Papa ed egli ha risposto a ciascuno con un’ammirevole capacità pedagogica e con pazienza. La riunione è durata un’ora e mezzo, ed io riferirò alcuni punti che mi sono sembrati preziosi. Un giovane sacerdote dall’India che lavora e studia a Roma e presto ritornerà alla sua patria gli ha domandato come armonizzare il compito missionario con il dialogo interreligioso. Il Papa ha risposto che l’importante è proporre il Vangelo senza imporlo, ma con la chiarezza e la forza testimoniale di chi è convinto che Gesù è il Salvatore e la sua Parola è per tutti gli uomini, cercando di essere molto rispettosi e dialogare con umiltà e sincerità con coloro che professano altre religioni, riconoscendo quanto c’è di prezioso in loro Un altro sacerdote giovane, ordinato un anno e mezzo fa, gli ha trasmesso le aspettative e domande dei giovani della sua comunità, ed il Papa ha risposto che dobbiamo sempre prestare attenzione al questionare e ai desideri dei giovani, che percepiscono gli avvenimenti e i cambiamenti con maggior sensibilità, e ci provocano a dare una testimonianza credibile ed attrattiva. Il diacono gli ha chiesto che si conoscesse e desse valore a questo ministero che il Concilio aveva ripristinato dopo secoli e che ora si va delineando, ed il Papa ha risposto ringraziando e affermando quanto significhino a Roma i 100 diaconi permanenti che creano un legame con le famiglie, con le realtà laicali e professionali, e collaborano con le loro iniziative solidali e missionarie Incontri con educatori e famiglieSabato mattina 23 febbraio ho tenuto un’udienza speciale in Piazza S. Pietro, con più di 50.000 persone, tra cui famiglie con bambini e giovani di diverse scuole. Il motivo era consegnare una Lettera, di cui si sono distribuiti in un mese più di un milione di esemplari, riguardante l’urgenza dell’educazione. In quest’udienza ci sono state testimonianze di famiglie, di educatori, di sacerdoti, e di giovani trasmettendo le inquietudini che questa Lettera aveva provocato in loro e in coloro che essi rappresentavano. Alla fine il Papa ha riassunto gli aspetti principali della sua Lettera, che io riassumo con parole mie:
Gesuiti e salesiani in Capitolo generale.Le comunità maschili religiose più diffuse ed influenti a livello internazionale hanno tenuto o tengono il loro Capitolo generale, che è anche un avvenimento ecclesiale importante. I gesuiti hanno eletto P. Adolfo Nicolas, un sacerdote spagnolo di 71 anni Superiore Generale. Nel suo esteso curriculum si fa notare che gran parte della sua attività pastorale l’ha svolta in Giappone e nelle Filippine, che è molto brillante, che ha conquistato il consenso dei suoi fratelli gesuiti e che parla con franchezza e apertamente. Sia nei messaggi del Papa, sia nelle conclusioni del Capitolo recentemente chiuso, si mette in evidenza il ritorno al Fondatore Sant’Ignazio, per avvicinarsi sempre più al suo carisma, così come alla sua creatività per rispondere alle grandi sfide del nostro tempo, tra cui i poveri, la giustizia, gli emigranti, la cultura, l’educazione della fede e altre. I salesiani di Don Bosco recentemente hanno cominciato, ma hanno dato una dimostrazione di forza recando in pellegrinaggio tutto il Capitolo a Torino sulla tomba di Don Bosco nel Santuario di Maria Ausiliatrice ed hanno come motto "PARTIRE NUOVAMENTE DA DON BOSCO". P. Pasquale Chavez, messicano, è il Superiore Generale e conduce il Capitolo. Il Capitolo è ritornato in recenti messaggi e interviste alla pedagogia e al carisma di Don Bosco e alla sua chiara opzione per i giovani, specialmente per coloro che si trovano in situazioni a rischio e di emarginazione. Aiutarli ad incontrare il significato della vita, a risolvere i loro problemi familiari, affettivi, di studio e di lavoro alla luce della fede di Gesù Comincia la Settimana Santa e si deve viverla con il cuore e lo sguardo di Maria per unirci al dolore e alla Pasqua di Gesù, che ci segue dicendo che dobbiamo essere i suoi testimoni in tutto il mondo. BUONA PASQUA, CON RINNOVATA SPERANZA E GIOIA!!!! Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina |
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Last Update: 14.03.2008