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Alcune impressioni, riflessioni di un pellegrinaggio a Milwualkee
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 published: 2007-11-13

Particolari della vita in esilio del P. Fondatore, che non si trovano sui libri

Alcune impressioni, riflessioni di un pellegrinaggio a Milwaukee– un mese dopo il ritorno dalla Terra dell’Esilio

 

Ein Besuch im Exilheiligtum in Milwaukee: Pilger aus Südafrika und Zimbabwe

Una visita al Santuario del Exilio en Milwaukee: peregrinos de Sudafrica y Zimbabwe

A visit to the Exile Shrine in Milwaukee: Pilgrims from South Africa and Zimbabwe

Ein Besuch im Exilheiligtum in Milwaukee: Pilger aus Südafrika und Zimbabwe

 

Pilger aus Südafrika und Zimbabwe am Ufer des Michigan-Sees

Los peregrinos de Sudafrica y Zimbabwe a las orillas del Lago Michigan

Pilgrims from South Africa.& Zimbabwe on the shore of Lake Michigan

Pilger aus Südafrika und Zimbabwe am Ufer des Michigan-Sees

 
Schw. Marian aus Südafrika/Zimbabwe mit Schwester Petra  

Hermana Petra

Sr. Petra

Schwester Petra

 
Bei der Vaterstatue am Internationalen Schönstatt Center  

La estatua del Padre Kentenich en Waukesha

At the Statue  of the Father and Founder at the International Shrine

Bei der Vaterstatue am Internationalen Schönstatt Center

 
Besuch im Hausheiligtum der Familie Horn  

Visita del Santuario Hogar de la familia Horn

Enjoying our visit to the Horn family's home shrine

Besuch im Hausheiligtum der Familie Horn

 
Besuch in Madison

En Madison

Under The Oak Tree, Founder Shrine, Madison,  in background

Besuch in Madison

 
Entspanunng nach einem interessanten Tag in Old World Wisconsin  

Descansando en Old World Wisconsin

Relaxing after an interesting day visiting Old World Wisconsin

Entspanunng nach einem interessanten Tag in Old World Wisconsin

Photos: Tish Holding © 2007

Álbum de fotos – photo album – Fotoalbum

 

 

 

USA/ ZIMBAWE/ AFRICA DEL SUD. Marlene Peter. Durante molto tempo, dopo che eravamo state a Schoenstatt ed avevamo conosciuto molto di più di P. Kentenich, avevo desiderato (senza tanta speranza) di visitare Milwaukee, dove il Padre aveva vissuto in esilio. Quando mio figlio Trevor frequentava l’Università negli Stati Uniti avevo sperato, ma purtroppo invano. Finalmente dopo il pellegrinaggio a Schoenstatt, il nostro Gruppo di Madri ha cominciato a parlare di un pellegrinaggio a Milwaukee. Il desiderio si è convertito in un progetto concreto nel 2007.

Credo che tutti noi, che finalmente siamo partiti per Chicago, possiamo dire che la nostra Santissima Madre ha collaborato, affinché fosse possibile il nostro viaggio, e perfino ha voluto darci piacevoli sorprese come quella toccata a me e a Francis, quando la British Airways ci ha passato in prima classe alla partenza dal Zimbabwe (Forse la Madonnina era contenta che viaggiassimo con i nostri mariti!)

Siamo arrivati all’aeroporto di O’Hare a Chicago con poca differenza di orario e ci siamo recati in un autobus riservato per noi fino al Centro Internazionale di Schoenstatt. La strada che conduceva alla città mi ha impressionato. Il terreno dove si è costruito il Centro e il Santuario è come un regalo di Dio, così verde, aperto e tranquillo. Ci hanno accolto affettuosamente, indicato le nostre stanze ed una foto di P. Kentenich sorridente ci ha dato il benvenuto. Attraverso una stradina siamo saliti al Santuario per una breve visita (lassù già era quasi buio). Finalmente eravamo giunti, e la nostra stanchezza per un momento è scomparsa e ho pensato: "Vada ovunque io vada in questo mondo, il nostro Santuario sarà dappertutto uguale con la MTA e suo Figlio Gesù accogliendoci". Dà la sensazione di sicurezza e di familiarità il sentirsi parte di una famiglia.

Sebbene gli fossero state proibite tante cose, non gli era stato proibito apportare al Capitale di grazie, né pregare.

Abbiamo conosciuto Suor Petra (che in questi giorni sta visitando Paraguay!) alle 9 del mattino del giorno seguente nel salone internazionale, un salone molto comodo in cui erano esposti vari oggetti di diversi paesi. Suor Petra è piccola e magra (nonostante l’abito che vestono le religiose spesso dà un’impressione differente della loro vera corporatura)…. si dice che la dinamite viene in piccoli involucri!!!!. La Sorella è una pila d’energia e ci ha accolto con un affettuoso saluto di benvenuti. Eravamo venuti alla "terra dell’esilio, per sperimentare la vita e il lavoro di P. Kentenich come Fondatore in questo luogo tanto lontano dalla sua fondazione. Suor Petra, quando parlava di lui, riviveva tutto quanto aveva sperimentato nel periodo (tre anni) in cui gli era stata accanto a Milwaukee. Ogni giorno le idee che condivideva con noi, le esperienze, le cose che diceva e faceva, erano particolari della vita a Milwaukee del Fondatore, particolari che non si trovano sui libri. C’insisteva di immaginare quale dolore sarebbe per noi se ci togliessero dal lavoro dopo anni di servizio, per poter capire meglio quale calvario fosse stato per P. Kentenich. Ma lui era convinto che l’avrebbero liberato e non era per niente "abbattuto" per come era stato trattato. Una frase di Suor Petra mi ha fatto tanto riflettere: Sebbene gli fossero state proibite tante cose, non gli era stato proibito apportare al Capitale di Grazie, né pregare! Cercherò sempre di ricordare queste parole nei miei momenti di gran difficoltà!. L’accettazione e l’obbedienza sono sempre state importantissime per P: Kentenich, e la volontà di Dio il motivo per un proposito. Pensava a quello che gli era proibito e a quello che gli era permesso. Cercava le possibilità che Dio gli offriva per compiere il suo lavoro. Accettava la situazione che gli era proposta e n’approfittava il lato positivo.

I discepoli

Eravamo qui per incontrarci con P. Kentenich, e seguire i suoi passi. Quando contemplavo il terreno che ci circondava, pensavo che le Sorelle avevano avuto un occhio speciale per scegliere la terra perfetta. Ma esse sono esseri umani, cosicché nostra Madre deve aver indicato loro la direzione corretta. Non è stato forse P. Kentenich che ha affermato, quando era nel bunker a Colonia isolato: "la Santissima Madre sceglie sempre i migliori pannolini per i suoi figli?" E P. Kentenich è stato uno dei suoi favoriti! Durante il pomeriggio del primo giorno, ci siamo recati al Santuario dell’Esilio a Milwaukee, il Santuario che P. Kentenich aveva vigilato fin dall’inizio della sua costruzione dal suo ufficio nella Casa Pallottina. La Sorella aveva preparato l’ambiente chiedendoci d’immaginare il Padre andando e venendo per il corridoio, pregando quando era solo, ascoltando e parlando quando riceveva visite, il che ci aveva dato un’immagine tanto reale, che quando ci siamo avvicinate, abbiamo sentito una specie di venerazione e ci pareva di star calpestando un suolo sacro; di essere in un luogo sacro tra gli alberi e gli scoiattoli che correvano. Nel Santuario, il Santissimo era esposto sull’altare. P. Kentenich aveva celebrato lì la Messa più di 3000 volte! Suor Petra ci raccontava che lui affermava che la MTA l’aveva seguito nell’esilio. Ella irradiava amore, forza e gioia per lui. I suoi 14 anni d’esilio sono stati una scuola di sofferenza – la sua Via Crucis, quattordici stazioni offerte per la redenzione della Famiglia. Ha vissuto la santità quotidiana allora e sempre, ha vissuto una fede perfettamente pratica nella Divina Provvidenza. Cercava la porta aperta, Mi ha sorpreso come Suor Petra, essendo ancora tanto giovane, potesse essere stata tanto ispirata da P. Kentenich, e come potesse ricordare tanti particolari piccoli e grandi delle sue parole e azioni così chiaramente. Ella lo ha ricordato "vivo" per noi. Hanno avuto forse i discepoli un simile entusiasmo? E noi?

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È stato sorprendente ascoltare la gente che Suor Petra aveva riunito, affinché ci raccontasse come l’aveva conosciuto e il tempo che aveva trascorso con lui. Tutti l’avevano sentito come un "padre". Suor Janice ci ha parlato del giorno in cui essa giovanissima era appena arrivata a Milwaukee, ed aveva domandato al Padre se poteva conversare con lui. Ma egli, con affetto paterno le aveva suggerito di riposare, intuendo la sua stanchezza. Suor M. Simonette ha commentato che in un’altra occasione essa aveva domandato al Padre se poteva accompagnarlo nell’auto, ma poiché non c’era posto scherzando aveva aggiunto se poteva viaggiare nella sua tasca: lui le aveva risposto che poteva farlo, però nella "tasca del suo cuore". E quando al suo arrivo a Milwaukee le sue valige si erano perse, le aveva prestato perfino una delle sue camice da notte. Le Sorelle e le coppie che abbiamo conosciuto, che allora erano giovani coppie, hanno raccontato come si preoccupava non solo per le loro necessità spirituali, bensì anche per le loro necessità materiali e finanziarie. Perfino li aveva aiutati a salvare la loro unione! Queste persone ci hanno mostrato un lato molto umano di P. Kentenich facendoci ridere con alcuni aneddoti.. Ci siamo divertiti molto con Enrico e Dorotea Gmeinder da Madison. Non tutti possono condividere le loro esperienze di vita con il loro parroco e dimostrare tanta amicizia, amore e gratitudine.

Perché lui era lì…

Un giorno speciale per me è stata la nostra visita a Madison, soprattutto il mio primo incontro con Marta Bindi. Eravamo amiche per lettera da circa il 1990. La Provvidenza Divina è veramente perfetta. È stato qualcosa di veramente speciale: senza Schoenstatt, e senza l’esilio di P. Kentenich nell’America del Nord non ci saremmo mai conosciute! Le nostre attività fuori programma sono state eccellenti, i picnic, le compre, la cena in un gran ristorante, la visita al lago, il Capitolio, Old World Wisconsin, ecc. Veramente un meraviglioso programma e sono sicura che Suor Petra ha fatto per noi, quello che avrebbe fatto P. Kentenich – come buon padre – circondandoci di tante premure. Per non parlarvi dei pasti!!!!. Ci hanno prodigato il massimo in tutto. Perfino il clima è stato delizioso con noi (grazie a San Pietro!).

Abbiamo tempo di riflettere sulle nostre esperienze nella terra dell’Esilio e ricordare tanti momenti memorabili. Il mio unico desiderio è che tutte le nostre sorelle abbiano potuto essere accanto a noi, perché le nostre parole non sarebbero sufficienti.

Marlene Peter , residente in Zimbabwe, è membro del primo corso della Federazione di Madri dell’Africa del Sud in Zimbabwe. Ha visitato Schoenstatt per la prima volta come membro della delegazione di Zimbabwe nel Centenario del Padre Kentenich nel 1985. Ha lavorato insieme con P. Stefano Uriburu per diffondere la Campagna del Rosario di Schoenstatt in Zimbabwe.

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

 

 

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Last Update: 30.11.2007