published: 2007-11-13 | |
Dove si prega per il disinnesco di una bombaIntorno al Santuario Originale: un Rosario Illuminato, la fiera sociale di Natale e molte giornate annuali, di dirigenti, di pianificazione… |
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SCHOENSTATT. L’equipe della trasmittente Mittelrhein-TV è arrivata tre minuti più tardi del momento in cui si era pregato per il tema che ha occupato maggiormente il suo programma di notizie regionali di domenica 11 novembre: il disinnesco di una bomba caduta nell’ultima guerra mondiale, che è stata trovata nella fossa della piazza centrale di Coblenza. Nel programma è anche apparsa la notizia del "tradizionale Rosario Illuminato a Schoenstatt". Nonostante l’equipe della televisione non avesse registrato questa richiesta regionale tanto concreta, ha riportato altre notizie inerenti a Schoenstatt e un breve commento: "Per molti, questa forma di esprimere in preghiera ciò che è personale e quotidiano con le sue preoccupazioni e domande, e specialmente di pregare per le persone che gli uni e gli altri portano nel loro cuore, si è convertito in qualcosa molto apprezzato". "Questo tipo di preghiera, il Rosario Illuminato, viene dall’Argentina. Le organizzatrici, le Donne professioniste del Movimento di Schoenstatt, appoggiano una Casa del Bambino nei dintorni di Buenos Aires, in cui ci si occupa di bambini di famiglie indigenti", così è finita la trasmissione del programma e con la richiesta di aiutare questa Casa del Bambino, è terminato anche l’ultimo Rosario Illuminato di quest’anno a Schoenstatt. Il 10 novembre scorso, nonostante il cattivo tempo e non ci fossero pellegrinaggi o Giornate a Schoenstatt, si sono riunite 30 persone, tra cui, antichi alunni della Scuola speciale dell’Associazione San Giuseppe a Bergfeld, che si trovavo a Schoenstatt con Jutta Hansen, una sua antica professoressa. Tutti i presenti erano felici di poter partecipare a questo Rosario Illuminato, cui si erano preparati con tanto entusiasmo. Chi si muove in sedie a rotelle non può arrivare al microfono per pregare, ma il microfono può raggiungere la persona. Un Rosario Illuminato con tante poche pause c’è stato solo nella Giornata dei cattolici tedeschi o a Werl! (e naturalmente in Argentina da dove è arrivato)!. Le intenzioni per le persone più vicine e del Movimento di Schoenstatt si sono mescolate, come sempre, con i grandi temi che commuovono a tutti: la mancanza di lavoro, gli accidenti, lo sciopero delle ferrovie, il disinnesco della bomba, le inondazioni in Messico e soprattutto il massacro in una scuola in Finlandia. Nulla è troppo grande o troppo piccolo per presentarlo a Dio e alle persone che pregano con una rosa ed una candela accesa in mano. Schoenstatt è una FamigliaL’inizio del Rosario Illuminato ha sperimentato un "pellegrinaggio familiare" molto speciale: dieci nipoti, due figli, e il marito di una signora anziana che è legata da anni a Schoenstatt. Erano arrivati assieme questo sabato a Schoenstatt, ansiosi di conoscere il luogo e qualcosa di più del Movimento. Hanno compreso molto bene che Schoenstatt è una famiglia, dove come succede in tutte le famiglie gli integranti hanno la propria stanza, il proprio angolo, ma com’è evidente sempre si riuniscono. Hanno compreso perfettamente che P. Kentenich ha voluto "dare una famiglia agli uomini" in un’epoca in cui molti mancano del nido di una solida relazione familiare, ma volevano sapere molto di più con sempre maggior interesse. "Un modello meraviglioso per la Chiesa", dice uno dei nipoti tra i tanti commenti. Dopo aver partecipato alla Santa Messa dei pellegrini e ad un fantastico pranzo lusso nella casa Sonnenau, hanno visitato la casa di P. Kentenich nella Chiesa dell’Adorazione e naturalmente il Santuario Originale: il "soggiorno" della Famiglia di Schoenstatt. Qualche giorno fa, alla fonte che si trova davanti all’immagine della Madre nella Casa Sonnenau, si è collocata una placca di metallo in memoria di Suor M. Lisann. "Suor Lisann continua viva nella Casa Sonnenau", ha commentato una visitatrice dall’Africa del Sud. "ero in ottimi rapporti con lei e continuo essendole molto grata. Aveva fatto di questa casa un autentico "focolare domestico" per tutti a Schoenstatt". Con la partenza dei pellegrini sudafricani è terminato a Schoenstatt il periodo dei pellegrinaggi. Tutto è tranquillo, nonostante ci siano tante persone che partecipano a Giornate di capigruppo, di dirigenti, di pianificazione. Appartengono ai diversi gruppi del Movimento: famiglie, madri, donne professioniste, collaboratori adulti della G.F., membri della Federazione di Famiglie, del capitolo della Federazione di Madri, Sorelle responsabili della pastorale del Santuario.. quasi in ogni casa si svolge qualche Giornata. Un paio d’intrepide viaggiatrici sono arrivate, nonostante il clima poco gradevole di novembre: Valeria dall’Argentina e Yamille Matuk dal Messico. Prima di viaggiare al suo paese natale è passata per Schoenstatt, Nelly Elizabeth, una giovane peruviana che vive in Germania. Nel quartiere di Lima dove abita la sua famiglia, si costruirà un’Edicola della Madre. Lei è venuta per prendere fotografie e video del luogo, per mostrarle il giorno dell’inaugurazione dell’Edicola. Fiera di Natale sociale.Lo stesso 10 novembre si è tenuta a Schoenstatt la prima fiera di Natale sociale, che il 24 e il 25 novembre ha aperto di nuovo le sue porte, affinché le persone di scarse risorse economiche possano comprare i loro regali di Natale ad un prezzo simbolico. Nell’ambito dell’antica "stalla" ( conosciuta per i dieci minuti accanto al presepe) si espone una gran quantità di oggetti regalati – giochi, indumenti, adorni natalizi, alimenti – sistemati con affetto e dignità. È una dimostrazione di stima per le persone che vogliono comprare nella fiera. La Fiera di Natale sociale è organizzata in cooperazione con "CarMen", un’istituzione di Caritas per gente senza lavoro. Si è spento Il Sig. Johannes M BlankLa foto, scattata a P. Kentenich nel Santuario Originale il pomeriggio 24 dicembre 1965, il giorno del suo ritorno a Scxhoenstatt dopo i 14 anni d’esilio, è mondialmente conosciuta: il Sig. Johannes M. Blank, Fratello di Maria di Schoenstatt, aveva sostenuto la macchina fotografica in alto sulla finestra del Santuario (dal di fuori) e aveva scattato senza poter vedere quello che fotografava. Si è spento il 12 novembre a mezzogiorno. P.Zillenkens, nella Messa vespertina nel Santuario della Federazione di Sacerdoti, ha ricordato il lavoro del Sig. Blank nella G.M. Visitava allora i ragazzi nel cortile della scuola durante la ricreazione, parlava dieci minuti con loro, domandava, li incoraggiava, li consigliava e suggeriva iniziative. "Egli veniva per i dieci minuti di ricreazione, e che bene ci faceva!" ha commentato P. Zillenkens. Grazie, Sig. Blank per tutti i suoi servizi a Schoenstatt! Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina |
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Last Update: 30.11.2007