"La nostra vita non finisce con la morte"

P. Paul Graf: Verso il Padre va il nostro cammino

GERMANIA. Nelle prime ore di sabato pomeriggio 1º dicembre, alla soglia dell’Avvento, si è spento repentinamente P. Paul Graf ad Essen-Kray. La mattina aveva celebrato la Santa Messa nel Santuario di Essen-Kray, in onore del beato Charles di Foucauld. Poi aveva programmato l’agenda per le prossime settimane con P. Heister, direttore diocesano del Movimento di Schoenstatt nella diocesi di Essen. P. Elmar Busse, il suo superiore, racconta che i Padri, poiché il tempo era buono, avevano voluto rastrellare le foglie secche del cortile della loro casa nella Ottostrasse. Improvvisamente egli si era accasciato al suolo.

P. Graf era stato trasferito alla fine di luglio dal Centro di Schoenstatt a Heiligenstadt (Turingia), dal Santuario nel "Piccolo Paradiso", alla casa filiale dei Padri di Schoenstatt ad Essen-Kray

Aveva annunciato le prodezze della Madre

Durante gli anni che ha lavorato ad Heiligenstadt ha scritto regolarmente articoli sulla vita intorno al Santuario, che sempre si distinguevano per una semplice, fiduciosa e profonda emozione per l’operare della Madre nelle anime e nella storia. "Si devono annunciare le prodezze che fa Maria!", aveva detto riferendosi al suo impegno con schoenstatt.de e al suo impegno con le relazioni pubbliche e il suo lavoro efficace con la stampa regionale.

Nella famiglia di Schoenstatt si era incaricato per breve tempo di Assistente spirituale nazionale del gruppo degli infermi. Prima del suo periodo ad Heiligrnstadt era stato molto tempo a Monaco e aveva lavorato con le famiglie nelle diverse regioni della Germania. Aveva 71 anni.

"L’ho conosciuto a Monaco nel 1985, ed era stato la nostra guida a Dachau", racconta una Sorella di Maria dall’Argentina. "Padre Cosp traduceva. Non ricordo perfettamente quello che P. Graf ha detto, ma ricordo chiaramente la grand’impressione che ha causato a tutti.

Trasmetteva realmente l’amore del Padre per la sua Famiglia, che era tanto grande da sacrificare la sua vita per essa. Ho saputo che P. Graf, con il suo Corso, era stato il promotore della costruzione del Santuario di Monaco e di Klein Schoenstatt. Il suo ideale di corso era lo spirito filiale verso il Padre, che si è riflesso in quel Santuario (Santa Teresina ecc. ) Mi rallegro tanto sapere, che appoggiava schoenstatt.de! Sicuramente lo continuerà facendo dal cielo…".

Sentiremo molto la sua mancanza e il cielo può rallegrarsi! Le condoglianze e le preghiere sono destinate ai Padri di Schoenstatt e a tutti quelli che piangono P. Paul Graf. La Famiglia di Schoenstatt ringrazia per la testimonianza che egli ha saputo trasmettere nei suoi articoli (e non solo in quelli), per la testimonianza dell’azione meravigliosa della Madre nella sua vita e attraverso la sua vita.

Il funerale si terrà nell’anniversario della sua consacrazione come diacono.

Mercoledì 5 dicembre 2007 il suo feretro sarà trasportato alla casa filiale dei Padri di Schoenstatt nella Ottostrasse nº1 ad Esseb-Kray e vegliato nella cappella della casa.. Il pomeriggio si terrà un momento di preghiera nella stessa cappella.

Giovedì 6 dicembre 2007 la sera le sue spoglie saranno trasportate a Schoenstatt, al Monte Sion, e saranno vegliate nella cappella della casa provinciale.

Sabato 8 dicembre 2007, nella festa dell’Immacolata Concezione, l’anniversario della sua consacrazione come diacono, il feretro sarà trasportato alla Chiesa dell’Adorazione, dove alle 13,30 si celebrerà la Santa Messa.

Finalmente si riuniranno tutti quelli che l’accompagnano in questo ultimo cammino alle 15,15 davanti al Santuario di Sion, dove s’impartirà la benedizione finale. Poi il feretro sarà portato alla tomba, nel cimitero che si trova dietro il Santuario di Sion. Alla fine della cerimonia sono invitati tutti ad un semplice rinfresco nella Casa paterna dei Padri di Schoenstatt.

"La nostra vita non termina con la morte"

Una frase che ha scritto in novembre scorso P. Paul Graf sulla rivista del Gruppo degli Infermi e degli handicappati: "Tu ci porti verso la vastità". È un versetto del salmo 18.. Nella commemorazione dei fedeli defunti (2 novembre), è per noi una frase di speciale conforto e che dà coraggio. La nostra vita non finisce con la morte, bensì è assunta nella risurrezione e nella glorificazione di Gesù. Per il suo potere sulla morte, Lui ci guida attraverso la meschinità e l’effimero di questo mondo alla sua eterna ed infinita glorificazione accanto al Padre….Il messaggio dell’Avvento ci dà ancora più fiducia nella speranza. Il giorno di Natale ascolteremo le parole del prologo del Vangelo secondo San Giovanni: "A tutti coloro che hanno creduto in suo nome, ha dato loro il potere di arrivare ad essere figli di Dio".

Alla vigilia dell’inizio dell’Avvento egli ha fatto il passo verso la pienezza della grandezza di Dio.

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina