"Che la benedizione di Maria fiorisca attraverso loro"

Luoghi di speranza: percepire le conseguenze dell’Alleanza d’Amore

P. Sydney Fones (izq.), P. Ludwig Güthlein, Moderador Fr. Sydney Fones (l), mit Pater Ludwig Güthlein, Moderator P. Sydney Fones (l) mit Pater Ludwig Güthlein, Moderator
Publico Audience Aufmerksames Publikum
Wilfrid Röhrig con sus compañeros Wilfrid Röhrig and companions Wilfrid Röhrig und Begleiter
Maria Kiess, artista Maria Kiess, artist Maria Kiess: künstlerische Gestaltung der Horen
Circulo de adoración: entrevista con Hildegard Maas y Gertrud Alberding Adoration circle: Interview with Hildegard Maas and Gertrud Alberding Schönstätter Gebetskreis: Interview mit Gertrud Alberding und Hildegard Maas Fotos: POS Brehm © 2007
Todo el dia estuvieron peregrinos en el Santuario Original The whole day the Original Shrine was visited by pilgrims Den ganzen Tag über strömten Pilger zum Urheiligtum, um zu beten Fotos: POS Fischer © 2007

SCHOENSTATT, mkf. Che cosa può sperare dal Movimento di Schoenstatt una cristiana evangelica con grand’esperienza nella direzione ed accompagnamento? In che cosa si può percepire in un continente, dove vivono la metà di tutti i cattolici, che il Movimento di Schoenstatt è sorto come Movimento ecclesiale e con un impegno sociale? In che cosa ha contribuito l’Alleanza d’Amore come forgiatrice in aspetti artistici e musicali? È possibile apprendere lo spirito di preghiera? Biotopi spirituali, luoghi dove cresce e fiorisce tutto quanto fa bene alla persona; luoghi di speranza, di formazione, di misericordia – di questo ha parlato il Dott. Markus Müller nel Congresso di collaboratori dell’Incontro "Insieme per l’Europa" a Stoccarda. Molti degli schoenstattiani presenti hanno pensato immediatamente: "Il Santuario". Il 18 ottobre si sono fatti notare alcuni aspetti riguardanti le conseguenze del Santuario e dell’Alleanza d’Amore.

Ai visitatori quel pomeriggio aspettava un’ora e mezza di testimonianze, presentate in diverse maniere, accompagnate musicalmente da Wilfrid Rörig e dai suoi accompagnanti, ed anche alcune giaculatorie al cielo, ma purtroppo l’apparecchiatura elettrica quel giorno ha fatto cilecca…. anche questo già è stato una testimonianza delle conseguenze dell’alleanza!!??

Discepoli missionari

P. Sidney Fones è giunto da Bogotà, Colombia, felice di poter condividere come segno della comunione ecclesiale, con la Famiglia di Schoenstatt in Germania, l’esperienza e il messaggio della Vª Conferenza Generale dell’Episcopato Latinoamericano e dei Caribi, e per trasmetterci, insieme con le sue impressioni, la preghiera del Santo Padre e la presenza e partecipazione degli schoenstattiani nelle celebrazioni, soprattutto della gioventù, quanto muove fondamentalmente la Chiesa e il Movimento di Schoenstatt dell’America Latina e dei Caribi: essere discepoli missionari. Schoenstatt può servire la Chiesa contribuendo alla conferenza e al documento conclusivo apportando le sue esperienze, la visione provvidenziale del mondo come richiamo di Dio o anche come funzione dell’uomo e del padre di famiglia. .Ma questo servizio alla Chiesa è appena all’inizio.

Lasciare che sorga Maria

Suor Annamaria de Wiesche, che è stata superiora per molti anni della comunità evangelica Fraternità di Cristo, ha dato quella sera la sua testimonianza personale e concreta di come essa ha scoperto la sua fede ai suoi 17 anni, ed è poi entrata alla sua comunità nel 1974, come la persona di Maria ha conquistato lentamente in lei il significato di cristiana evangelica. La pericope di San Luca sull’annuncio dell’angelo a Maria con il suo "si faccia in me" è un testo fondamentale per la sua comunità; Hanna Hümmer, la fondatrice della sua comunità ha scritto nel 1963 su Maria quanto segue: "Amo Maria, la onoro come la Madre del mio Signore….La gloria di Dio risplende attraverso Lei" – un testo che stimola ed ispira molto alla Sorella Annamaria de Wiesche, così come anche il confronto con esegesi di Martin Lutero sul testo del Magnificat. Nei suoi lunghi anni di accompagnamento spirituale a donne maltrattate fisicamente o sessualmente ha potuto percepire quanto Maria sana molte di quelle ferite tanto profonde. "Lasciate che Maria venga, affinché porti suo Figlio, quel bambino di Betlemme, perché voi possiate collocare davanti al presepe il vostro bambino interiore ferito e povero", questa è stata l’esperienza risanatrice che essa ha potuto sperimentare così come l’incontro profondo con Maria alla fine degli esercizi ignaziani.

Che cosa spera essa da un movimento mariano come Schoenstatt? Che viva secondo l’attitudine di Maria. Concretamente: la testimonianza di una fede che si arrischia, di una fede che riesce a sorpassare il momento di incertezza ed oscurità; ad intendere il mistero di Dio, che ha elevato gli umili e riempito di doni gli sprovvisti; di una fede che riesce ad arrivare ad essere persone che annunciano al mondo un messaggio, e una presenza che sana, che consola e accoglie e "che la benedizione di Maria fiorisca attraverso loro".

Percepire il passo di Dio

Wilfrid Rörig ha scoperto durante un accampamento, quanto divertente possa essere scrivere canzoni – ed egli continua conservando quest’esperienza. Comporre canzoni è una passione e una possibilità di esprimere che Dio è in mezzo a questa vita quotidiana dell’uomo, che la Chiesa non è qualcosa di puramente umano. Questa realtà è qualcosa molto vicino a Schoenstatt, ha affermato il 18 ottobre: "Il 18 ottobre Dio era lì.." La Federazione delle Famiglie ha chiesto a Maria Kiess che rappresentasse in modo artistico lo spirito dell’Ufficio di Schoenstatt come si legge nelle preghiere di Dachau in "Verso il cielo", e in questo compito si è immedesimata tanto che è giunta ad un incontro esistenziale. Ha forgiato così le ore seguendo il percorso del sole in colori e forme. Nella sua testimonianza e nella spiegazione della sua opera può percepirsi come essa è riuscita a comprendere e forgiare l’intenzione di P Kentenich, affinché le scene bibliche che si presentano nell’Ufficio possano dar forma alla vita personale. All’ultimo hanno condiviso la sua testimonianza Gertrud Alberding e Hildegard Maas che hanno partecipato al circolo schoenstattiano di preghiera, e l’hanno unito ad una piccola riflessione su un’icona della scena del Tabor che quella sera avrebbe rappresentato un ruolo importante: l’hanno ossequiata alle Sorelle dell’Adorazione da parte del circolo della preghiera in occasione del giubileo d’argento del circolo stesso.

Quando il programma ha terminato era quasi l’ora di cenare.

Molta gente ha visitato ancora il Santuario Originale, dove si sono impartite benedizioni individuali prima di recarsi alla celebrazione d’Alleanza.

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina