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60 anni dall’arrivo del Padre Giuseppe Kentenich
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 published: 2007-06-19

La visita di un profeta di Maria

L’incontro a Coronel Dorrego: 60 anni dall’arrivo del Padre Giuseppe Kentenich alla diocesi e 15 anni dell’Edicola

 

Coronel Dorrego: Pilger beim Bildstock

Coronel Dorrego: Los peregrinos en la Ermita ubicada en el Vivero Municipal

Coronel Dorrego: The pilgrims at the wayside shrine

Coronel Dorrego: Pilger beim Bildstock

 

Pfarrer Daniel Jany im Saal, im Hintergrund die vielen Bilder der Pilgernden Gottesmutter

El P.Daniel Jany en el salón del encuentro junto a las Peregrinas

Father Daniel Jany in the hall; in the background the Pilgrim MTA’s

Pfarrer Daniel Jany im Saal, im Hintergrund die vielen Bilder der Pilgernden Gottesmutter

 
Am Bildstock

La Ermita adornada con flores

The wayside shrine

Am Bildstock

Foto:  Lourdes Fournau © 2007

 

 

 

ARGENTINA, Diana Zunini. Il 3 giugno scorso, la Famiglia di Schoenstatt di Coronel Dorrego (archidiocesi di Bahia Blanca, nella provincia di Buenos Aires, Argentina), ha organizzato una festa molto speciale: ha ricordato i 60 anni dall’arrivo di P. Kentenich all’archidiocesi e i 15 anni dalla benedizione dell’Edicola della Madre tre volte Ammirabile di Schoenstatt.

Circa a metà della mattina sono cominciate ad arrivare le comunità dei dintorni: Saldungaray, Pigué, El Perdido, Carhué, Monte Hermoso, Aparicio e Bahia Blanca.

Si è iniziato con la celebrazione della Santa Messa nella parrocchia dell’Immacolata Concezione. Era la domenica della Santissima Trinità e il celebrante, Padre Ugo Diaz Sunico, ha invitato i presenti ad essere famiglia, così come Dio lo è. Ma come non sentirsi famiglia, con la gioia dell’incontro e di tante cose condivise lungo la giornata! Come diceva Edda Foumau: "Viviamo un clima di festa familiare. E non festeggia solo Coronel Dorrego, è tutta l’archidiocesi che celebra l’arrivo di un Profeta di Maria, P. Giuseppe Kentenich".

"Non so dimenticare quel sentirci famiglia, nonostante non li avessi conosciuti prima", ha commentato Laura, da Monte Hermoso. E Paola Zarsoso emozionata, ha affermato nell’Edicola: "Che fortuna che almeno una volta l’anno posso vivere tutto questo". Anche le Sorelle Francescane, Eligia e Martina, hanno manifestato: "Grazie MTA per l’amore di Gesù e l’abbraccio di tutti i giorni"

Impressi nel tuo cuore

In seguito si è cantato con fervore, e dopo uno squisito pranzo è cominciato il pellegrinaggio all’Edicola, che si trova nel vivaio comunale.. Li hanno accompagnati i Padri Daniele Jany e Rogelio del Piero della Federazione dei sacerdoti diocesani di Schoenstatt. I pellegrini sono giunti all’Edicola, brillantemente decorata, cantando e recitando il Rosario. C’era molta gente, e qualcuno ha osservato che perfino il vento – permanente in quella zona – si era fermato ed il sole riscaldava di più in quel freddo giorno autunnale.

Dopo aver ringraziato il Signore per la vita che cresce intorno all’Edicola, e il rinnovamento dell’impegno di portare Maria e Gesù a tutti i fratelli, i bambini si sono consacrati alla Madonna. È stato molto commovente vedere Leandro e Guadalupe Lapisondo e Giovanni Cruz Zarsoso, insieme con i loro genitori che dicevano alla Madre: "Vogliamo che il tuo Nome resti impresso nel cuore dei nostri figli e che Tu insegni loro a ricorrere a Voi in tutte le occasioni. Ti chiediamo anche che i loro nomi s’imprimano nel tuo cuore e che Tu li accolga sotto il tuo manto. I nostri figli sono i tuoi figli".

Anche Stella Morales, Iolanda Mena e Nelli si sono consacrate a Maria, suggellando l’Alleanza d’Amore.

Una rete intorno alla Madre e Regina del Popolo

In seguito e dopo il mate (un’infusione di erba tipica dell’Argentina) e le torte per i 60 anni dell’arrivo del Padre e i 15 anni della benedizione dell’Edicola, si è tenuta la conferenza di P. Daniele Jany, che ha invitato a scoprire le cose nuove che vanno sorgendo intorno alla piccola cappella e ha fatto un paragone tra la storia di Schoenstatt, tra il principio del 18 ottobre 1914 e il 13 aprile 1952, quando P. Kentenich ha intronizzato il quadro della MTA a Paso Mayor. P. Kentenich sapeva che il 18 ottobre era un passo molto grande nella sua vita e chissà con conseguenze imprevedibili nel disegno di Dio. Ma quelle conseguenze non le ha cominciate a vedere il giorno seguente. Sono trascorsi vari anni e circa nel 1919 i gruppi di giovani che si erano formati durante la prima guerra mondiale, si sono organizzati nella Federazione Apostolica di Schoenstatt, e poi nel 1920, con la Lega Apostolica hanno formato il Movimento di Schoenstatt.

Oggi, a quasi 100 anni da quel 18 ottobre 1914, si può affermare realmente che è intervenuto Dio.

Qualcosa si può paragonare all’avvenimento del 13 aprile 1952. Non tutta la gente che aveva partecipato a quella celebrazione, si era resa conto dell’importanza della presenza di P. Kentenich. No, appena tre o quattro giovani che comprendevano il tedesco, e le Sorelle che prendevano nota tachigrafica delle parole del Padre. È stato un seme che il Padre ha seminato in questa terra.. Molti anni dopo l’hanno scoperto altre persone. Hanno scoperto questa piccola cappella benedetta dal Padre, e in cui egli si ha implorato la Madre come "Madre e Regina del Popolo". E che cosa deve fare questa generazione? P. Daniele afferma: "La prima sfida è la crescita, che è avvenuta 20 anni fa con la benedizione del Papa. Oggi ci manca realizzare di più, con più profondità, con più intensità, creare una rete intorno alla Madre e Regina del Popolo, una rete di rapporti tra l’ultimo pellegrino e Lei, perché Lei è la Madre del Popolo. Coltivare il rapporto di ciascun pellegrino attraverso il missionario della Madre della Madonna Pellegrina, affinché Ella possa operare anche nella gran trasformazione di cui ha bisogno il popolo argentino. Rivivere l’intuizione originale di Giovanni, non significa che la Madre cammini sola, ma che il missionario deve stare con la Madre accanto alla gente".

La sera si sono congedati, e in quest’occasione gli schoenstattiani hanno detto alla Madre e Regina del Popolo. Appoggiati al passato vogliamo camminare verso il futuro con la forza, la fedeltà e la dedizione di coloro che hanno amato ed amano la Chiesa. Mediante Maria a Cristo. Amen.

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

 

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