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 published: 2007-05-02

Alzati e fai che Cristo brilli

Missioni nel nord del Portogallo

 

Os missionários

Misiones en Portugal: Los misionarios

Youth Missions in Portugal: the missionaries

Jugend-Mission in Portugal: die Missionare

 

Mães Peregrinas

Llevaron la Virgen Peregrina a todos

They brought the Pilgrim MTA to all

Die Pilgernde Gottesmutter, der große Missionar

 

A vela construída por nós, na nossa capela

En la capilla de la misión

In the “Mission Chapel”

In der Kapelle der Mission

 

As crianças

Actividad con los niños

Activity with the children

Programm für die Kinder

 

Os jovens

Actividad con los jovenes

Activity with the youth

Jugendprogramm

Fotos: Maria Miguel Rocha da Viera © 2007

 
   

PORTOGALLO. Maria Miguel Vidreiroda Rocha. Le missioni in Portogallo cominciano con l’arrivo a Lisbona dei giovani missionari cileni del progetto "Porta d’Europa". Hanno portato con loro il fuoco della missione del 31 maggio e hanno lasciato un progetto che essi stessi hanno messo in pratica: le missioni. Durante una settimana, un gruppo di giovani va in missione ad una determinata parrocchia. Vogliono collaborare con la trasformazione del mondo, ma in realtà vivono una gran trasformazione di loro stessi. Quest’anno in Portogallo, si è fatto un passo importante nella crescita delle missioni: per prima volta si sono fatte nel nord del paese.

Con la collaborazione di moltissimi cileni, la gioventù di Lisbona già va in missione da più di tre anni a Evora. È tale la fecondità di questo progetto, che quest’anno a partir da febbraio si sono fatte sette missioni nel sud del Paese. Già non sono solo i giovani schoenstattiani e gli universitari di Lisbona, che sacrificano una settimana delle loro vacanze per dedicarsi interamente al servizio disinteressato dei più bisognosi e alla propagazione della fede.

"Ella è la Gran Missionaria, Ella farà miracoli" . S. Vincenzo Pallotti.

Durante sette giorni i giovani offrono diverse attività al popolo, come ad esempio una rappresentazione teatrale, una serenata a Nostra Signora, incontri per i giovani, bambini, adulti ecc. Ogni giorno visitano, inoltre, istituzioni: famiglie, ospedali, asili nido, e fanno visite casa per casa, naturalmente senza sapere chi aprirà loro la porta, e portando con loro il maggior tesoro, la Madonna Pellegrina.

È Lei che apre tutte le porte, tutti i cuori. È Lei che fa che Gesù illumini questi semplici giovani. Ella ottiene che superino il timore di non sapere che cosa dire o fare, quando si trovano con la gente. Ella accetta usare ciascuno così com’è, e porta con sé la luce di Cristo. Quest’esperienza di essere strumenti di Dio è qualcosa di meraviglioso. Riesce a trasformare la persona e cambiarle la vita.

Hanno portato la luce della redenzione alla gente di Moita e dintorni.

"Alzati e fai che Gesù brilli", È stato il motto delle missioni a Moita. "Talitha qüm", (Talita alzati, ha detto Gesù al risuscitare la bambina) e l’ha detto a ciascuno dei missionari, perché ha voluto portare la sua luce redentrice alla gente di Moita e dintorni mediante questi giovani.

Con gli apporti al Capitale di Grazie sono riusciti ad ottenere che il pupazzo, che hanno chiamato Talitha. s’alzasse Anzitutto hanno cominciato col riempire lo zaino di Talitha con sassi, che simbolizzavano i loro peccati, che impedivano al pupazzo di alzarsi, e poi durante la settimana per ogni apporto al Capitale di Grazie toglievano un sasso dallo zaino e lo mettevano in un cesto sull’altro "piatto" della bilancia. Dalla Domenica degli Ulivi fino alla Pasqua, Talitha è riuscito ad alzarsi.

Hanno preparato incontri, proiezioni di film, riunioni con la Madonna Pellegrina, la Via Crucis, e hanno assistito alle celebrazioni pasquali con tutto il popolo. Sono state esperienze ricchissime, avvenimenti che li hanno trasformati profondamente, momenti totalmente insperati e aleatori, che sono avvenuti nel gruppo missionario o in contatto con storie di vita veramente impressionanti.

Portano nel cuore con tutti i ricordi anche qualcosa di molto caro: l’amore che è esistito e continua esistendo tra questi i discepoli di Cristo. Tutti i missionari hanno vissuto in comunione, allegria e unità, come fratelli. Tutti hanno ringraziato molto la madre di questo regalo così bello che Ella ha preparato loro in questa missione.

Di ritorno a casa, con la tua Croce sul petto.

Il 18 aprile durante la Messa d’Alleanza, hanno presentato il motto cantato alla famiglia di Schoenstatt di Aveiro, e la domenica seguente l’hanno cantato per tutta la comunità, dopo l’omelia dell’Eucaristia. E per terminare hanno valutato in comune i momenti di quella settimana indimenticabile in due proiezioni preparate per quel momento. Hanno goduto di un pomeriggio gradevole, per "uccidere la nostalgia" dei vincoli personali tanto cari che sono sorti in quelle missioni a Moita.

Ora la missione continua …essi hanno la sfida di portare sempre la croce di missionario per perseverare nella missione di portare la luce di Cristo e farla brillare sempre al loro ritorno.

Abbracciamo un ideale, il desiderio di recarci in missione.
Siamo partiti da Tabor per dare una mano,
per illuminare il mondo con la fede.
Maria è la nostra stella,
mostraci il percorso e ti seguiremo.
Non importano i pericoli,
le ansietà e la paura perché è a tuo Figlio a chi vogliamo annunciare.
E se ci domanderanno chi siamo,
risponderemo siamo missionari.
Siamo portatori della luce di Cristo.
Vogliamo irradiare letizia, amore, fede e pace.
Per illuminare il mondo intero.

AUDIO Inno
 

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Last Update: 04.05.2007 Mail: Editor /Webmaster
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