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 published: 2007-04-03

Catenine o corona

Il 12 aprile erano stati invitati tutti ad Oberhausen

 

La Casa San Vincente en Oberhausen en la época del Padre

The Saint Vincent Orphanage in Oberhausen, in the time of Father Kentenich

Das Vincenzhaus in Oberhausen zur Zeit von Josef Kentenich

 

Estatua de la Virgen de la capilla de casa

The Statue of the Blessed Mother from the house chapel

Die Statue aus der Hauskapelle des Waisenhauses

 
 

Capilla

Chapel

Kapelle

Fotos: Archiv © 2007

 
   

GERMANIA, Michael Schulte. La famiglia di Schoenstatt d’Oberhausen celebra tutti i lunedì posteriori al 18 d’ogni mese, una santa Messa d’Alleanza nella Casa San Vincenzo d’Oberhausen. Ma questa regola non s’osserva il 12 aprile, per essere una festa importante. È una data, in cui si ricorda un avvenimento cruciale per la Famiglia d’Oberhausen e per la Famiglia Internazionale di Schoenstatt. L’avvenimento storico del 1894, e la sua interpretazione per l’epoca attuale, è un continuo stimolo e motivazione. Lo scorso 12 aprile erano stati tutti invitati a ricordare questa data.

Il 12 aprile 1894 nella Casa di San Vincenzo il piccolo Giuseppe Kentenich d’otto anni si è consacrato a Maria, per iniziativa di sua madre. "Chi ha iniziato ‘I pomeriggi d’Oberhausen’ – così scrive il direttore diocesano del Movimento, P. Heiser – vuole che questi eventi siano sempre presenti e vuole diffonderli, affinché noi, entusiasti davanti a questa preziosa origine di tutta l’Opera di Schoenstatt e nella sua luce, marciamo verso tempi nuovi con Maria, ‘lieti per la speranza e sicuri della vittoria’. Vogliamo anche ricordare che nel centenario di Schoenstatt ( 2014) l’avvenimento d’Oberhausen compirà 120 anni, e c’invita a prepararci".

Nel film "La lettera sull’altare", presentato la prima volta nel 1999, si è ripetuto con insistenza l’avvenimento di questo giorno dell’infanzia di P. Kentenich. Caterina Kentenich aveva portato all’orfanotrofio suo figlio Giuseppe, che ancora non aveva compiuto 9 anni, e al congedarsi lo aveva raccomandato alla Madonna, e aveva messo la sua catenina, ricordo della sua prima Comunione, al collo della statua di Maria, come espressione di tutto quello che in quel momento di pena per il distacco dal figlio, passava per il suo cuore: amore, preoccupazione, fiducia. P. Kentenich affermava più tardi che "la catenina della prima Comunione o la corona" ha lo stesso significato, ossia, un simbolo di un processo di dedicazione radicale. Aggiungeva che egli stesso aveva compiuto quell’atto con una profondità indescrivibile. Era stato un momento decisivo della sua vita: questa consacrazione a Maria risplende come anticipo dell’Alleanza d’Amore del 18 ottobre. Questa statua di Maria, ora nella Casa di P. Kentenick a Schoenstatt, è per i pellegrini una delle maggiori attrazioni. Molte persone depositano lì la loro catenina della prima Comunione o un rosario, una foto, ornamenti. Un giovane peruviano ha messo al collo di quell’immagine, alcuni giorni fa, il rosario di sua moglie, morta poco tempo fa.

P. Herberto King ha parlato di quest’avvenimento del 12 aprile 1894 nel "Pomeriggio di Oberhausen" del 12 aprile scorso. L’Incontro ha avuto inizio alle 17. Dopo i saluti e uno sguardo alla storia, P. King ha parlato del tema. Il pomeriggio è terminato con la concelebrazione della santa Messa nella cappella della Casa San Vincenzo, con l’accompagnamento musicale del coro della Federazione delle Madri.

P. Carlo Bausenhart, poco prima della sua recente scomparsa, aveva tenuto un incontro preparatorio con i responsabili di questi incontri nella Casa San Vincenzo, d’Oberhausen. Era molto importante per lui captare il clima della riunione e portare tutta la Famiglia di Schoenstatt della diocesi di Essen ad immedesimasi nel significato di quest’evento. "Non dobbiamo conservare solo per noi la missione d’Oberhausen, dobbiamo anche diffonderla in circoli più vasti" Questa era la sua intenzione.

Informazioni: Michael Schulte

 

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Last Update: 17.04.2007 Mail: Editor /Webmaster
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