published: 2007-02-22 |
Celebrando la presenza di Maria tra noi"La festa" di Sion dei Padri di Schoenstatt della "Regione del Padre" |
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ARGENTINA. Il 25 febbraio si è celebrata una volta ancora la "Festa di Sion", nell’anniversario della benedizione del Santuario di Sion dei Padri di Schoenstatt. Oltre ad essere un festeggiamento dei Padri di Schoenstatt della regione e di tutti i loro amici e vicini, è un giorno di un nuovo incontro per tutta la Famiglia di Schoenstatt e quasi alla fine delle vacanze d’estate, un giorno per aggiornarsi delle novità, programmare attività, e godere insieme la gioia di far parte di questa gran Famiglia del Padre. Quest’anno tra tante belle notizie ce n’è stata una molto speciale... Durante la cerimonia è stata consegnata ai presenti una lettera di P. Giovanni Paolo Catoggio, Superiore regionale che poche settimane fa si è recato in visita in Nigeria. E schoenstatt.de ne riporta il testo: Vi saluto con gioia ancora una volta nella nostra festa di Sion, dove celebriamo la presenza di Maria tra noi, in questo Santuario che porta il nome biblico di Sion, il monte che Dio ha scelto per situare il suo tempio nell’Antico Testamento, simbolo e sacramentale della presenza viva di Dio tra il suo popolo, presenza del Dio della vita, del Dio della storia, del Dio vicino, dell’Emanuel". Corrisponde, perciò, che qui a Sion intorno al "nostro" Dio e alla "nostra" Madre c’incontriamo di nuovo come famiglia e celebriamo voi e noi. La comunità dei Padri solo ha ragione d’esistere "nella" e "per" la Famiglia di Schoenstatt e con lei "nella" e "per" la Chiesa. Discepoli e missionari di Gesù CristoQuest’anno Benedetto XVI visiterà per la prima volta, come Papa, la nostra Chiesa nell’America latina: con lui si riuniranno i vescovi nel Santuario di Aparecida, Brasile. Il significato di quest’incontro è ravvivare la nostra identità e vocazione come cristiani, destare un nuovo impegno personale come "discepoli e missionari di Gesù Cristo", ed accendere un rinnovato fuoco missionario ed evangelizzatore. Vogliamo collaborare dal nostro carisma mariano e apostolico a questo nuovo impulso vitale e missionario della Chiesa, affinché le nostre patrie, che si avvicinano ai duecento anni dalla fondazione, siano più "Nazione di Dio" e "Famiglia del Padre", o come lo esprimono i vescovi "affinché i nostri popoli in Cristo abbiano Vita". La festa di Sion è anche l’occasione per ricordare, condividere e ringraziare tante cose che Dio ci regala nella sua guida saggia e misericordiosa. Con voi vogliamo lodare con gratitudine e gioia per le sue tante dimostrazioni d’amore in quest’anno trascorso La nostra Regione si chiama "Regione del Padre" (prima era Regione del Plata), e fin dall’inizio ci caratterizza l’apertura internazionale. Padre di diversi paesi l’hanno formata, la nostra aerea d’azione si stende anche verso vari paesi. E la Madre vuole ingrandire sempre più e più il nostro cuore, affinché anche noi come il Padre Fondatore assumiamo la sua missione universale per quest’epoca. Un giro per le diverse case della RegioneV’invito ad un "giro" per mettere in risalto alcuni fatti principali: Paraguay: la Famiglia paraguaiana ha celebrato i 25 anni del Santuario di Tuparenda. Le celebrazioni sono state varie, principalmente in agosto all’interno del Movimento, quando hanno incoronato nuovamente Maria, e poi la gran festa del 18 ottobre, con la presenza di migliaia di persone durante tutta la giornata. Si è sentito veramente qualcosa della "Nazione di Dio, Cuore d’America" nella dedizione e nell’entusiasmo di quei giorni. La nostra filiale d’Asunción ha subito alcuni cambiamenti: P.Tommy Nin Mitchell si è incorporato alla filiale, per lavorare soprattutto con la gioventù maschile; P. Gerardo Carcar è stato trasferito a Roma e P. Pedro Kûhicke ha assunto l’incarico di nuovo rettore della casa. Alla fine dell’anno si è congedato P. Cruz Viale, che farà parte quest’anno del gruppo di educatori del nostro Seminario a Santiago del Cile. A Tuparenda si trova il noviziato latinoamericano diretto da P. Franceso Pistilli, dove 10 giovani della nostra regione hanno ricevuto la tunica di Sion lo scorso luglio; quattro del Paraguay, sei dell’Argentina, Attualmente sono nove, perché uno si è ritirato alla fine dell’anno. In Cile il gruppo della "RdP", come essi chiamano la Regione del Padre, è stato molto numeroso: 16 seminaristi, tra i quali Tomy Dell Oca è stato ordinato in dicembre e il prossimo 11 agosto sarà sacerdote. Pregate soprattutto per lui. Altri cinque faranno quest’anno la loro pratica pastorale a Cordoba (José Maria Iturreria), Pablo Perez e Juan Francisco Viña), e in questa zona di La Plata (Pope Pereira e Pedro Mirabella a Buenos Aires). Anche la filiale di Cordoba ha subito molti cambiamenti: P Guillermo Carmona ha assunto l’incarico di nuovo rettore della casa, mentre P. Javier Arteaga si è trasferito a Buenos Aires e P. Martin Gomez a Roma. Il 2006 è stato l’anno di costruzione del nuovo edificio "Scuola Maria di Nazaret", prima scuola propriamente dei Padri nella nostra Regione. Con il nuovo edificio la scuola continua crescendo sempre più. Una sfida grande ed importante nella formazione di leader del futuro. Così insieme con tutto il Movimento vogliamo costruire la patria del domani. La nostra casa centrale a Sion, ha accolto P: Alberto Eronti, che dopo quattro anni a Roma si è incorporato di nuovo nelle nostre file qui a Sion. Egli "ha cura" specialmente di Sion, del luogo santo, ed inoltre assumerà la direzione spirituale delle Madri e delle Professioniste, che P. Orazio Sosa ha dovuto lasciare dopo tanti anni, per coprire la carica di nuovo direttore spirituale internazionale dell’Istituto delle Famiglie di Schoenstatt. P. Javier Arteaga ha assunto la ricca eredità di P. Carmona ,come nuovo direttore del Movimento in Argentina. Un avvenimento molto importanteE ora ci recheremo più lontano. Un avvenimento molto importante dell’anno scorso è stato la costituzione "ufficiale" della prima filiale dei Padri Di Schoenstatt a Roma, che è la nostra quarta casa filiale della nostra Regione del Padre. Da quattro anni c’erano due padri della regione a Roma, i pionieri, e dall’anno scorso sono già quattro, perciò si è potuto costituire la filiale: P. Ludovico Tedeschi, rettore ed incaricato del Movimento, P. Gerando Carcar, che quest’anno se Dio vorrà sarà il parroco in una parrocchia, che i padri assumeranno, e due padri giovani. P. Martin Gomez e P. Felipe Bezanilla cileno, che stanno studiando all’Università Gregoriana. La notizia!!!E adesso ancora più lontano. L’anno scorso il Superiore generale del nostro Istituto ha chiesto alla nostra Regione se eravamo disposti ad assumere la responsabilità della fondazione della nostra comunità in Nigeria., Africa. Dopo tanto pregare e un lungo e profondo dialogo tra noi padri della comunità, abbiamo accettato questa sfida come la volontà di Dio, coscienti delle nostre tante limitazioni, ma anche che è un progetto di Dio, in cui siamo semplicemente strumenti. Inoltre sappiamo che è un dare ed un avere, e sapendo che contiamo con l’aiuto di tutta la comunità. Sarà un ricco scambio, dove tutti cresceremo, e con la certezza che Maria non si lascia superare in generosità: se ci regala vocazioni, dobbiamo essere anche noi generosi, ed Ella continuerà regalando abbondantemente. Questo è stato il motivo, per cui mi sono recato in Nigeria durante tre settimane dopo Natale. La nostra fondazione là è molto speciale. Com’è accaduto anni fa in India, in Nigeria abbiamo molte vocazioni per i Padri, nonostante il Movimento stia appena cominciando. La Chiesa nigeriana è molto vitale e forte, è uno dei luoghi più straordinariamente benedetto in vocazioni di tutto il mondo. Un fenomeno incredibile, di cui si dovrebbe commentare più dettagliatamente. La nostra comunità ha preso contatto con i primi interessati a metà della decade del 90. Nel 1997 sono arrivati in Nigeria due Padri, un tedesco ed uno svizzero, e poco dopo si è unito un polacco. Così è cominciata la formazione: quattro anni di filosof ia, due di noviziato, attività pratiche, tre anni di teologia, finalmente un ultimo anno in Germania. Attualmente già si sono ordinati i primi cinque padri di Schoenstatt. Inoltre ci sono 15 seminaristi in teologia, 9 novizi, parecchi candidati in filosofia. Lanciati nell’avventura del tuo amore.Quasi dieci anni fa, cose della Provvidenza, avevo viaggiato proprio con i due padri che si erano installati in Nigeria. Portavamo il quadro della MTA, già incorniciato, per il futuro Santuario, che non sapevamo quando né dove si sarebbe costruito. Al ritornare a dicembre scorso sono rimasto ammirato della grand’opera della Madre, e senza dubbio della dedizione generosa e feconda di quei padri missionari e fondatori. Inoltre ho trovato il Santuario, e al lato il nostro nuovo seminario, benedetti entrambi due anni fa. Lo chiamano Victory-Shrine, Santuario della Vittoria. Veramente un monumento della vittoria della nostra Regina, che realizza le opere più grandi nonostante le enormi difficoltà mediante gli strumenti più piccoli. È il segno delle opere di Dio. Assumeremo effettivamente questa responsabilità come regione in un anno o due, nel frattempo vogliamo crescere nei vincoli mutui e prepararci per il compito. Fin d’ora v’impegniamo ad appoggiarci con la vostra preghiera e il vostro Capitale di Grazie in questa santa avventura. Mettiamo nelle vostre mani tutti i nostri progetti: non possiamo fare nulla senza di voi. Il nostro servizio al Movimento nei tre paesi del Plata, la Scuola a Cordoba, la fondazione di Sion e di Schoenstatt a Roma e in Italia, la fondazione in Nigeria, e soprattutto – come sempre e più che mai. le nostre vocazioni. La preghiera d’Alleanza del mio gruppo della gioventù comincia così: Dinanzi al tuo trono ci riconosciamo con tutta la povertà, incapaci di superare tutti gli ostacoli, senza di Te il nostro sforzo è vano. Solamente lanciati nell’avventura del tuo amore, la nostra pazzia assume il significato di un’impresa santa e vittoriosa" Quante volte si è compiuta questa parola, e quanto più continuerà compiendosi. In nome della mia comunità con gratitudine di cuore e d’affetto vi saluta e benedice P. Juan Pablo Catoggio Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina |
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Last Update: 02.03.2007
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