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 published: 2007-01-03

"Domani t’aspetto nel Santuario"

Alla conquista del Santuario di Montevideo – Ricordi della Crociata di Maria 2006

 

Caminando cada paso con María… también los ultimos 500 metros hasta el Santuario

Walking each stepp with Mary… also the last 500 meters to the Shrine

Jeden Schritt mit Maria gehen.. auch die letzten 500 Meter zum Heiligtum

 

La Mater nos pedía ese sacrificio…

The MTA wanted this sacrifice…

Die Gottesmutter wollte diesen Beitrag… und wir auch

 
 

Antes de la victoria hay que pasar por el sacrificio

Before the victory, you have to go through the sacrifice

Vor dem Sieg heißt es, ein paar Opfer bringen...

 
 

El aliento de la Juventud Femenina

Support from the Girls’ Youth

Unterstützung durch die Mädchenjugend

 

La alegría de caminar junto a María y por María

The joy of walking with and for Mary

Die Freude, mit und für Maria gelaufen zu sein

 
 

Todos moríamos por llegar y abrazar el Santuario

We all died to get to the Shrine...

Wir hatten gewaltige Sehnsucht, das Heiligtum zu umarmen

Fotos: Ferreira © 2007

 
   

URUGUAY, Federico Ferreira. "Per il Santuario di Montevideo" si può leggere in una delle stelle che dal 24 dicembre 2006 si trova con altre migliaia di stelle nel presepe di Schoenstatt. È un ardente desiderio che muove tutta la Famiglia di Schoenstatt di Montevideo, Uruguay, paese d’origine del primo Santuario filiale del mondo. "Alla conquista del Santuario di Montevideo!" proclama un gruppo di giovani, che il primo giorno dell’anno 2007 invita alla "Crociata a Maria Uruguay 2007, per la conquista del nostro Santuario!". Ma prima di organizzare questa nuova crociata vogliono condividere le loro esperienze della camminata che hanno intrapreso alcuni mesi fa come "una pazzia d’amore" per Maria.

La storia della Crociata a Maria Uruguay 2006 ha inizio il sabato mattina nella stazione di omnibus delle Tre Croci, Montevideo, Uruguay. Un gruppo di approssitivamente10 giovani, che fra l’altro hanno dormito poco, alle 5,15 nella stazione di omnibus, sono pronti a camminare circa 75 chilometri. La Madre ci chiedeva quel sacrificio, e noi eravamo disposti a camminare i 75 chilometri. Ma in realtà non avevamo nemmeno la minima idea di quale sforzo fosse camminare tanti chilometri, e pensavamo che camminare non stanca, non duole....fortunatamente il nostro era un grosso errore!

Dico "fortunatamente il nostro era un grosso errore", perché non c’è niente di meglio che passare per un gran dolore, prima di una "vittoria". È come nello sport: quale gran sacrificio costa arrivare ad essere campione, o nello studio: pomeriggi interi studiando, "morti" di stanchezza, quante notti senza uscire per riuscire a prendere un eccellente voto. Certamente il fanatico dello sport, e chi studia mi capisce.

Tempo per conversare, pianificare, pregare, cantare e scherzare.

Ma continuiamo ricordando. Siamo arrivati sabato mattina a Libertà un piccolo paese, dove ci ha ricevuto il parroco. La parrocchia è una tipica chiesa dei nostri paesi dell’interno, nella piazza principale. Abbiamo assistito ad una Messa di gran raccoglimento, e poi siamo ripartiti per Nueva Helvetia, sostando una notte per pernottare

Il mattino seguente abbiamo ripreso il nostro viaggio con un’energia impressionante, con una gran voglia di passare la fine settimana camminando insieme a nostra Madre e a suo Figlio. Il percorso era lungo, c’era tempo per conversare, pianificare future attività, pregare, scherzare cantare.....in pratica c’era tempo per tutto.

La giornata è trascorsa, ma le gambe cominciavano ad essere stanche, dolevano le vesciche nei piedi, era difficile mantenere il ritmo, ma dovevamo fare uno sforzo. La Madre merita molto più che sopportare il dolore delle vesciche, delle bruciature del sole, dei dolori muscolari, e di tante altre piccole cose. Tutti volevamo arrivare, non solo per il fatto di arrivare, bensì per camminare ogni passo per Maria, e i dolori non c’impedivano di seguire camminando. Tutti condividevamo la stessa motivazione con la gioia di sentirci accompagnati dagli altri e dalla Madonnina.

Un’iniezione di coraggio

Il pomeriggio abbiamo avuto un’iniezione di coraggio. È giunta Ceci, della Gioventù Femminile, con molte energie per noi che già eravamo "distrutti" dalla stanchezza. Una nuova presenza fondamentale nel gruppo dei pellegrini

Il sole stava tramontando e cadeva la sera, ma la nostra destinazione era ancora lontana. Finalmente nell’oscurità della notte siamo arrivati ad Ecilda Paullier. Camminando verso la parrocchia dove avremmo pernottato ci ha sorpreso il primo regalo della Madre: Ella in un’Edicola! Che ricompensa! Dopo tanto camminare ci siamo incontrati con la Madonna, e sentivamo che ci ringraziava per tutto il cammino percorso e ci diceva: "Domani vi aspetto nel Santuario".

La mattina seguente ci siamo alzati presto, nonostante il dolore alle vesciche per il lungo andare. Abbiamo fatto colazione e siamo partiti, dopo aver partecipato ad una celebrazione della parola per ricaricare le forze dell’anima. La stanchezza era tanto grande, ma la voglia di arrivare continuava intatta, come se Ella stessa ci stesse sostenendo tra le sue braccia.

Solo un chilometro di più, solo un passo di più

Qualche chilometro prima di arrivare all’entrata di Nueva Helvetia si sono uniti a noi varie missionarie della Campagna del Rosario ad appoggiarci con bandiere del Santuario e della Madre, tra clacson e grida di benvenuti. È stato essenziale per continuare camminando sentire l’appoggio delle signore, che erano venute ad infonderci coraggio. A pochi chilometri già quasi a Nueva Helvetia, ci hanno raggiunto altre persone, membri della GF ed alcuni giovani di Montevideo che volevano incontrarsi con Maria. In quel momento eravamo parecchi quelli che non ne potevamo più, ma la presenza dei nuovi arrivati, che avevano perfino preparato una canzone in omaggio al pellegrinaggio, ci spingeva a continuare camminando..

Improvvisamente abbiamo visto un cartello che diceva che mancavano solo 6 chilometri per arrivare al Santuario. Tutti abbiamo sentito la voglia di proseguire correndo – e senza dubbio l’avremmo fatto, se avessimo avuto la forza fisica di farlo - tutti avevamo una grand’ansia di arrivare, d’abbracciare il Santuario.

Man mano che ci avvicinavamo il desiderio di arrivare aumentava, molti canti, tanta allegria. Un paio di chilometri e abbiamo trovato un’altra Edicola, e questo ci ha ricaricato le pile. Ci siamo fermati a cantarle, a pregare e abbiamo proseguito. A quell’altezza la stanchezza e lo sfinimento erano un gigante che portavamo sulle nostre spalle: quei nostri piedi coperti di viscichette, quel nostro viso bruciato dal sole, quell’insopportabile sete..... ma solo sentivamo la voce della Madre che rimbombava dal Santuario. Nessuno avrebbe mai pensato a fermarsi: erano solo pochi chilometri di più, era solo un passo di più!

A 500 metri dal Santuario

Poco dopo trovammo un cartello che diceva: 500 metri al Santuario. Mancavano solo pochi momenti! Ovviamente abbiamo scattato foto al cartello e con entusiasmo e spinta abbiamo infilato il rettilineo finale! Dopo pochi metri ci è venuta incontro Suor Fiorella che ci stava aspettando con il suo coraggio... e a pochi metri si vedeva la punta del Santuario!. Già stavamo arrivando, e gli ultimi 50 metri li abbiamo percorsi correndo, non importava il dolore, la stanchezza, le vesciche, non sentivamo niente: era il momento dell’incontro, nulla ci poteva trattenere. ELLA ERA LÌ! Correvamo senza pensare a nessun’altra cosa..

Finalmente nel Santuario!!! molta emozione, qualcosa d’indimenticabile.....dopo 80 chilometri eravamo arrivati! Vincere la fine del mondo credo che non la possiamo paragonare alla sensazione di felicità d’essere arrivati al Santuario dopo tanto camminare! È stato impressionante! Entrare ed incontrarsi con la Madre e con Gesù che ci aspettavano! Senza parole! Sentir quel profumo particolare del Santuario! Impressionante! Sentirsi in casa.

È stata un’esperienza unica, speriamo che si ripeta il prossimo anno, l’idea di ripeterla, le aspettative che cresca in numero di persone. Così che speriamo vedervi tutti camminando con noi l’anno prossimo, fin d’ora siete TUTTI invitati!

Vogliamo ringraziare tutti coloro che ci hanno appoggiato durante il cammino con le loro preghiere, e si sono uniti spiritualmente a noi, abbiamo sentito le loro preghiere con noi ad ogni passo, sarebbe stato impossibile realizzare l’impresa senza il loro aiuto. Ogni parola che ci hanno mandato è stata una spinta avanti nei momenti difficili.

E vi aspettiamo alla Crociata a Maria Uruguay del 2007, per la conquista del nostro Santuario!

Che pazzia...d’amore per Maria, la Crociata a Maria Uruguay 2006.

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

 

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Last Update: 12.01.2007 Mail: Editor /Webmaster
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