published: 2006-12-01 |
"Con amor eterno ti ho amato e pieno di misericordia ti ho attirato a Me"La vestizione delle Sorelle di Maria nel Nuovo Schoenstatt, Argentina |
|
||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||
ARGENTINA, "Con amor eterno ti ho amato e pieno di misericordia ti ho attirato a Me". Forse non sia tanto semplice trovare altre parole più belle per descrivere – fino a dove ci è possibile farlo in terra – il contenuto che rinchiude la chiamata di Dio ai suoi eletti. Una chiamata d’amore, per un Amore con maiuscola. E quest’amore è quello che è penetrato nel cuore di Carolina Sandrone, Daniela Sanmarco, Denise Russa, Epifania Ramirez, Paz Viñas e Sol Conaibi, e ha dato loro il valore, la fiducia e la gioia di rispondere al Signore. Hanno detto Sì a Dio, come Maria l’ora dell’Annunciazione, e hanno confermato la loro dedizione generosa e totale, ricevendo l’abito di Maria, segno esteriore della loro appartenenza alla Comunità delle Sorelle di Maria di Schoenstatt, dalle mani del Nunzio Apostolico in Argentina, Monsignor Adriano Bernardini. Più di 500 persone si sono congregate intorno al Santuario Nazionale in Argentina, per accompagnare le sei giovani nel giorno solenne della loro Vestizione. Le novizie hanno camminato con il loro vestito nuziale dalla Casa Provinciale delle sorelle verso la Chiesa di Dio Padre, mentre un centinaio di ragazze della Gioventù Femminile di Schoenstatt, portando spighe e gigli formavano un cordone ai due lati del cammino. Le campane della Chiesa suonavano costantemente, creando un’atmosfera di giubilo ed emozione ed esprimendo in modo perfetto quanto sicuramente vibrava in tutti i cuori. Entrata con canti di giubilo e un saluto del Santo PadreAll’entrare alla Chiesa le ha ricevute il coro delle Sorelle di Maria, e seguite dallo sguardo felice e commosso di tutti i presenti, un saluto del Santo Padre Benedetto XVI con la sua santa benedizione apostolica a loro, ai loro familiari e alla Comunità delle Sorelle. In seguito la celebrazione della solenne Messa. Monsignor Bernardini ha fatto notare nella predica l’atteggiamento fondamentale dell’anima di Maria: la sua accoglienza a Dio. Quando Dio entra nella "sua casa", è tutta accoglienza, ed è perciò che la chiamiamo con giubilo ed ammirazione "Piena di Grazie", ed è per il suo atteggiamento pronto ad accogliere che sempre è aperta al Signore. Incluso "quando l’angelo l’ha lasciata". Imitando Maria in questa predisposizione del suo cuore, sicuramente la dedizione delle Novizie potrà arrivare ad essere "totale e con entusiasmo" E Monsignore, con le sue parole, le ha incoraggiate ad assumere quest’atteggiamento più di una volta.. Poi è arrivato il momento di ascoltare i nuovi nomi come Sorelle di Maria
Ciascuna Novizia si è avvicinata all’altare per ricevere il suo nuovo abito. Al riceverlo hanno confermato la loro completa disponibilità per trasformarsi in una "piccola Maria", in una donna nuova ad immagine di Cristo e di sua Madre. Al ritornare vestite come Sorelle di Maria, sono state ricevute dal coro delle Sorelle, ed immediatamente dopo un applauso fragoroso, spontaneo e prolungato ha espresso la gioia e l’ammirazione di tutti i presenti, e la gratitudine a Dio per il dono che faceva in queste figlie sue predilette. Espandere il Regno di Dio in terra.Il momento dell’offertorio ha sigillato la dedizione delle Novizie. Rappresentanti dei loro genitori hanno manifestato in una preghiera il dono che facevano a Dio delle loro figlie, una ragazza della Gioventù Femminile ha ringraziato Dio per il regalo della vocazione di ciascuna delle sue sorelle di gruppo, e poi sei altre ragazze della gioventù sono entrate portando 6 gigli, simbolo di ciascuna della novizie. Finalmente i genitori delle novizie o familiari hanno portato all’altare le offerte del pane e del vino. Terminata la Messa e dopo la benedizione finale, tutti si sono recati al Santuario, dove le novizie si sono consacrate per la prima volta come Sorelle di Maria alla Madonna, e hanno intonato un canto composto da loro stesse. Il Nunzio Apostolico, in quel momento di profondo contenuto spirituale, ha saputo esprimere tutto il profondo sentire dei presenti. "Davanti alle cose più grandi, è molto poco quello che si può ancora aggiungere…com’è previsto che si canti ora il Magnificat, possiamo riassumere in quel canto di lode, tutta la gratitudine che portiamo nel nostro cuore per ciò che abbiamo vissuto oggi pomeriggio" Alla fine i saluti nell’atrio del Santuario, la gioia espressa in nuovi canti, in più applausi e nel momento felice di condividere con le novizie, con i loro familiari e amici, il dono immenso e non meritato dell’Amore gratuito di Dio, che le ha guardate con amore, le ha chiamate "Maria" e con misericordia le ha attratte al suo cuore di Padre, regalando loro una missione: espandere il suo Regno qui in terra. Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina
|
Zurück/Back:
[Seitenanfang / Top] [letzte
Seite / last page] [Homepage]
Last Update: 06.12.2006
Mail: Editor /Webmaster
© 2006 Schönstatt-Bewegung in Deutschland, PressOffice Schönstatt,
hbre, All rights reserved, Impressum