published: 2006-12-28 |
Sotto un manto di stelle risplende il nuovo BetlemmeNatale 2006 a Schoenstatt |
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SCHOENSTATT, Natale 2006 a Schoenstatt: sotto un manto di stelle inviate da 34 paesi del mondo con migliaia di nomi, la Famiglia di Schoenstatt al completo, con tutti coloro che ciascuno portava nel suo cuore e fanno parte dell’apostolato comune, è presente questa Notte di Natale nel Santuario Originale e alla Messa della Notte di Natale della Famiglia. Nel Santuario Originale – il nuovo Betlemme del nostro tempo – si è implorato per tutti loro le grazie e le benedizioni del Bambino Gesù, fatto uomo per fare del mondo un Regno del Padre, un Regno d’amore, di solidarietà, giustizia e libertà. "In questa Notte di Natale 2006 vorrei presentare accanto al presepe nel Santuario Originale, che tanto amo, i nomi dei miei cari...Vorrei ricordare tutti i miei parenti e amici, a coloro che soffrono e sono soli", si può leggere in una stella inviata per internet poche ore prima della mezzanotte del 24 dicembre. Ci sono stelle con nomi di persone care ammalate o recentemente scomparse, ci sono nomi di persone care lontane – fisicamente o emozionalmente -, ci sono lettere scritte al Bambino Gesù, c’è una stella inviata da un bambino di 9 anni dagli Stati Uniti, ci sono "stelle" scritte da religiose di un convento in Spagna e una stella dalla tomba di Vincenzo Pallotti a Roma. "Che possiamo un giorno visitare Schoenstatt", chiedono al Bambino Gesù Bianca e Giuseppe Brahin, dall’Argentina.. Sono presenti nelle stelle Papa Benedetto XVI, Fidel Castro, Angela Merkel, vari vescovi "e tutti i motociclisti del mondo". "Che brilli fortemente la stella di Giovanna Mejias, che è nata il 19 dicembre, affinché sia sempre santa e sia felice accanto ai suoi genitori", si legge in una delle cento lettere mandate da Adolfo Gonzales Chavez, dall’Argentina. Sono anche rappresentate le stelle delle vittime dell’esplosione in Nigeria, il bambino che questa mattina è stato assassinato dalla sua mamma, i bambini di una casa di bambini che hanno celebrato il Natale accanto ad un presepe generosamente donato da una parrocchia in Germania. Il Santuario Originale brilla con migliaia di stelleIl pomeriggio del 24 dicembre sono state portate al Santuario, incollate su fogli di carta, tutte le "stelle" inviate, e una stella in rappresentanza di ogni paese da cui sono state mandate le stelle:Argentina, Paraguay, Germania, Cile, Venezuela, Brasile, Uruguay, Stati Uniti, - i paesi con maggior numero di stelle -, seguiti dalla Russia, Giappone, Gabón, Italia, Burundi, Africa del Sud, Repubblica domenicana, El Salvador, Nigeria, con poche stelle, come dal Canada, Spagna, Colombia, Austria, Svizzera, Messico, Ecuador, Porto Rico, Perú, India, Romania, Portogallo, Costa Rica, Panamá....l’universo intero rappresentato qui nel Santuario Originale. È infinitamente grande la gioia che irradia la presenza del mondo intero nel Santuario Originale in questa Notte di Natale: fotografie stampate delle stelle presiedono le Messe e gli incontri, incoronando manifesti davanti ai Santuari ed Edicole...mentre il Santuario Originale, questo piccolo nuovo Betlemme, spalanca le sue porte per accogliere migliaia e migliaia di persone in questa Notte di Natale. Toccati dalla fede e dalla gioia dei bambiniPoco dopo l’invasione delle stelle nel Santuario Originale, più di 900 persone, tra cui molte le famiglie con bambini, hanno "invaso" la Chiesa dei Pellegrini per assistere alla Messa della Notte di Natale per i bambini. I bambini, vestiti da stelle, pastori, pecore, Maria e Giuseppe, hanno partecipato attivamente alla rappresentazione del resoconto tanto caro e popolare di Natale, del Dio con noi, del Dio fatto uomo, del Dio nel presepe. P. Francesco Widmaier ha invitato i bambini a condividere tutto quanto sapevano di questo resoconto, cosa che essi per niente lenti né pigri, hanno eseguito alla lettera senza perdere nessun particolare, cominciando dagli angeli nella campagna, l’asinello e il bue, la ricerca di alloggio, i Re Magi seguendo la stella, cammelli e pecore... e tra tanta fede infantile, gioia innocente anche gli adulti si sono sentiti toccare dal Natale.. "È stato il miglior Natale di tutta la mia vita" ha confessato un signore anziano, emozionato. Tutti adulti e bambini hanno celebrato il Natale con giubilo ed emozione, accompagnati dalle pastorelle di Natale cantate in spagnolo, eseguite da Tommaso Garzón, di San Isidro Argentina, accompagnati dall’organo e per ultimo da bengala. Una moltitudine in pellegrinaggio al presepe.Poco prima di mezzanotte é cominciata la Messa di Natale nella chiesa dell’Adorazione, con le stelle – portate prima sulla tomba di P. Kentenich – presenti nel presepe. Uno dei momenti più emozionanti, come ogni anno, é stata la preghiera accanto al presepe. I celebranti inginocchiati hanno pregato al Bambino Gesù, mentre il celebrante principale, Monsignor Hermann Zimmerer (direttore generale dell’Istituto delle Sorelle di Maria) ha dedicato al Bambino Dio tutta la Famiglia di Schoenstatt nel mondo intero, la Chiesa, i paesi e i popoli in guerra, la gente vittima d’inondazioni, guerre, terremoti, corruzione, ingiustizia, fame..., tutti i familiari e amici dei presenti, tutto il mondo. Assistevano alla Messa anche membri della gran Famiglia di Schoenstatt del Messico, dell’India, dell’Argentina, del Cile, del Brasile, degli Stati Uniti...rappresentando così a tutti coloro che attraverso le stelle e le preghiere hanno voluto unirsi a Schoenstatt. Monsignor Zimmerer ha fatto notare quanto sia rivoluzionario, nuovo, attraente di quest’evento di Natale la nascita di Gesù come un bambino. Dio non ha voluto spaventarci, non ha voluto arrivare attorniato da gran pompa, bensì come un bambino, per non destare in noi il timore, ma solo il nostro amore per Lui. Dopo la Messa, riparati dal freddo e la nebbia della notte invernale, una banda di strumenti ad aria ha eseguito nell’atrio della Chiesa canzoni di Natale, mentre i presenti si scambiavano saluti e rallegramenti in tutte le lingue dei loro paesi, una piccola Babele. Una gran pace regna il 25 dicembre a Schoenstatt, perché nella maggioranza delle Case non si ospitano pellegrini durante il tempo di Natale. Ma il 26 dicembre (secondo giorno di Natale, Santo Stefano, giorno festivo in Germania) è cominciato, a turno, il numerosissimo pellegrinaggio di bambini e adulti ai "Dieci minuti accanto al presepe" Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina
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Last Update: 03.01.2007
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