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 published: 2006-10-24

Il compleanno della Madre a Tuparenda

Esperienze vissute il mattino presto del 18 ottobre

 

Tuparenda, a las ocho de la mañana del 18 de octubre: largas filas de peregrinos...

Tuparenda, 8:00 AM, October 18: already that early in the morning, the pilgirms are forming long lines in front of the Shrine

Tuparenda, acht Uhr morgens, 18. Oktober: schon jetzt bilden sich Schlangen vor dem Heiligtum

 

Llegada de peregrinos

Arrival of pilgrims

Ankunft der ersten Pilger

 

Piedad popular

Popular devotion

Ursprüngliche Volksfrömmigkeit: Liebe zum Anfassen

 
 

El Santuario jubilar

The jubilee Shrine

Das Heiligtum im Festglanz

 
 

Unos minutos en el Santuario...

Some minutes in the Shrine...

Nur ein paar Minuten im Heiligtum sein

 
 

Peregrinos

Pilgrims

Pilger

Fotos: Cabral © 2006

Albúm de fotos – photo album – Fotoalbum

 

 

 

PARAGUAY, Saverio Cabral. Otto della mattina. Venivo per la strada che va da Asunción a Tuparenda, dove con fatica sono riuscito ad entrare, perché la polizia stradale trattava di ordinare la gente e le automobili che arrivavano già dalle prime ore. La gente scendeva dagli autobus in gran quantità. La maggioranza portava la propria Madonna Pellegrina, l’una più adornata dell’altra, con diversi tipi di fiori colorati, santini, vari rosari. Dopo un giro per la strada principale sono entrato in un parcheggio specialmente preparato. C’erano servitori dappertutto occupandosi dei più piccoli particolari. Certo era un gran giorno: il compleanno della Madre di Tuparenda.

Abbiamo parcheggiato e per una strada alberata ci siamo recati all’entrata principale. Abbiamo visto e salutato Marta Peyrat, che nella sua automobile aveva una gran calcomania con scritto "Trasporto speciale", e ci ha spiegato che il suo compito, insieme ad altri, era trasportare fino al Santuario le persone anziane o gli ammalati che avevano difficoltà a camminare. Che spirito di servizio! ho pensato. Autobus, provenienti da diverse città dell’interno (Concepción, Pedro Jaun Caballero ecc.) da dove scendevano continuamente pellegrini, con le loro rispettive

Sulla destra un gruppo di polizia a cavallo, sulla sinistra una motopompa dei pompieri, all’ombra degli alberi la banda dell’aeronautica. Nessuno mancava! In ogni festa patronale tutti debbono essere presenti.. Alcuni servitori trasmettevano per radio messaggi ad altri servitori, chiedendo questa o quella cosa. La gente entrava in grandi gruppi, come ad uno stadio durante una partita di football. Gruppi di studenti di medicina misuravano la pressione.

Il negozio di vendita di ricordi sembrava un alveare, pieno di persone cercando di comprare qualche oggetto religioso.

Distribuzione di fazzolettini con il logo del Giubileo.

Siamo arrivati all’inizio della stradina che porta al Santuario. Dai due lati c’erano molte tende rappresentando vari gruppi: la Campagna del Rosario il più affollato; il Segretariato del Padre dove distribuivano santini con la preghiera di canonizzazione; una tenda della Gioventù Femminile con Suor Katia e un cartello "Così è cominciato Tuparenda"; all’improvviso scorgo una signora circondata da tante persone. Distribuiva fazzolettini con il logo del Giubileo. Sono fazzolettini per salutare la Madre durante la cerimonia. Con fatica sono riuscito ad ottenere il mio. non è stato facile….è che ricevere qualcosa gratis oggigiorno non è tanto comune!!! Molta gente chiedeva più di uno: "Per la mia mamma..", "Per la mia vicina…" Al passare davanti ad uno degli stand mi hanno attaccato un santino autoadesivo di P. Kentenich

Salendo verso il Santuario sulla destra, in una tenda abbastanza grande era installata una cappella con Suor Edna, montando la guardia all’entrata. Improvvisamente pareva che le Sorelle di Maria si fossero moltiplicate. Suor Elisa ascoltava le spiegazioni di Suor Cecilia Maria, mentre salivano. Immaginavo, che le stava raccontando: "Quando io ero nella GF, questo non era tanto grande"….E cose simili. Gli altoparlanti trasmettevano i messaggi di saluti da diverse parti del mondo, con applausi dei presenti. Saluti di P. Alberto Eronti, di Suor Virginia…

Tutti volevano toccarla

Sulla sinistra, lontano, nella chiesa in costruzione, era preparato un altare gigantesco. I canali televisivi avevano già montato la loro attrezzatura per trasmettere in diretto la Santa Messa delle 9. Abbiamo visto P. Cruz confessando. Adesso che ha imparato ad ascoltare confessioni in guaraní, lo mandano in Cile. Cose della vita.

Finalmente siamo arrivati al Santuario. Più che adornato: super..direbbero i giovani. La gente si ammucchiava davanti alla grande Madonna Pellegrina, e non si accontentava di guardarla o di pregare, tutti la volevano toccare, fa parte della devozione popolare. Ma abbiamo visto anche Suor Andrea toccarla! Dopo tanti anni di lavoro in Paraguay si è contagiata indubbiamente!!!"

Entrare al Santuario di Tuparenda è stato più che complicato, perché c’era una lunghissima fila. Avevano tolto i banchi, la gente pregava in piedi, inginocchiata…l’altare era strapieno di fiori. La Madre appariva magnifica nella sua festa di compleanno…

Poi siamo scesi nuovamente, il caldo cominciava a sentirsi. Arrivavano delegazioni di diverse città con le loro bandiere della Campagna del Rosario. E tutto questo prima delle 8 del mattino.

Tutte le testimonianze del 18 ottobre a Tuparenda "in diretto" (File ottobre 2006 - spagnolo )

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina 

 

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Last Update: 27.10.2006 Mail: Editor /Webmaster
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