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 published: 2006-07-14

Dov'è Luigi Crosio?

L'uomo che ha dipinto il quandro della MTA – una nuova ricerca

 

La imagen de la MTA fue pintado por Luigi Crosio

The MTA picture was painted by Luigi Crosio

Wer war Luigi Crosio,  der Mann, der das MTA-Bild gemalt hat?

 

Wenige Tage nach seiner Bischofsweihe feierte Erzbischof Sanna in Belmonte die Heilige Messe

La casa donde en 1916 murió Luigi Crosio, el hombre que pintó la MTA

It is in this house where in 1916 Luigi Crosio died, the man who painted the MTA

In diesem Haus starb 1916 Luigi Crosio, der Mann, der die MTA malte

 
Wenige Tage nach seiner Bischofsweihe feierte Erzbischof Sanna in Belmonte die Heilige Messe

La casa en la Via Nizza

The house at the Via Nizza

Das Haus in der Via Nizza

 
Wenige Tage nach seiner Bischofsweihe feierte Erzbischof Sanna in Belmonte die Heilige Messe

Lugar del nacimiento

Birthplace

Geburtsort

 
Wenige Tage nach seiner Bischofsweihe feierte Erzbischof Sanna in Belmonte die Heilige Messe

Muy probablemente fue bautizado aqui

Most likely he was baptized here

Hier ist er vermutlich getauft worden

 
Wenige Tage nach seiner Bischofsweihe feierte Erzbischof Sanna in Belmonte die Heilige Messe

Torino, lugar de su obrar como artista

Turín, place where he worked

Turín, die Stadt, in der er gewirkt hat

 
Wenige Tage nach seiner Bischofsweihe feierte Erzbischof Sanna in Belmonte die Heilige Messe

Colegio de arte

Art school

Kunstakademie

Fotos: Savage © 2006

 

 
   

ITALIA, Fr. Michael Savage. Lo scorso anno durante il mio viaggio a Torino ho cercato di scoprire qualcosa di più su Luigi Crosio. Lui è l'uomo che ha dipinto il quadro della "Madre Tre Volte Ammirabile", conosciuto precedentemente come ‘Refugium peccatorum’. A Schoenstatt Luigi Crosio è la persona più famosa tra coloro che non sono membri del Movimento. Nonostante il suo legame strettissimo, grazie al dipinto, con il Movimento di Schoenstatt, egli non lo conosceva affatto e tantomeno visse così a lungo da poter venire a conoscenza dell’importanza che aveva assunto la sua creazione nella storia del Movimento. Il mio interesse personale è di pura curiosità, che si aggiunge al desiderio che egli possa raggiungere una maggiore notorietà grazie a Schoenstatt che in realtà gli deve molto.

Le mie ricerche dell'anno passato sono state praticamente un disastro visto che la mia visita a Torino coincideva con il ferragosto, culmine delle vacanze estive degli italiani, quando tutto chiude per almeno una settimana. Essendo un dilettante in questo campo di ricerche, ho avuto difficoltà a trovare informazioni perché le brevi biografie ripetono sempre le stesse poche cose. Fortunatamente alcuni dettagli erano rimasti da scoprire lo scorso anno, cosa che mi ha permesso di riprendere velocemente il lavoro dal punto in cui lo avevo lasciato. Ho visitato sia la biblioteca Nazionale che Civica per scoprire la data della sua morte e se magari era stato stampato un annuncio funerario. Secondo le cronache Luigi Crosio è vissuto tra il 1835 e il 1915. La Biblioteca Nazionale aveva solo delle copie fragili e corrose di "La Stampa" del 1915, mentre la Biblioteca Civica fortunatamente aveva l'intero anno su micro film così che per due giorni ho scartabellato tutti gli annunci funerari dei 365 giorni senza trovare niente.

La data e il luogo della sua morte

È stato abbastanza scoraggiante; avevo l'impressione di aver perso completamente le sue tracce. Ci sono due città che sostengono di essere il luogo di nascita del pittore Crosio. La più probabile è Alba che si trova a circa un'ora e mezza di autobus da Torino. Dopo essere stato all'archivio del comune di Alba ho potuto controllare tutti i nomi registrati e quello di Crosio non risulta essere tra i defunti del comune. Gentilmente l'impiegata dell'ufficio mi ha dato l'indirizzo dell'anagrafe di Torino e il giorno successivo ho vagliato gli archivi delle nascite, matrimoni e defunti ed ho raggiunto il mio primo successo.

Sì, la data di morte di Luigi Crosio si trovava nel registro di Torino, e il motivo per cui non ero mai riuscito a trovarla è perché era morto all'età di 81 anni, alle 10.30 di sabato 15 gennaio 1916, e non 1915. Grazie alla copia del certificato di morte sono anche riuscito a scoprire che sua moglie si chiamava Paolina. Questo completa la gamma dei nomi della famiglia Crosio composta da Luigi e Paolina, i genitori, e quattro figlie Camilla, Annette, Bianca e Carola.

La risposta è chissà dove

Sono quindi tornato alla Biblioteca Civica e ho cercato immediatamente tra gli annunci funerari del 15 gennaio 1916. Sia in "La Stampa" che in "La Gazzetta del Popolo" era menzionato il suo nome e l'indirizzo della sua abitazione in Via Nizza 106. Purtroppo però non c'era nessun'altra informazione, un vero e proprio annuncio funerario o una nota formale per invitare amici e parenti alle esequie. Era molto legato alle figlie per cui penso che la mancaza di dettagli sia dovuta piuttosto all'abbondanza degli altri articoli del giornale. L'Europa e l'Italia stavano sprofondando sempre più negli eventi della prima guerra mondiale. Ogni pagina tratta delle tristi storie dei progetti militari, delle morti e delle battaglie. Nel mezzo di tutti questi eventi in un mondo che stava distruggendo se stesso la morte di un vecchio pittore romantico deve essere passata in secondo piano.

Un'ultima speranza era quella di trovare la sua tomba. Secondo le mie ricerche dello scorso anno non è a Torino, ma neanche ad Alba. Forse ad Acqui Terme il suo vero luogo di nascita come menzionato nel certificato di morte. Purtroppo però anche questa possibilità è svanita. Nel cimitero locale c'erano delle tombe dal nome Crosio, ma anche se fossero dei parenti del pittore, sarebbero di una generazione molto più tarda. Tutto questo mi riporta al titolo iniziale: "Dov'è Luigi?" La risposta è chissà dove.

La storia della caccia per quest'anno è terminata. I miei appunti hanno bisogno di essere riguardati e i dettagli delle informazioni bibliografiche raccolte devono essere esaminate più scrupolosamente. Penso che occorrerà ancora qualche altro paio di scarpe per riuscire a stilare un quadro completo.

Traduzione: Francesca Signorini, Pisa, Italia


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