Nachrichten - News - Noticias
 published: 2005-12-28

Gesù chiama alla porta delle carceri

Celebrazione dei sacramenti nell’Unità n°. 24 del penitenziario di Marcos Paz

Bautismo en la cárcel

Baptism in the prison

Taufe im Gefängnis

 

Te alabo…

I praise you…

Ich lobe meinen Gott…

Fotos: Rodriguez © 2005

 
 

ARGENTINA, Lis Alvarez. Domenica 18 dicembre, il gruppo di pastorale carceraria Nostra Signora di Schoenstatt, formato da un gruppo di padri della Scuola Mater, con l’assistenza di Suor Arntrudis Seeger e la collaborazione di alcune persone, hanno celebrato nell’Unità n°. 24 del penitenziario di Marcos Paz i sacramenti del Battesimo e Prima Comunione, ricevuti da 8 giovani detenuti, la cui età è tra i 18 e i 21 anni.

I giovani sono stati preparati durante due mesi e mezzo, in maniera breve e intensa, poiché per la loro età vanno cambiando di luogo di detenzione, o ricuperando la libertà, perciò l’insegnamento del catechismo non può prolungarsi eccessivamente.

Hanno dimostrato sempre molto rispetto ed entusiasmo per quanto imparavano, un entusiasmo che cresceva giorno per giorno, da una riunione all’altra, per la novità che consisteva per loro in scoprire Dio. Così da un inizio tiepido e molto rumoroso, le riunioni si sono a poco a poco animate, infiammate di fervore, e i detenuti desideravano con gioia che arrivasse il giorno, in cui avrebbero ricevuto per la prima volta Gesù in sacramento. Si è spiegato loro non solo il catechismo, bensì il significato dei simboli e segni che avrebbero ricevuto.

Una celebrazione semplice ma molto emotiva

La celebrazione, semplice ma molto emotiva, si è tenuta nella palestra del penitenziario. I giovani erano vestiti con camicia bianca (una donazione) e i fiocchi della Prima Comunione: erano impeccabili, puliti e accurati nel loro aspetto, con i capelli corti e ben pettinati, alcuni con scarpe ed un atteggiamento di apertura interiore, e con quell’allegria tipica dei giovani.

P. Alain Desnoy ha celebrato la Messa. Ad ogni partecipante del gruppo era stato assegnato un compito: presentare i giovani, leggere le letture, accompagnare quando s’avvicinavano a ricevere il sacramento ecc.

Il momento dell’offertorio è stato molto emozionante: tutti i ragazzi hanno portato un’offerta all’altare, chi ha presentato il suo quaderno di preparazione, chi alcun incarico assegnato eseguito, chi i suoi servizi agli altri compagni, e perfino uno di loro un quadretto del Sacro Cuore di Gesù fatto con le sue mani….

Suor Ilda, della Scuola Mater, ha accompagnato con la chitarra i loro canti che avevano preparato i giorni anteriori, e dopo la comunione essa ha cantato una canzone che ha emozionato tutti. Erano presenti anche i familiari della maggioranza di questi giovani e uno psicologo sociale del penitenziario, Willy, che partecipa spesso alle riunioni ed appoggia quest’opera spirituale che il gruppo ha intrapreso.

Quattro missionari di più nel penitenziario

L’Ausiliare della Campagna del Rosario della zona Mater presiedeva la riunione, dietro l’altare improvvisato nella palestra del penitenziario. Avevano anche preparato tre teloni: uno con una figura del Sacro Cuore di Gesù con un giovane appoggiato sul suo petto, un altro con un presepe ai cui piedi avevano posto un pino di Natale illuminato e il Bambin Gesù in un cestino; e il terzo telone con la Visitazione, collocato dietro l’Ausiliare. Al termine della cerimonia si è festeggiato abbondantemente con pasticcini donati e una torta regalata da un’insegnante della scuola.

Inoltre ciascun detenuto ha ricevuto un piccolo regalo: Maria Teresa, la bidella della scuola ha confezionato alcune graziose piccole cappelle con un santino della Madre, che Suor Arntrudis e Suor Ilda hanno distribuito. Il gruppo della Pastorale ha lasciato santini, ricordi di Natale e un cartoncino di ricordo dei sacramenti che avevano ricevuto. È stata una riunione piena di emozioni e di tanta pace. I ragazzi erano molto compresi di ogni segno che il sacerdote faceva loro, si sono comunicati con molta tranquillità e sui loro visi si notava un’espressione di raccoglimento interiore, che realmente è stata una vera gioia per tutti

Al termine della Messa, quattro tra loro hanno ricevuto l’immagine della Madonna Pellegrina di Schoenstatt che si aggiungono alle 9 immagini che camminano nel penitenziario.

Regina della nuova Evangelizzazione.

A metà di quest’anno Eucaristico nel gruppo si era proposto questo progetto, come una sfida a crescere nella pastorale. Non sapevano come avrebbero potuto realizzarlo, ma erano fiduciosi che ci sarebbero riusciti. È stata un’esperienza gratissima per i membri del gruppo, nonostante le difficoltà che hanno dovuto superare. Gesù ha voluto chiamare alla porta di questi ragazzi, ed essi gli hanno risposto, aprendo il loro cuore. Gesù è nato in questo Natale in quei giovani, e ci lascia la speranza che tutto è possibile quando annunciamo veramente il Vangelo. Ringraziamo la Madre per il suo appoggio, protezione, la sua forza e la sua fecondità apostolica. Realmente una volta di più possiamo dire: ELLA È LA GRAN MISSIONARIA. ELLA FA MIRACOLI.

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

 


Zurück/Back: [Seitenanfang / Top] [letzte Seite / last page] [Homepage]

Last Update: 04.01.2006 Mail: Editor /Webmaster
© 2005 Schönstatt-Bewegung in Deutschland, PressOffice Schönstatt, hbre, All rights reserved, Impressum