"Noi abbiamo costruito il Santuario alla Madre e Lei ci costruisce la casa…"Continua la costruzione a Belmonte: in agosto o settembre di quest’anno dovrebbe essere terminata la casa per i custodi del Santuario
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ROMA, Michael Gerber. Sono passati già cinque mesi dalla benedizione del Santuario Matri Ecclesiae. Da quell’otto settembre gruppi di pellegrini vengono ogni giorno al Santuario. Inoltre il Santuario ha avuto un ruolo molto importante nella preparazione delle nozze d’oro della vicina parrocchia di Santa Gemma. Nel frattempo, parecchie immagini della Madonna Pellegrina percorrono la parrocchia visitando le famiglie… e già si scambiano idee su come preparare un pellegrinaggio diocesano annuale ogni 8 settembre. Ci sono segni evidenti, il che è molto incoraggiante, di quanto il Santuario sia stato rapidamente accettato dai vicini, che lo sperimentano come luogo di grazie. Dopo un’intensa pianificazione è cominciata questa settimana la costruzione della casa per i custodi del Santuario. Nel mese di settembre molti pellegrini, che venivano da lontano, notarono un’enorme buca che avrebbe accolto la costruzione che, come progettato, si sarebbe realizzata col tempo nella parte bassa del terreno, alla sinistra del Santuario. Dopo una lunga pianificazione, la settimana scorsa è cominciata la costruzione. Allo stesso tempo si è dovuto tracciare una nuova strada d’accesso dalla Via di Santa Gemma, dove in futuro ci sarà la strada che condurrà alla casa di ritiro. La casa per i custodi dovrebbe essere terminata in agosto o settembre. Ed era ora, dato che i suoi futuri abitanti, Nivaldo e Teresinha Abram – una coppia brasiliana membri dell’Istituto delle Famiglie di Schoenstatt – già dall’agosto scorso si erano stabiliti nella Città Eterna in attesa della sistemazione definitiva. La loro presenza nel Santuario è una quotidiana manifestazione di autentica ospitalità. La casa per i custodi del Santuario avrà anche un salone, dove in futuro i gruppi di pellegrini possano passare una giornata vicino al Santuario, e fintantoché non sarà pronta la casa grande di ritiro, dovrà anche dare semplice ospitalità a piccoli gruppi di giovani. Panorama attuale di Belmonte, quasi come un anno fa.Oggigiorno chi guarda le attuali fotografie di Belmonte, quasi come quelle di un anno fa che mostravano macchine e uomini al lavoro - sotto l’ansioso sguardo di un numero sempre più grande di schoenstattiani nel mondo intero, che seguivano passo a passo la costruzione con l’entusiasmo e l’anelito di poter partecipare - sente subito l’intenso desiderio e la speranza che si compia sempre più pienamente la missione di questo Santuario, costruito con gli apporti al capitale di Grazie di tutta la Famiglia di Schoenstatt internazionale. Che il flusso di pellegrini verso Belmonte aumenti continuamente e, allo stesso tempo, sorga da Belmonte una corrente sempre più forte che plasmi la Chiesa secondo la visione profetica di P. Kentenich. Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina/Romano Macro, Roma, Italia |
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15.02.2005
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