Postato su 2013-11-08 In Schoenstattiani

La pasqua di Cedric Moller, il segno che ha marcato la via nell’inizio dell’Anno Giubilare

CILE, Carmen Rogers. È partito alla vigilia del gran giorno. È il primo pellegrino al 18 ottobre del 2014. E marca come ha marcato tutta la storia del Schoenstatt cileno, come fondamento, fondatore, guida e padre.

 

 

 

Padre Mariano Irureta ha detto nella sua omelia durante il funerale, con semplicità e chiarezza: “Cedric è sempre stato il primo che si è radicato ed ha creduto in questa terra santa di Bellavista, quella che ha amato con profondo amore, nei suoi gruppi  (il suo caro gruppo del Santo Graal: era il più giovane, il più alto), nelle persone a lui care ( Mario Hiriart), negli ideali di santità e di missione. Ha vissuto con coscienza di missione la santità della vita quotidiana in mezzo al mondo e lo sforzo per fare del suo lavoro, uno spazio dove si plasmasse tutta la realtà del Vangelo.”.

Il fondatore del Ramo delle coppie, dell’Istituto delle famiglie, ed appoggio costante per tutti e ciascuna delle comunità, Cedric è il segno regalato da Dio all’aprire le porte del Santuario che tanto ha amato. Per iniziare il cammino giubilare, lo abbiamo visto fare il primo passo; abbiamo conosciuto personalmente un fondatore e un padre come il Padre che lo ha educato.

“Se veramente vuoi conoscere il Padre, devi ascoltare i Moller”

Era un giorno di pioggia torrenziale e a Bellavista in quegli anni si arrivava solo fidandosi ciecamente ed irresponsabilmente (secondo l’opinione dei papà) nella Divina Provvidenza.

Volevo conoscere quel Padre, che già ammiravo profondamente, ma non conoscevo con il cuore. Ed ho arrischiato; l’acqua nel mio piccolo 600° arrivava fino ai calcagni, ma sono arrivato al Centro dei Pellegrini di Bellavista all’ora dell’incontro.

Cedric e Maria Teresa erano al centro dell’attenzione dei pochi che sono arrivati. E con parole semplici, scherzando tra loro, hanno cominciato ad affascinarci con la loro storia. Quella del Padre che ha ricevuto al suo “piccolo José Engling” con un bicchiere di latte a Milwaukee. E quella del Padre, che “come un’immensa roccia ha distrutto a poco a poco e violentemente il mio orgoglio e la mia tenacità ostinata”, come ripeteva Cedric in una testimonianza. E concludeva: “mai mi hanno colpito tanto forte con la verità, fintantoché ho capito lentamente. Ad un torrente ad un molinello, non lo si aiuta con mano soave”.

“Ha potuto portare la croce, superare le sue ombre ed alzarsi come una stella luminosa, grazie a che si è trasformato ed ha vissuto come un figlio del Padre Fondatore”, ha detto Padre Mariano Irureta nella omelia dei suoi funerali.

Oggi, nella stessa terra santa che ha percorso verso il Santuario una e mille volte, Cedric ci dice come aprirci alla grazia di Dio. E rinnovarci e riempire i nostri cuori del suo spirito, e cominciare dal principio con le forze originali. Le forze che il Padre ci regala, attraverso Cedric come fondamento vivo di questa Famiglia. Cedric, alto come uno stendardo del Padre, che ha seguito con fedeltà eroica. Cedric è nuovamente la nostra guida verso l’esperienza unica di questo anno di grazie e di gioia.

Originale: Italiano. Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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