Postato su 2009-12-08 In Schoenstattiani

Dodici anni portando la Madonna Pellegrina

Pellegrinaggio a Schoenstatt, per ringraziareChristiane Schätzle. Nel 1997 è cominciato il mio cammino con la Madonna Pellegrina di Schoenstatt. Ho scoperto che era un’eccellente idea quella di preparare l’Anno Santo del 2000 in compagnia di Nostra Signora. Tutto il personale del nostro asilo ha aderito a quest’iniziativa. Abbiamo informato i genitori dei bambini e sono diventata missionaria di una Madonna Pellegrina. La Madre ha cominciato allora il suo pellegrinaggio da un gruppo all’altro, da un bambino all’altro e tra le loro famiglie.

 


Foto di 1997: i bimbi recivono alla Pellegrina con gioia Nell’anno 2000 è terminato il pellegrinaggio. I missionari potevano decidere dopo le grandi celebrazioni della Campagna, se continuare o no a camminare con l’Immagine, di cui erano incaricati. Al terminarsi le celebrazioni dell’anno 2000, non c’era un motivo speciale, né nessun altro motivo speciale prossimo per continuare con la visita mensile della Madonna Pellegrina. Ciononostante la gente dimostrava un grand’interesse in seguire ricevendola ed io stessa avrei sentito tanto la mancanza della visita della Mater, se non avessi continuato la mia missione nella Campagna.

Inoltre in marzo del 2000 avevo conosciuto Rainer, il mio futuro marito. La religione non occupava un posto molto importante nella sua vita, ma lui conoscendo la mia religiosità, mi ha detto: “Non ho niente in contrario alla tua vocazione religiosa”. Naturalmente sapeva anche del mio amore per la Campagna, tanto che se qualche volta non erano puntuali nella data stabilita a consegnarmi l’Immagine, mi diceva: “È molto tempo che la Madonna Pellegrina non ci visita”. Ed io mi sentivo felice, perché mi rendevo conto che la Mater si avvicinava al suo cuore.

Nel 2003 la mia amica Susanne, che lavorava nell’asilo con me e anche è missionaria, aveva vinto un viaggio in una crociera per due persone e mi aveva invitato ad accompagnarla. Siamo partite da Dubrovnik per Corinto e Venezia. Che meraviglia!!! Naturalmente portavamo la Madonna Pellegrina!!

Nel 2006 mi sono sposata con Rainer

Matrimonio: la pellegrina participaPoco prima che si avvicinasse la data delle nozze, ho detto a mio marito: “Dio voglia che la Madonna Pellegrina sia presente alla cerimonia.”.Rainer non aveva nessun difficoltà, nemmeno ad ammetterlo davanti ai suoi amici. E durante le nozze la Madonna Pellegrina è rimasta insieme con noi anche durante la veglia nuziale. Con il trascorrere del tempo osservo che lui non solo “accetta” che la Mater è importante per me, bensì che la Madonna Pellegrina è importante per lui. Ho comprato, perciò, una piccola replica dell’Immagine. In un viaggio mi ha detto: “Non ti dimenticare di portare con noi l’Immagine della Madonna Pellegrina!”

Il 18 novembre, come coppia appena sposata, ci siamo recati a Schoenstatt in ringraziamento specialmente al Santuario Originale. L’occasione è stata molto importante, poiché portavamo la “nostra giara”. Nella nostra Messa, il giorno delle nozze, invece di recitare le petizioni, il sacerdote aveva invitato tutti a scriverle per depositarle nella nostra giara, il nostro Capitale di Grazie. Io non volevo che questo contenuto tanto speciale fosse bruciato come il solito, bensì volevo farlo a Schoenstatt.

Sempre con gioiaCosì il 18 novembre seguente ci siamo recati a Schoenstatt. Rainer ha portato tutto il Capitale di Grazia raccolto per ringraziare la Mater e bruciarlo nella pira dove si depositano ogni 18 gli apporti.

Dopo le nozze mi sono resa conto che non avrei potuto continuare il mio apostolato con i genitori dei bambini dell’asilo per la distanza dalla nostra nuova casa, perciò ho deciso cominciare quest’apostolato dove ora abitavo.

Anzitutto ho parlato con il parroco, che ha approvato l’iniziativa dandomi l’opportunità di presentare la Madonna Pellegrina durante la Messa. Ciononostante io ho preferito iniziare con alcune persone, cui ho invitato individualmente, lasciando per più avanti la formazione di un circolo più grande. Ho così cominciato a visitare i vicini della nostra strada, parlando della Madonna Pellegrina di Schoenstatt. Al principio non è stato facile, perché li conoscevo poco, e tra le persone che invitavo alcuni non dimostravano nessun interesse ad avvicinarsi alla Chiesa. Perfino mi domandavano: “Perché io?”, e spesso: “Quanto costa?”, o; “Si riceve molta corrispondenza sul tema? Non mi piace”. Promettevo che non sarebbe avvenuto nulla di simile e sempre assicuravo le persone con cui parlavo che avrebbero avuto tempo per pensarlo. E aggiungevo: tra qualche giorno vi telefonerò per sapere la vostra decisione. Era importante far notare che non c’era nessun obbligo: che la loro decisione era veramente libera e che dopo un anno avrei chiesto a ciascuno: “Desidera ricevere ancora la visita della Madonnina di Schoenstatt o già non ha interesse che vada a casa sua?”.

battesimo di PauloAvevamo un gran desiderio di avere un figlio, ma passò molto tempo in compiersi questo nostro desiderio e tutto è stato molto difficile. Sempre ripetevo alla Mater: “Confido in Te”. Quando si è organizzato il pellegrinaggio annuale a Schoenstatt mi sono iscritta, e sono stata incaricata coordinatrice di un autobus. In quel pellegrinaggio portavo una gran petizione alla Madre nel Santuario Originale: “Madre, vorremmo tanto avere un figlio!”. Il pellegrinaggio si è tenuto in settembre ed io a novembre sono rimasta incinta.

Naturalmente eravamo un po’ preoccupati per la gravidanza e il parto. Ho pregato la novena “Del miracolo della vita” e in seguito i misteri gaudiosi del Rosario. Guardavo la Mater e le dicevo; “Tu che hai dato alla luce Cristo Gesù, aiutami nel momento del parto!!” e mi sentivo sicura.

Purtroppo tutto non è stato come avevo sognato. Sono sorte complicazioni ed ho dovuto ricoverarmi all’ospedale La Madonna Pellegrina era con me. Inoltre ho telefonato a Schoenstatt chiedendo preghiere. Rainer anche ha telefonato ad un’ex collega chiedendole che accendesse una candela in una Chiesa. Lui temeva per la vita del bambino e per la mia. Non so com’è entrata la Madonna Pellegrina nella sala operatoria, ma solo so che era presente ed è restata con me in ospedale tutto il tempo. Durante molti giorni ero tanto debole che Rainer doveva occuparsi di Paul. Gli cambiava i pannolini e lo lasciava sempre con noi. Io converso tanto con la Mater: come mi sento, che ho bisogno del suo aiuto, che già posso camminare ecc.

Incontro Ora Paul ed io stiamo benissimo. Lui guarda la Madre e sorride di gioia. E può farlo tutte le mattine, perché abbiamo scoperto il nostro rito d’ogni mattina. Quando la Madonna Pellegrina visita la nostra casa, lo pongo davanti all’Immagine e gli domando: “Dov’è Gesù?” e lui stende la sua manina verso la Madre e sorride. Poi gli racconto qualcosa di Gesù e lo benedico. È come una piccola preghiera della mattina.

Voglio che la Mater continui nella nostra casa, che continuiamo sperimentando in maniera visibile la benedizione di Dio, che ELLA accompagni la nostra famiglia e la protegga, che la prenda per mano e cammini con noi in qualsiasi circostanza. E voglio che mi aiuti a tener sempre fiducia in Dio.

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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