Postato su 2010-06-16 In Anno sacerdotale

Belmonte 2010: in cammino per una Chiesa Pellegrina

Mons. Gino Reali bendice la estatua del Padre Kentenichmkf. “È stato l’Incontro più grande di sacerdoti schoenstattiani e noi eravamo presenti!” I sacerdoti giovani, membri del primo corso della Federazione di sacerdoti diocesani in Cile, irradiano felicità, e vogliono scattare ancora una fotografia con il Santuario come sfondo. “Tutto Schoenstatt è stato nostro ospite e noi i suoi anfitrioni, questo è storico”. La Gioventù di Schoenstatt italiana è molto cosciente del suo ruolo. “In mezzo alla Chiesa, e in mezzo alla vita”, afferma P. Maurizio Torres cileno. “Ora si vede quanti sacerdoti schoenstattiani siamo qui. E quanti amici focolarini e di altri movimenti”. P. José Luis Correa li conosce tutti per la preparazione del pomeriggio nella sala delle udienze. È venerdì 11 giugno ore 20. Alla fine dell’Incontro in Belmonte, un’agape davanti alla Casa dell’Alleanza, colophon di una gran settimana a Roma, all’ombra del Santuario. E sopra ogni cosa e tutti c’è la statua di P. Kentenich benedetta questo pomeriggio.

 

Iglesia peregrina Sono trascorse alcune ore dopo la chiusura dell’Anno Sacerdotale, con la gran celebrazione eucaristica in Piazza S. Pietro. Mentre 15.000 o più sacerdoti lasciano Roma, un torrente di turisti arriva per il fine settimana, c’è lo sciopero dei trasporti pubblici, gli italiani entusiasti si preparano per l’apertura del campionato mondiale e la via Boccea si immerge nel caos proprio dei venerdì, centinaia di sacerdoti e laici si recano a Belmonte, al Centro Internazionale di Schoenstatt a Roma.

En la ermita Nella nuova entrata – all’angolo della via Boccea, accanto all’Edicola – il portone è totalmente aperto e gente amabile aspetta i pellegrini che arrivano con gli autobus organizzati specialmente, ma non con totale puntualità. Sono Mons, Ignazio Sanna – arcivescovo di Oristano e membro dell’Istituto dei Sacerdoti Diocesani di Schoenstatt -, Mons. Gino Reali, vescovo locale, numerosi membri e amici della Famiglia di Schoenstatt italiana, le Sorelle di Maria della Casa di via Aurelia Antica, quasi tutti i sacerdoti schoenstattiani che hanno partecipato quel giorno alla chiusura dell’Anno Sacerdotale a Roma…

Una visione della Chiesa

Dopo un momento per l’Incontro e la conoscenza del luogo, tutti si sono riuniti per proseguire per l’ampio terreno, sostando in varie stazioni. Si sono letti alternativamente testi in tedesco, spagnolo ed italiano – si potevano seguire nel depliant che aveva ciascuno con le traduzioni – approfondendo il significato di questa celebrazione e di questo luogo.

En la ermita “Vogliamo lasciarci ispirare da questo luogo chiamato Belmonte e dal sacerdote Padre Kentenich, che qui 45 anni fa – incoraggiato dal Concilio Vaticano II appena terminato – ha dato una visione di come la Chiesa può percorrere il suo cammino verso il futuro”, diceva uno dei testi.

Le stazioni: l’edicola, il memorial della corsa delle fiaccole, il Santuario e la statua di Padre Kentenich. I simboli: la fiaccola, il bastone del pellegrino, la giara, i bigliettini, una fotografia del Cardinale Ratzinger al Santuario, il libro che contiene i “telegrammi mandati a Padre Kentenich” da persone di molti paesi, ma soprattutto ha dato il suo conio alla festa il pellegrinaggio, l’immagine della Chiesa pellegrina in cammino verso gli uomini, verso Dio. Tutto è stato accompagnato musicalmente da Padre Ignazio Pacheco e da Padre Ignazio Camacho. Durante il pellegrinaggio si scambiano saluti, si percepisce un’espressione di gioia al ricevere la fiaccola, una felicità visibile per essere insieme, e per questo meraviglioso luogo con il Santuario, che semplicemente attira…

Ci siamo incontrati con un carisma profetico

La antorcha pasa de mano a mano Quando i pellegrini entrano davanti al Santuario ci sono le giare del giorno dell’inaugurazione – portate dal Perú, Paraguay, dall’Argentina e dal Burundi. Le letture, le suppliche, le preghiere sono legate da uno stretto vincolo con le tante persone, che in tutto il mondo si uniscono questo pomeriggio con la festa a Belmonte, nel cuore della Chiesa.

La cerimonia è terminata nel Santuario con il rinnovamento dell’Alleanza d’Amore in tutte le lingue, poi i pellegrini hanno proseguito fino al luogo dove il giorno anteriore si era collocata la statua di Padre Kentenich. Il lino che fino a quel momento la copriva, si è tolto tra gli applausi, e Mons. Dott. Peter Wolf ha interpretato il momento della benedizione di quella statua come un Incontro visibile con il carisma profetico di Padre Kentenich…

Bendición In quel momento è scomparso Padre Georg Egle: mancava il testo della benedizione. Allora Padre Michael Gerber ha chiesto ai due Padri cileni che avevano la chitarra, che intonassero una canzone, poi un’altra, un’altra un’altra…ma prima di doverne cominciare una nuova Padre Egle è ritornato e Mons. Real ha benedetto la statua e i cingoli che tutti i sacerdoti hanno ricevuto in regalo alla fine in ricordo di quel giorno.

Incontri

L’invito a cenare è stato accolto con entusiasmo, così ci sono stati ancora incontri nel programma. È stata la prima occasione per scambiare – in un circolo tanto grande – le esperienze fatte a Roma in quei giorni, soprattutto intorno al magnifico pomeriggio trascorso nell’Aula Paolo VI. Padre Bernhard Schneider ha raccontato, molto entusiasta, i commenti dell’architetto che ha costruito l’Aula e che era stato invitato: “Non avevo mai visto qualcosa così, da quando si era costruita l’Aula!”.

Cena Padre Gerardo Cárcar, uno dei coordinatori di questo pomeriggio, si è rallegrato per la prima eco della stampa, che gli era giunta. Suor Marie Johanne, la superiora delle Sorelle di Maria della Casa di via Aurelia Antica, ha chiarito tutti i dubbi: Sì, era stata lei che aveva pregato in tedesco le suppliche della fine dell’ora delle vigilie.

Padre Stefano Casquero, dell’Archidiocesi di Bahia Blanca (provincia di Buenos Aires, Argentina), ha conversato con tre uomini del Movimento di Schoenstatt italiano e…. ha messo le basi dei mattinieri in Italia (pertanto sono già 4) Alcuni sacerdoti cileni della Federazione sono stati “catturati” come corrispondenti di schoenstatt.de, le ragazze italiane della Gioventù Femminile hanno raccontato il loro incontro con le ragazze di Friburgo…e continuamente si udiva: Arrivederci a presto a Schoenstatt…”.

Molti si recano a Schoenstatt per celebrare il centenario dell’ordinazione sacerdotale di Padre Kentenich, che si terrà la prossima domenica 20 di giugno, e per partecipare all’Incontro Internazionale dei Sacerdoti, dal 21 al 23 giugno.

Ciascuno dei presenti vuole ripetere dopo questo grand’avvenimento, le parole pronunciate dai giovani l’anno scorso al traguardo della corsa delle fiaccole, portando il fuoco di Schoenstatt a Roma: “Portiamo questo fuoco di ritorno. Assumiamo la responsabilità di conservarlo, affinché il carisma di Schoenstatt sia fecondo nella Chiesa”.

11. Juni, Belmonte

Album di fotografie

Guión (pdf)

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Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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