Los Olmos bendición

Postato su 2021-03-03 In Vivere l’Alleanza

La Mater su una carrozza, come si faceva prima, a Lujan

ARGENTINA, Astrid y Matías García Samartino •

Trabocchiamo di infinita gratitudine per tutto quello che abbiamo vissuto e sentito questo 20 febbraio 2021 durante la Benedizione del nostro santuario degli Olmi, a Pilar (Buenos Aires, Argentina). —

La Nostra Madre, la nostra cara Mater, è scesa dal suo nuovo trono e si è fatta presente in mezzo an noi; la sentiamo vicina, con noi: Ella era lì, e ci resterà per sempre. Come San Pietro dopo aver contemplato la gloria di Dio sul Tabor, esclamiamo: è bello per noi stare qui! Piantiamo qui la nostra tenda! Questo è il nostro angolo prediletto!

Ha scelto questa terra per dimorarvi da oggi all’eternità

Il giorno della benedizione è stato un giorno di gioia, di grazia, di gloria. È stata una vera festa per tutti. Erano circa 20 anni che non si costruiva e benediceva un santuario in Argentina. Ella, nostra Madre, ha scelto questa terra per dimorarvi da oggi all’eternità.

Oggi possiamo dire: attenti alle scarpe, perché quella che calpestate è Terra Santa …

“Sí, Santo è questo luogo, e diventerà ancora e ancora più santo: Terra Santa è questa, perché la S.ma Vergine ha scelto questo terreno; Terra Santa, perché con il passare degli anni, dei decenni e dei secoli, da questo luogo si forgeranno, cresceranno e lavoreranno uomini Santi. Questo è un luogo santo, infine, perché da qui saranno posti impegni Santi, vale a dire impegni che santificano, su spalle deboli” (P. Kentenich, 31 maggio 1949).

Los Olmos bendición

Consegna delle chiavi del Santuario al Vescovo

Le parole non bastano per esprimere ciò che arde nei nostri cuori. Questo giorno di festa prosegue e proseguirà latente nel nostro cuore per molto tempo! Abbiamo sperimentato un giorno di paradiso, e Ella si è occupata che fosse così, tutto ciò che abbiamo preparato umanamente ha avuto un risultato divino … un giorno di festa che rimarrà per sempre nei nostri cuori.

La celebrazione è iniziata con la preghiera del rosario, in un clima di pace e allegria. La cerimonia solenne è stata presieduta dal nostro Vescovo Monsignor Pedro Maria Laxague. Con uno spirito di fede, emozione e immensa allegria, i sacerdoti celebranti hanno fatto la loro processione d’ingresso; canti di giubilo hanno accompagnato le nostre preghiere, e con gran fervore abbiamo goduto di ogni momento della celebrazione.

Sono state consegnate le chiavi del Santuario a Monsignor Pedro Maria, il quale ha proceduto all’apertura delle sue porte. È stata benedetta l’acqua, con la sua aspersione su tutti i presenti e sulle mura del nuovo santuario, segno di purificazione; si è proseguito con la liturgia della Parola e, poi, è stato realizzato il rito di consacrazione del santuario, preparandoci a questo momento con il canto solenne delle litanie di tutti i santi. Sono state collocate sull’altare le reliquie del Santo Curato Brochero, San Giuseppe Calasanzio, San Giovanni Bosco, San Domenico Savio e Santa Maria Mazzarello, secondo l’antica tradizione della Chiesa.


L’entrata della Madre su una carrozza

Prima della consacrazione del Santuario abbiamo invocato lo Spirito Santo e sentito come soffiava; incredibilmente abbiamo notato come una brezza proprio in quel momento abbia aumentato il suo calore. Il Vescovo ha recitato la preghiera di consacrazione e poi ha unto con l’olio sacro l’altare e le mura, come espressione visibile del fatto che questo luogo è consacrato a Dio. Sono stati incensati anche l’altare e il Santuario, e poi è stato il momento del grande ingresso della nostra madre e Regina, su una carrozza come si faceva in passato, en Lujan, nel 1630 (Vergine di Lujan, patrona dell’Argentina). La stavamo aspettando … L’abbiamo accompagnata camminando fino al suo trono, strabordanti di felicità e gloria. L’abbiamo salutata agitando fazzoletti bianchi, applaudendo, con il clarinetto, cantando … Tutto era felicità e gioia. Lei camminava con noi, la sentivamo così presente …. Grazie Madre per aver scelto questa terra e questa famiglia.

È stata incoronata la sua Immagine nel Santuario e abbiamo recitato la nostra preghiera di consacrazione, così nostra, così schoenstattiana. Abbiamo proseguito la celebrazione carichi di emozione. Incredibili canti hanno accompagnato ogni momento per pregare e innalzare il nostro spirito, creando un’atmosfera unica e indescrivibile.

Speranza per l’Argentina e per il mondo

La Nostra Madre già dimora nel suo luogo, per sempre. In questo tempo di prolungata pandemia, Ella porta luce e speranza nei nostri giorni, al nostro paese e al mondo. Ella si manifesta vincitrice.  Un nuovo tempo ci aspetta, e Ella sarà lì per accompagnarci, come sempre ha fatto. Niente e nessuno la ferma e noi l’abbiamo ricevuta, stiamo qui, siamo tuoi. Nel Santuario ci regala le sue grazie, per ognuno che se ne va: nessuno si sente solo, Ella trasforma i nostri cuori e ci spinge verso il mondo, in Alleanza. Nulla senza di Te, nulla senza di noi.

Disposti a seguire il cammino, cara Mater, ci affidiamo a Te e Ti affidiamo tutti coloro che ti portano in questo luogo Santo, vogliamo restarti sempre fedeli.

Grazie Madre per quest’immenso regalo che abbiamo vissuto con tanta allegria.

Originale: spagnolo. Traduzione: Federico Bauml, Italia

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