BELMONTE/FILIPPINE, di Don Klaus Alender e di Maria Fischer •
Come ha scritto il Rettore Don Lozano nell’ultima Lettera di Belmonte: Con la costruzione del Centro di Ospitalità e di Incontri “DOMUS PATER KENTENICH” “Sebbene lentamente, tutto va avanti e sono stati ripresi anche i lavori; siamo già vicini all’ultimazione, anche se mancano ancora tante cose.”
E manca, tra l’altro, ciò che ogni Paese potrà e dovrà portare in dote nella “propria” Stanza, per quanto riguarda la cultura del proprio paese e di Schoenstatt. La casa dispone di 31 camere per ospiti. Queste camere portano il nome dei paesi, nei quali esisteva un Santuario di Schoenstatt al momento del Centenario di Fondazione 2014. Ogni paese è invitato a documentare la propria presenza, nella relativa Stanza, con un’Immagine della Madonna di Schoenstatt, un Crocifisso ed un’altra immagine che rispecchi qualcosa di tipico della natura e dell’arte e cultura di questo paese. Le camere sono state assegnate a partire da settembre. Le targhette con i numeri corrispondenti sono in preparazione e su ognuna di esse sarà riprodotta: la bandiera e il nome del Paese, e questo nella propria lingua e in italiano . Anche se si va avanti “lentamente”, per Germania, Argentina, Brasile, Burundi, Nigeria, la parola d’ordine del momento è …: Affrettatevi! Affrettatevi, affinché le vostre Stanze non stiano ad attendere i primi pellegrini a “pareti vuote”!
Si sono già affrettati gli Australiani – gli ospiti vivranno un’atmosfera australiana alla vista del “Crocifisso-Aborigeno” – si è affrettata la Rep. Ceca con il Bambinello di Praga e si sono affrettate le Filippine.
L’immagine della Stanza numero 201
Don Klaus Alender – dell’Istituto dei Sacerdoti Diocesani di Schoenstatt – che da 15 anni viaggia nelle Filippine per la sua Comunità e per il Movimento di Schoenstatt – aveva già portato da lì, per il Centenario di Fondazione 2014, una bella immagine della Madonna di Schoenstatt, con cornice lavorata a mano.
Durante il Congresso Generale dei Sacerdoti Diocesani, non solo c’erano a Schoenstatt due sacerdoti delle Filippine, ma c’era anche quell’immagine che renderà tangibile la cultura delle Filippine nella “Stanza delle Filippine” della Domus Pater Kentenich. E Don Alender precisa subito: “Non un’immagine pia, ma un’immagine della cultura di questo Paese.” Un’immagine ricca di colori e di forme. Si sente quasi il suon di chitarra.
Don Alender, che in maggio sarà di nuovo nelle Filippine, assicura: “Presto arriverà anche un Crocifisso”.
L’anno scorso, durante la sua visita nelle Filippine, Mons. Dr. Peter Wolf ha incontrato, insieme a Don Klaus Alender, una famiglia che è molto legata a Belmonte. E ha raccontato: “Con la famiglia abbiamo parlato dell’arredamento della Stanza del Movimento di Schoenstatt delle Filippine nella Domus Pater Kentenich”. Una stanza che tra l’altro è già finanziata completamente. Pura solidarietà ed impegno.
Solo che non è ancora chiaro, a partire da quale data potranno soggiornare a Belmonte i primi pellegrini e chi saranno questi. Ma una cosa è certa: Chi avrà la fortuna di varcare la Stanza n. 201 (singola), toccherà con mano la ricchezza culturale delle Filippine.
Santuario delle Filippine
Per saperne DI PIU’ sulle “Stanze dei Paesi” a Belmonte
Pagina web di Belmonte: www.roma-belmonte.info
Originale: Tedesco. Traduzione: Maria D. Congiu, Roma, Italia