Postato su 2016-02-03 In Vivere l’Alleanza

Sei arrivato a destinazione…il tuo santuario. Un app che ci condurrà nei 200 santuari del mondo

CHILE/MONDO,  Alberto León e María Fischer

“Sei arrivato a destinazione”, la voce del GPS ci comunica con sicurezza. Ma non vedo nulla. So che i santuari di Shoenstatt non sono poi così grandi e possono alle volte essere nascosti. Ma qui, nella piazza principale di questa città, il santuario che cerco senza dubbio non c’è… e il GPS non mi segnala di essermi perso. Il motivo risiede nelle coordinate del GPS di cui mi sono fidato, che fanno parte di un database degli indirizzi dei santuari – nell’apposita sezione di santuarios.schoenstatt.de – ma gran parte di questi conducono al centro della città che ospita il santuario e non nel luogo in cui si trova fisicamente.

“Dove si trova il santuario in Costa Rica?” chiede un turista, un pellegrino in un messaggio a schoenstatt.org. “Non ce n’è uno ancora” è la risposta che diamo mole volte ed è la stessa per quelli che chiedono l’indirizzo del santuario a San Francisco o in Kenya. Non ci sono ancora dei santuari in questi luoghi. Ma le persone come possono saperlo? “Sono in macchina nel nord della Francia, come posso raggiungere il santuario di Cambrai?” Una richiesta fatta in francese e nel bel mezzo della notte in Europa. Quale membro del team parla francese, è online, ed è in grado di spiegare che il santuario di Cambrai si trova a Thun-Saint-Martin?

“Quanti santuari ci sono nel mondo?” “Sono uno studente di Londrina, dove posso trovare delle foto di tutti i santuari per un progetto universitario?” – “Siamo in vacanza a Viña del Mar, quale santuario è più vicino al nostro hotel?” – “Voglio fare un tour dell’India e visitare il maggior numero di santuari possibile. Come posso trovarli?” … non è un caso che la pagina con il più alto numero di visualizzazioni del sito del Centro Internazionale di Schoenstatt a Belmonte sia la pagina “come raggiungerci”.

I progetti di Schoenstatt emergono, dando voce ai bisogni di questo tempo. L’App di Shoenstatt e il servizio speciale offerto online sembra essere in dialogo con le voci dell’anima.

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Vacanze piovose e una mappa dei santuari del mondo

Verso la fine del secolo scorso (si, nel 1999), Pedro Lázaro da Iquique, Cile, iniziò a redigere la prima lista dei santuari nel mondo sul suo sito web: fu il prodotto di una meticolosa ricerca in collaborazione con il team di schoenstatt.org. Ma a quel tempo non era semplice trovare i santuari su Google Earth, che era stato appena lanciato, e le lentissime connessioni internet rendevano il lavoro ancora più difficile. Più tardi, Heinrich Brehm, dell’Ufficio Stampa (divenuto poi internazionale) di Shoenstatt creò una pagina in cui la navigazione era decisamente più semplice, la già menzionata “santuarios.schoenstatt.de”, con i dettagli relativi alla gran parte dei santuari e le relative coordinate GPS ma non tutte risultavano essere corrette a causa di mancate informazioni e verifiche.

Fino al 2014, quando qualcosa di nuovo apparve – una mappa dei santuari del mondo – realizzata da Matías Fortuño dal Chile — e durante delle vacanze piovose Norbert eGertrud Jehle dalla Germania diedero una mano: Gertrud mise insieme un album di foto mentre Norbert localizzava i santuari. Con pazienza e impegno trovò un santuario dopo l’altro su Google Earth, grazie ai dati precedentemente raccolti sulla mappa del mondo, così da poterli verificare o correggere secondo la necessità. “Collocai il cursore di fronte all’entrata del santuario”, commenta Norbert, “perché non volevo che un puntino sul tetto potesse nascondere il santuario”.

“Le informazioni sono eccellenti, grazie mille. Le caricherò durante la settimana”, disse Matías Fortuño, il quale aveva collaborato con le Nazioni Unite in materia di informazioni geo-spaziali.

“La mappa che ho messo in piedi su Google era aperta per modifiche ma spesso i santuari finivano in luoghi con cui non avevano alcuna corrispondenza (nell’oceano ad esempio). Dovetti quindi eliminare questa opzione e inserire i miei contatti” commenta.

Attraverso il magazine “ Vínculo” su Facebook, iniziarono ad arrivare correzioni e informazioni sulle edicole che entrarono così a far parte della mappa.

Lavorarono come un vero e proprio team sia in Cile che in Germania, verificando insieme o con l’aiuto dei collaboratori di schoenstatt.org l’esistenza di quei santuari nascosti, ad esempio sotto la vegetazione, come a Jaraguá (Cassio Leal dovette recarsi direttamente al santuario per confermare l’informazione poiché non era possibile verificarlo dall’alto) o nel bel mezzo del nulla, come quello nel Paso Mayor, privo di qualsiasi indicazione (questo santuario non faceva parte della lista originaria ma vi fu incorporato perché era presente nella lista dei santuari argentini, benché non avesse le sembianze del santuario e non risultasse essere un santuario filiale) e indirizzo, che è il caso dei diversi santuari presenti in India.

Passo dopo passo, Norbert Jehle raccolse le informazioni necessarie a caricare le coordinate dei santuari nella categoria di “Punti di Interesse” all’interno del sistema di navigazione satellitare della macchina… coloro che lo possiedono possono guidare lungo le strade del mondo e, tra una stazione di servizio, un hotel e una località turistica e l’altra, poter trovare sullo schermo del loro GPS gli indirizzi dei santuari di Schoenstatt.

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Il mio santuario: l’app

Screenshot_2016-01-03-16-28-01A dicembre, Alberto León — uno studente universitario del Santuario di Providencia, in Cile, nonché fondatore della Gioventù Maschile nella stessa città — con il supporto di Carmen Rogers, contattò schoenstatt.org per comunicargli il suo nuovo progetto: un app che raccogliesse tutti santuari di Schoenstatt.

Precedentemente Alberto aveva creato un app chiamata “Tu Misa” (la tua messa) che mostra all’utente la parrocchia più vicina, fornendogli l’orario delle messe, o la messa che ha inizio prima in tal o tal parrocchia. Pensò che bisognasse fare qualcosa di simile per Schoenstatt..e si mise a lavoro, partendo dai dati verificati da Matias Fortuño e Norbert Jehle.

Lo facciamo in altre lingue? Certo!! Abbiamo dunque bisogno di traduzioni…”Ce la faremo” e in poche ore, Alberto ottenne una traduzione in portoghese, inglese e tedesco. Abbiamo ancora bisogno della versione italiana.

Aggiungiamo le foto dei santuari? In seguito ad un test con le foto di alcuni di questi, la decisione fu evidente, senza dubbio con foto! Così chiesero ad ognuno di inviare le migliori foto dei loro santuari.

Inseriamo gli indirizzi fisici o solo le coordinate GPS? Entrambe, dove già ne siamo in possesso, e per quel che riguarda gli indirizzi fisici si apre un ulteriore richiesta di collaborazione del Dreamteam, dei collaboratori e amici di schoenstatt.org al progetto dei due cileni, Alberto and Matías.

Alla ricerca dei santuari!

Screenshot_2016-01-03-16-27-35Dei 200 santuari, ancora mancano le coordinate GPS dei seguenti:

  • Betzdorf, Germania
  • Mutumba, Burundi
  • Isingiro, Tanzania
  • Aloor, India
  • San Francisco de Macoris, Repubblica Domenicana
  • Chilapa, Messico
  • Irinyalakuda, India
  • San Luís Potosí, Messico – TROVATA 19.01.
  • Bangalore, India
  • Thrissur, India

Vi preghiamo di inviare il materiale a santuarios@schoenstatt.org (solo informazioni già verificate).

Per coloro che possono aiutarci con gli indirizzi fisici (strada, città) dei santuari nei vostri paesi o in altri, vi preghiamo di contattare lo stesso indirizzo al fine di ricevere le informazioni via Dropbox e completare il modulo. I santuari in Cile, Germania, Svizzera, Austria, Spagna e Italia sono completi.

Siamo alla ricerca di foto

Abbiamo già molte foto. Nonostante ciò, vale la pena inviare le foto più recenti dei vostri santuari. Ci aspettiamo le foto migliori!

Come funzionerà l’app?

Screenshot_2016-01-03-16-26-22“La parte migliore è che puoi cercare il santuario più vicino alla tua posizione attuale, così come la sua distanza esatta, la foto, l’indirizzo e tutto il resto” spiega Alberto.

In questo modo puoi trovare facilmente il modo di raggiungere il santuario in macchina o a piedi, analogamente all’app “Mi Misa”.

“Oltre a questo, puoi esplorare il mondo dei santuari in un paese, un continente o letteralmente andare in pellegrinaggio da un santuario all’altro dal tuo cellulare” afferma.

Di certo non smetteremo di ricevere domande, e richieste di indirizzi e foto, sui santuari che ancora non esistono ma con questa app la frustante ricerca e l’essere bloccati nella piazza principale di una città sconosciuta faranno parte solo del passato…

Alberto sta pensando anche di realizzare un sito web con le informazioni più importanti… per quei momenti in cui non hai il cellulare a portata di mano.

E ora una richiesta, che in realtà è più un invito:

Mettiamoci alla ricerca dei santuari che ancora non sono stati trovati! Mandateci foto!

Attendiamo l’app del santuario e prendiamo parte al suo sviluppo!

La prossima idea è già sorta…

Vediamo se in futuro possiamo geo-referenziare la vita di Padre Kentenich! Come la vedreste su una mappa?

Fantastica idea, Matías. Andiamo avanti…

Originale: spagnolo. Traduzione: Claudia Minici, Roma, Italia

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