Postato su 2015-12-22 In Vivere l’Alleanza

Ordinazione sacerdotale nel Santuario “Mont Sion Gikungu”

BURUNDI, Diomède Mujojoma •

La comunità dei Padri di Schoenstatt, Mont Sion Gikungu, ha avuto in dono un nuovo sacerdote: Padre Yves Irakoze. Il rito dell’ordinazione sacerdotale ha avuto luogo sabato, 12 dicembre 2015, nel Santuario mariano di Schoenstatt, Mont Sion Gikungu, durante la celebrazione eucaristica iniziata alle 9h:30 nella Chiesa della Santissima Trinità e presieduta da S.E. Mons. Evariste Ngoyagoye, Arcivescovo di Bujumbura. Hanno concelebrato il Vicario Generale, il Padre Provinciale dei Padri di Schoenstatt, il Padre Superiore presso il Santuario Mont Sion Gikungu e una moltitudine di sacerdoti venuti da ogni parte per sostenere il nuovo sacerdote, Yves Irakoze, il sesto burundese di questa comunità.

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Ordinato sacerdote nell’Anno Santo della Misericordia

Nel suo saluto di benvenuto, Padre Jean Bernard, Superiore della Comunità di Schoenstatt Mont Sion Gikungu, ha espresso la sua gioia nell’accogliere il Diacono Yves Irakoze nella Comunità dei Padri di Schoenstatt. Egli ha ricordato che non si diventa sacerdote per volontà personale, ma per misericordia divina, per una missione divina. A questo scopo ha chiesto ai fedeli di pregare per i sacerdoti in generale e per Yves Irakoze in particolare, affinché siano all’altezza della loro missione. Non ha mancato di prodigare consigli al candidato al sacerdozio, Diacono Yves Irakoze, raccomandandogli di serbare la sua fedeltà a Cristo, servendolo con abnegazione ed essendo sollecito per la Chiesa e un appassionato di Maria. Gli ha ricordato che viene ordinato sacerdote nell’Anno Santo della misericordia, augurandogli perciò di essere un sacerdote misericordioso. Infine, il Padre Superiore ha accolto solennemente i pellegrini venuti a partecipare all’ordinazione sacerdotale.

Non voi avete scelto me

Nella sua breve omelia, l’Arcivescovo ha parlato della funzione delle tre categorie di sacramenti,a) sacramenti di iniziazione cristiana (Battesimo, Comunione e Cresima) b) sacramenti della salvezza (Penitenza, Unzione degli Infermi) e c) sacramenti di missione (matrimonio e sacerdozio) e ha poi sottolineato che il sacerdozio non si dà per volontà personale, ma per una missione divina e per il popolo di Dio, perché non siamo noi ad aver scelto noi stessi, ma è Dio che ci manda nella sua vigna. Prima di concludere, l’Arcivescovo ha esortato il Diacono Yves ad aver fiducia nella Vergine Maria per esercitare meglio gli impegni sacerdotali.

È seguito il momento più importante dell’ordinazione sacerdotale. Noi vi invitiamo a seguire le cerimonie attraverso questo video.

VIDEO

Al momento dell’offertorio, al giovane sacerdote Yves Irakoze sono stati consegnati dei simboli con messaggi molto importanti: un grande cero acceso circondato da tanti lumini, un paniere di frutta e una pecorella, augurandogli di essere portatore di luce e buon pastore e di portare molto frutto.

Le cerimonie hanno continuato dopo la celebrazione eucaristica che, dopo l’ordinazione, era stata presieduta dal sacerdote novello Padre Yves Irakoze. Al termine della celebrazione ci sono stati dei discorsi, prima da parte del giovane sacerdote, poi del proprio padre e infine dell’Arcivescovo di Bujumbura. Prima di chiudere la celebrazione, il Padre superiore ha annunciato i compiti che attendono Padre Yves Irakoze: prima di tutto l’animazione vocazionale nel seno della comunità, in secondo luogo la carica di vice-rettore del Santuario e una dedizione intensa alla confessione dei pellegrini, soprattutto in quest’Anno Santo della Misericordia. I festeggiamenti hanno continuato nel “Centro Regina della Fiducia” dove è stato offerto agli invitati un brindisi d’onore.

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Un segno di speranza

Quest’ordinazione sacerdotale è come un segno di speranza e contro ogni scoraggiamento e rassegnazione. Infatti, venerdì, proprio nel giorno dell’ordinazione sacerdotale, ci sono stati attacchi di ribelli e in seguito le forze di sicurezza hanno fatto vendetta di sangue in diversi quartieri e ucciso quasi 80 persone.

Originale: Francese. Traduzione: Maria D. Congiu, Roma, Italia

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