Postato su 2015-09-09 In Vivere l’Alleanza

Intorno al “Santuario di noi tutti”: lo splendido prato verde nelle mani del sig. Gianni

BELMONTE, Roma, di Maria Fischer •

Nella calura estiva di questi giorni, a Roma – e quindi anche nell’area intorno al Santuario di noi tutti a Belmonte – il solo sguardo ai getti d’acqua agisce rinfrescante. Malgrado questo calore, intorno al Santuario è quasi tutto verde. Il sig. Gianni, parsimonioso ma ben attento che gli alberi e il prato ricevano anche d’estate abbastanza acqua, sta irrigando l’area in questo tardo pomeriggio d’estate.

È un po’ difficile distoglierlo dal lavoro, pur tuttavia non resiste alla domanda sul perché ci siano sulla vasta area grandi alberi così ben potati. Ne segue per quasi un’ora un risalire e discendere la splendida e vasta distesa di verde di Belmonte, dove nell’Ottobre dello scorso anno ci sono stati, talvolta contemporaneamente, più di 1000 pellegrini, lasciando nonostante ciò ancora molto spazio.

Il sig. Stampone lavora da alcuni mesi a Belmonte, dove è addetto alla manutenzione della Casa e dell’area. Ha lavorato come caposquadra in una delle imprese di costruzione, ma sempre con un contratto a termine. Ha detto che per questo ha accettato volentieri l’offerta di restare a lavorare qui a Belmonte. Ciò dà sicurezza a lui e alla sua famiglia, ma egli ama soprattutto questa Casa e questo luogo.

Poiché in passato ha fatto corsi di specializzazione in Germania, dove ha lavorato per tanti anni, parla il tedesco come madre lingua, contribuendo così alla varietà delle lingue del Team intorno al Rettore, Don Daniel Lozano. Tra loro comunicano tutti con la lingua italiana, mentre con i visitatori si parla anche Inglese, Spagnolo, Portoghese e Tedesco. Proprio un Centro Internazionale!

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Tanto verde

Il sig. Gianni conosce ogni angolo della Casa, la cui costruzione verrà ultimata, insieme a tutta l’area, in questi mesi. Spiega che “La gente dei dintorni viene molto volentieri, perché è un posto tranquillo e i bambini possono giocare”. E soggiunge che: “Non c’è tanto verde per miglia attorno.” Lo ripetono spesso anche gli Schoenstattiani che prendono alloggio nel Centro di Roma con un gruppo di pellegrini o singolarmente – che per il solo fatto di trovarsi all’aperto, nella vastità, possono elaborare qui le molte impressioni dopo una visita a Roma. Inoltre si può respirare, pregare nel Santuario o semplicemente riposarsi nel verde o in una delle panchine. Particolarmente gradita è la panchina verde accanto alla statua di Padre Kentenich, dove si telefona, si sonnecchia, si legge …

All’ombra di grandi alberi

Da quando c’è stata, in primavera, una tempesta devastante, è stata collocata un’altra panchina, presso la quale anche l’albero più grande, nella parte più elevata dell’area, ha perso un enorme ramo. Il sig. Gianni l’ha tagliato in due e ne ha fatto una panchina originale, sulla quale, se necessario, c’è posto per un intero gruppo.

Ed è soprattutto quest’albero che offre con la sua ampia chioma una grande zona d’ombra. E Gianni dice che: “È un posto molto ricercato da giovani che incidono i loro nomi sulla corteccia.” “Come fanno d’altronde anche in tanti altri posti del mondo.”

Proseguendo, il sig. Gianni spiega perché ha potato gli alberi in modo tale che i rami si sporgano per esteso: “Ciò che la gente cerca maggiormente è l’ombra!” E nell’ombra facciamo una sosta e guardiamo il Santuario, avvolto nella luce abbagliante del sole, e i getti d’acqua che producono piccoli arcobaleni.

Il sig. Gianni mostra il posto dove prossimamente verranno trasferiti i giochi – più in là di dove si trovano ora. E dice che: Prima di tutto i genitori non dovranno ripetere continuamente ai bambini ‘fate piano!”, in secondo luogo c’è più spazio e infine è tutto più tranquillo, giù nel Santuario, per chi prega.”

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I frutti

Con fierezza, mostra gli alberelli piantati solo pochi anni fa – alcuni ricordano sicuramente le sponsorizzazioni fatte a favore di quest’iniziativa! Ci sono alberi ornamentali e cespugli che hanno dei fiori dai colori più diversi, ma tutto l’orgoglio del sig. Gianni sono i piccoli alberi di mele: “Quest’anno potremo raccogliere le prime mele di Belmonte!”

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Originale: Tedesco. Traduzione Maria D. Congiu, Roma, Italia

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