Postato su 2015-05-06 In Vivere l’Alleanza

Nella tua mano – il sogno del nostro Padre

Di Don Daniel Lozano e Maria Fischer •

“Nella tua mano – il sogno del nostro Padre”, è il titolo con cui Don Daniel Lozano, il nuovo Rettore del “Santuario di noi tutti”, Belmonte, scrive una volta al mese. Il Centro Internazionale di Schoenstatt di Belmonte a Roma è un Dono del Movimento di Schoenstatt di tutto il mondo al suo Fondatore e alla Chiesa. È la concretizzazione, in un luogo, del suo amore per la Chiesa, che per Padre Kentenich è stato così decisivo da desiderare sulla sua tomba l’iscrizione: Dilexit ecclesiam – ovvero “Ha amato la Chiesa”

Belmonte sta, come luogo, per l’immagine di una nuova Chiesa, di una Chiesa fraterna, animata spiritualmente, povera, pellegrina e missionaria. Di una Chiesa cui Papa Francesco sta dando forma con le sue parole e i suoi gesti e i cui lineamenti si stanno già profilando all’orizzonte.

“Grazie, di poter esser partecipi di questo sogno”, scrivono Nora ed Edoardo Erbette della Federazione-Famiglie in Argentina. “Questa è la Chiesa che noi sosteniamo nel nostro Movimento, e noi come Cuore della Chiesa! Una Chiesa che esce per andare nel mondo, per santificarlo e condurlo al Padre.”

Una Terra di Maria, dove si può respirare anticipatamente ciò che alla fine sarà senza fine

Nella sua Lettera di Aprile il Rettore Don Daniel Lozano scrive:

005Caro figlio, fratello e amico,

il mese di aprile è iniziato con la Settimana Santa, la settimana più importante di tutto l’anno. A Belmonte viviamo la stagione della primavera e nel Santuario, brilla la lampada del Santissimo che porta il simbolo del Ver Sacrum, e cioè la sacra primavera: è Cristo che arde per illuminare l’universo.

Vorrei condividere con voi una lettera che mi ha inviato Padre Alberto Eronti, membro dell’Istituto dei Padri di Schoenstatt dell’Argentina. Egli prende spunto da testo di Padre Kentenich dedicato a Maria, il quale dice: “Vogliamo essere divinizzati e spiritualizzati come l’Immacolata. Anche in noi c’è un profondo desiderio di essere liberi da qualsiasi comportamento disordinato e istintivo, e colmi del divino come l’Immacolata …” Padre Alberto continua: ” Nella risurrezione “dell’ultimo giorno”, nel primo della nostra nuova vita, saremo divinizzati, spiritualizzati e saremo simili a Maria, il primo frutto della redenzione. Guardandola, Ella ci rivela qualcosa di quel momento senza fine.”[1]

Questo è quello che vuole essere Belmonte, una terra di Maria, dove si respira in anticipo quello che sarà alla fine, ciò che non ha fine.

Questo è il clima che abbiamo vissuto durante la Via Crucis organizzata dal decanato della nostra Diocesi di Porto-Santa Rufina nella terra di Belmonte. Un grande numero di persone che, tra canti, preghiere e silenzio, partendo dal Santuario arrivarono nella parrocchia Sante Rufina e Seconda (che si trova di fronte al Santuario); ed è questo che vogliamo anche per Belmonte, e cioè che questa atmosfera soprannaturale che abbiamo vissuto non rimanga solo qui, ma si diffonda in tutto il mondo, affinché il mondo salga alla Santissima Trinità.

Il Venerdì Santo abbiamo pregato di nuovo la Via Crucis, insieme con la Parrocchia Sante Rufina e Seconda, ma questa volta partendo dalla parrocchia per poi conclude davanti al Santuario. E’ il mondo che torna al Santuario per ricaricare le forze soprannaturali e continuare a trasformare l’umanità.

In questo clima, ti invito a pregare affinché Belmonte sia sempre di più un luogo di trasformazione dove, come UOMINI NUOVI, arriviamo a una NUOVA COMUNITÀ. Anche tu fai parte di questo “sogno del Padre” con il tuo “volare spiritualmente” qui a Belmonte. Da parte mia ti assicuro la mia preghiera quotidiana attraverso l’intenzione della Messa per tutti coloro che come te vogliono partecipare a questo sogno.
Buona Pasqua della Risurrezione.
Don Daniele Lozano

Un luogo per tutti

Leggendo nella Newsletter le parole “Che bel luogo!”, riaffiora nella memoria di Inés Gil De Oliden di Buenos Aires, Argentina: “L’anno scorso siamo stati là, per il Giubileo del Centenario, con un gruppo e con Padre Carmona e nel 2008 da sola con un gruppo di schoenstattiane.”

Effettivamente un bel luogo, un luogo per tutti. Un luogo per tutti i Paesi e tutte le generazioni – come si è potuto vedere il 26 Aprile u.s. in un incontro di 12 giovani coppie di coniugi italiani con i loro neonati. Hanno presentato i loro bimbi alla “Regina della Famiglia” nel Santuario Matri-Ecclesiae, prima di festeggiare – gustando un pasto squisito in un ristorante vicino – il miracolo della nuova vita.

[1] Cfr. Agostino, De civitate Dei 22,30: «Lì riposeremo e vedremo, vedremo e ameremo, ameremo e loderemo. Ecco quel che si avrà senza fine alla fine. Infatti quale altro sarà il nostro fine, che giungere al regno che non avrà fine?»
Originale: Tedesco. Traduzione: Maria Dolores Congiu, Roma, Italia

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