Postato su 2014-05-17 In Vivere l’Alleanza

Una visita al Santuario di Arica

PERÚ/CILE, Queca Espinoza. Ho avuto la fortuna di potere visitare il Santuario di Arica in Cile lo scorso 2 maggio. È stato un viaggio improvviso. Siamo andate con mia sorella Vica senza sapere, nonostante tutti i mezzi che ci sono oggi per ubicare i luoghi, dove veramente era situato, soltanto sapevamo che era vicino alla frontiera con Perú.

Abbiamo contrattato un tassì con un autista di nome Sebastián, ma nemmeno lui conosceva il luogo dove volevamo andare. Nonostante tutto siamo partite e durante il percorso con tanta attenzione cercavamo di scoprire la nostra meta e finalmente dalla Panamericana, abbiamo visto il campanile del Santuario. Siamo arrivate e abbiamo trovato la porta di ingresso aperta, ma la porta del Santuario era chiusa Siamo entrate e non c’era nessuno che ci ricevesse.

Ti stavo sperando

Camminando mi sono avvicinata ripetendo: Mater, aprimi la porta, pensa da dove vengo per salutarti, voglio vederti. Ho girato la maniglia e la porta si è aperta. Che felicità potere entrare e vederla, sempre con quello sguardo di “Ti stavo aspettando”. È meraviglioso entrare e sentirsi in casa; non c’era bisogno che nessuno mi ricevesse. Ella era lì ed io in casa mia, con tutti gli stessi simboli di tutti i Santuari. Ho pregato ed approfittato per chiedere per i miei familiari ed amici, specialmente per coloro delicati di salute.

Una pietra del Santuario Originale

Ho scattato fotografie di ogni particolare: ad esempio c’è una pietra del Santuario Originale, uno striscione con la preghiera del Pellegrinaggio ed un’altra con la spiegazione per avere l’Indulgenza Plenaria, un enorme regalo che ci ha fatto il Papa per il nostro Anno Giubilare. Ho spiegato a Sebastián il significato del Capitale di Grazie, e lui tutto contento l’ha scritto su un foglietto. Gli abbiamo detto: ogni volta che passa di qui, venga a visitare la Madonna. Gli abbiamo regalato un santino della Mater, che tengo sempre nella borsetta, affinché non si dimentichi di questa visita. Abbiamo pregato insieme la preghiera del Pellegrinaggio, della Fiducia e la Consacrazione. Abbiamo terminato cantando “Guardami Maria” con tutto il nostro amore.

Un mazzo di fiori

Ci siamo accomiatati dalla Madre ed all’uscire arrivava una signora anziana con sua figlia ed un mazzo di fiori per la Madonna. Ho pensato in quel momento: Come sono venuta a mani vuote, non ho portato nemmeno un fiore! E le ho detto: “Madonnina mia, la mia presenza qui non è stata per lasciarti fiori, è stata per sentirmi accarezzata, coccolata da Te. Grazie per le tue affettuosità, ne ho tanto bisogno, so che il tuo sguardo veglia sempre su di me, e che prezioso è sentire il tuo amore di Madre!!!

Originale: spagnolo – Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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