Postato su 2014-05-29 In Vivere l’Alleanza

Più di quanto tu ritieni possibile

GERMANIA, fma. Per un attimo cala un totale silenzio. Gli Alphòrn tacciono. Tutti gli sguardi sono rivolti verso un punto – il punto in cui bambini e ragazzi stanno sciogliendo molto lentamente e solennemente lo spago e togliendo l’imballo per estrarre l’Immagine della Madre tre volte Ammirabile di Schoenstatt. Quell’Immagine che il giorno prima era stata presa dal Santuario di Memhölz, in attesa del momento in cui la Madonna entrerà di nuovo nel Santuario all’inizio del secondo secolo di Schoenstatt. Poco prima tutti avevano rinnovato – senza l’Immagine di Maria nel Santuario e nel modo più semplice che si possa immaginare – l’Alleanza d’Amore. “Oh la mia mamma …” “ Ed ora entra di nuovo!” Uno inizia ad applaudire. E dopo non si può più fermare nessuno … e nel bel mezzo dell’applauso cadono giù dalla cima del Santuario pezze di stoffa bianche con centinaia di frutti prodotti dall’Alleanza d’Amore – a partire da qui. E qualcuno dice: “In questo momento ho vissuto il mio 18 Ottobre 2014” “E ricevuto la grazia del 2014.” E poiché non è permesso continuare a parlare un altro soggiunge: “Ero così contento perché in quel momento non dovevamo fare proprio niente, né pregare né cantare ed essere solamente presenti.”

È il 18 maggio 2014. Il tempo è molto più soleggiato di quanto avevano anticipato le migliori previsioni e di quanto avevano sperato i più audaci ottimisti. E alla sera si dirà: Dalla loro abbronzatura riconoscerete quelli che “più di quanto tu ritieni possibile” hanno festeggiato l’Alleanza d’Amore allo stato puro. È quasi inimmaginabile che 24 ore prima si sia parlato ancora del programma in caso di pioggia e che la veglia della gioventù si sia spostata nella Cappella interna della Casa, semplicemente perché c’era troppo freddo…

Festa dell’Alleanza d’Amore: Sei tu, Signore, Colui che è sempre con noi, che accompagna il nostro cammino verso la Festa…

“Sei tu, Signore, Colui che è sempre con noi, che accompagna il nostro cammino verso la Festa”… Il Canto giubilare composto due giorni prima da Kathi Strohmeyer è stato provato bene, anche grazie ai ragazzi che l’avevano già imparato durante la Veglia e grazie al Coro della Festa che si era formato tanto spontaneamente quanto il canto stesso. Questo diventa melodia che pervade la giornata e che anche molto più tardi acquista carattere di ‘tormentone’: “E questo è molto più di quanto tu ritieni possibile…”

“C’è afflusso…” A seconda delle attese e del temperamento, i primi ospiti che arrivano con più di un’ora di anticipo risvegliano o un’atmosfera di entusiasmo o un’atmosfera più temperata. Sarebbero potuti essere tranquillamente di più. Avevamo programmato 1000 presenze e alla fine restano tanti dolci e tanti banchi vuoti. Anzi no, non restano vuoti. Fino al pomeriggio sono arrivate sicuramente 700, 800 persone, e i tanti entusiasti volontari tra i sette e i settant’anni contano comunque il doppio.

Christine ed Erwin Hinterberger danno alle 11h:00 il benvenuto a tutti coloro che sono già arrivati. Fino a quel momento ci sono state tante conversazioni . L’inizio ritardato distende e regala tempo. Qualcuno dirà più tardi: “Finalmente una festa dove c’è tempo all’infinito per parlare”. “E dove si può star seduti tutto il giorno anche nella tenda e raccontare, e dove nessuno guarda un altro di sbieco perché si è perso qualche punto del programma. Qui, dire programma significa dire ciò che fa bene a ciascuno.

Il prossimo secolo è alle porte

Mentre Padre Elmar Busse sta predicando, solo in pochi si accorgono che ci sono davvero pochi bambini. Lo notano soltanto quelli che invece di guardare il predicatore si esercitano con lo sguardo a 360°. Presso la statua di Padre Kentenich si è radunato il prossimo secolo di Schoenstatt. E poi si mette in cammino. E chi adesso guarda là dimentica di ascoltare (non fa niente, la predica si può riascoltare registrata). Sono dei bambini quelli che portano sul monte l’Immagine incartata della MTA, molti dei quali hanno l’età dei primi schoenstattiani o sono molto più giovani ancora… Padre Kentenich ha fondato questo Schoenstatt 100 anni fa con giovani, quasi ancora bambini, e giovani sono quelli che lo portano nel secolo venturo. Questi giovani di qui, e tanti altri intorno al globo, che si considerano come Generazione 2014, come Generazione di risveglio missionario… E chi guarda i volti dei bambini e dei giovani sta guardando in faccia la Nuova-Fondazione di Schoenstatt.

Il mio nome sulla tua immagine

Subito dopo la festa dell’Alleanza d’Amore i giovani e i bambini sono i primi a scrivere i loro nomi su una tavola di legno a forma di Immagine della Madonna. Nel corso della giornata lo fanno molti altri in silenzio, commossi, emozionati … Ancor prima che l’Immagine ritorni dopo la Santa Messa nel Santuario, alla fine della giornata, il Signor Hornung la porta ai musicisti di Memhölz che sulle prime la firmano titubanti, ma poi addirittura entusiasmati.

Su questa Immagine ci sono tanti nomi, tante storie d’Alleanza, tanto impegno, tanta speranza.

Un Atto di Fondazione firmato, del secondo secolo di Schoenstatt.

Se la Chiesa diventa “Università della Religione” con tanti bei pensieri, bei templi, bei musei, ma non dà testimonianza, allora diventa sterile. E altresì il cristiano. Parole di Papa Francesco. Ciò vale anche per Schoenstatt e per l’Alleanza d’Amore. Con l’idea dell’Alleanza d’Amore si possono riempire libri e se necessario anche musei. Essa diviene fertile se sappiamo dare una risposta alla domanda: ‘Che cosa fa l’Alleanza d’Amore con te? Con la tua famiglia? Con il tuo lavoro?’

E le risposte arrivano in questa festa. In una gran quantità di “Punti d’Alleanza”, in cui i relatori raccontano le cose per propria esperienza, poi in interviste, nel programma per bambini e nelle tante lunghe ed intense conversazioni marginalmente e direttamente.

Inviati

La Messa della Festa comincia alle 15h:00 e riconduce tutti insieme, riunisce, approfondisce, si fa Invio. Pasquale, pentecostale, soleggiato, semplice e profondo allo stesso tempo. “Era così commovente vedere quanti fossero presenti di quelli che da anni non erano stati più qui”, dice uno di quelli che hanno preparato, finalmente riconciliato nel senso che forse non erano davvero 1000 in questo giorno. In fondo non vuole andar via veramente nessuno dopo la Santa Messa e la ricollocazione dell’Immagine della MTA nel Santuario. Sulla terrazza davanti alla caffetteria e nella Tenda si continua a festeggiare…

E c’è un momento in cui qualcuno chiede: Quando è la prossima festa?

Fotografie

 

 

Originale: Tedesco / Traduzione: Maria D. Congiu, Roma, Italia

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