Postato su 2013-08-26 In Vivere l’Alleanza

Ancora 30 Colonne nella “Casa del Padre” di Belmonte

ROMA, mda. Che cos’hanno in comune Fritz Esser, il Centro-Schoenstatt di Memhoelz, il Vescovo Heinrich Tenhumberg, la IKAF (Internazionale Accademia-Kentenich per Dirigenti), Vincenzo Pallotti e il Ramo delle  Mamme  di Schoenstatt della Repubblica Ceca? Hanno in comune una Colonna nella Casa del Padre, ovvero nella Domus Pater Kentenich del Centro Internazionale di Schoenstatt a Roma, ovvero all’Ombra  del “Santuario di noi tutti”, dedicato all’ “Amore verso  la Chiesa”.  Una Casa che appoggia su solide colonne  – statica, per la necessaria sicurezza antisismica anche in senso metaforico, perché la vita di questa Casa deve essere sostenuta da solidi pilastri. E così ne è nata una corrente …  Prima si sono messi  a disposizione come “colonne” dei singoli personalmente, e dopo qualcuno ha cominciato a dedicare una colonna a singoli uomini/ donne  … o a intere Comunità, a Centri schoenstattiani,  a Progetti…

284 colonne abbracciano Piazza San Pietro.  Associate alle statue dei santi che le sovrastano,  esse richiamano alla memoria che la Chiesa viene sostenuta in tutti i  tempi da testimoni viventi.  E altrettante 284 colonne sostengono la Domus Pater Kentenich del Centro Belmonte/Roma, che si trova nell’ultima fase di costruzione. Questo  è un progetto che ha richiesto una costruzione secondo le regole di statica antisismica.

Un simbolo parlante: la Casa del Padre, a Roma, ha bisogno di molti pilastri portanti. Padre Kentenich cerca  molte “colonne”, che sostengono insieme a lui la sua missione – rispettivamente al loro  posto. Molte colonne sono dedicate a persone che hanno vissuto e realizzato la loro parte di storia schoenstattiana: il Prelato Wissing, il Vescovo Ignazy Jez, Maria Laufenberg, Giuseppe Engling, P. Francesco Reinisch. Sulle colonne ci sono però anche i nomi di molte persone, il cui operato è rimasto quasi del tutto sconosciuto.  Sono persone che – attraverso la “Fedeltà nel piccolo” e un apostolato svolto  nel nascondimento –  hanno scritto la storia di Dio. Molte anime generose hanno colto perciò l’occasione di onorare Testimoni provenienti dal loro proprio ambiente. Ogni colonna porta scritto un numero unico, esclusivo (p. es. A25). I nomi dei donatori  o  di coloro ai quali è dedicata la colonna, vengono immortalati e più tardi resi visibili nell’ambito dell’ingresso della Casa. Una colonna costa circa 1000 euro, o anche 1000 dollari –  per la costruzione della Domus Pater Kentenich.

Come la vita ci gioca …

E visto che questa non è un’iniziativa ufficiale né d’ufficio, c’è la vita che gioca… Argentina, Brasile, Messico, Stati Uniti, Repubblica Dominicana, Germania, Burundi, Polonia, Portogallo, Austria, Repubblica Ceca, Spagna e Svizzera danno il loro sostegno solidariamente.

Il Centro-Schoenstatt di Memhoelz  e la IKAF hanno fatto dono di una colonna a se stessi , i collaboratori di schoenstatt.org, l’anno scorso, ne hanno donato una al “loro” Padre José Maria Garcia per il suo 60° compleanno, e sempre schoenstatt.org  ne ha ricevuto una, donata nientemeno che dal futuro Vescovo Ausiliare Dr. Michael Gerber.

E i nomi narrano  grandi momenti  della storia di Schoenstatt, dicono però soprattutto  che l’Alleanza d’Amore è reale e autentica solo quando prende forma e forza creativa in persone vive e vegete. In persone come Francesco Reinisch, Maria Laufenberg, Lotte Holubars, Giuseppe Engling, Heinrich Tenhumberg, Ignaz Jez …

Sono rimaste ancora 30 colonne

E che cosa succede con quelli che hanno scritto altrettanta storia di Schoenstatt? Padre Menningen non ha  meritato una colonna? E neanche Giovanni  (Joao) Pozzobon ? E Isabel Mugica e  “los Madrugadores” (i Mattinieri)?  e dove rimane il nostro Centro di Schoenstatt  e non meriterebbe una colonna anche il Santuario Originale?

Sono ancora libere esattamente 30 colonne.  E come si suol,  ”elegantemente”,  dire:  “Segnalazioni vengono prese in considerazione in ordine d’entrata …”

E ancora: Ogni venerdì, nel Santuario Matri-Ecclesiae, viene recitato il Rosario secondo le intenzioni particolari dei donatori.

E concretamente funziona così:

con la parola “colonna” versare su uno dei conti in calce i 1000 Euro (o un acconto), il testo della donazione nella casella della “causale”  (massimo 35 lettere) o separatamente a Martin Emge martin.emge@erzbistum-bamberg.de

Matri Ecclesiae e.V., Simmern / WW
BIC: MALADE51KOB
IBAN: DE 66 5705 0120 0004 0058 72

Informazioni su altre possibilità di pagamento: martin.emge@erzbistum-bamberg.de

Traduzione: Maria Congiu, Roma, Italia

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