Postato su 2010-07-27 In Vivere l’Alleanza

La gran corrente dell’amore misericordioso e paterno di Dio

Santuario, vales oroGERMANIA, mkf. “Finalmente è giunto il momento! È caduto l’ultimo foglio del conto regressivo. È già cominciata la festa delle nozze d’oro della Casa e del Santuario. Era già da molto tempo che le Sorelle di Maria si preparavano a quest’anniversario nella “Prateria di Schoenstatt” a Borken, e con loro il Movimento di Schoenstatt della regione, le alunne e i docenti della Scuola Mariana di Borken, e i molti pellegrini uniti al Santuario. E nonostante quel giorno si giocasse la fine del Campionato di football e il caldo fosse insopportabile, sono arrivate centinaia di persone per ripetere al Santuario il motto giubilare: “Vali oro”.

 

Santa Misa

È stata la “notte reale” della gioventù femminile di Schoenstatt di Borken? La notte di adorazione eucaristica durante la celebrazione? Le tante preghiere, i tanti sforzi, apportati al Capitale di Grazie? O semplicemente l’autentica gioia di molti collaboratori? La gioia palpitava nell’aria.

Santuario jubilar, Borken La porta del Santuario completamente spalancata, circondata da una magnifica ghirlanda con il numero 50 sull’arcata, sembrava brillare per aprire il cammino alla gran “corrente dell’amore misericordioso e paterno di Dio” palpitando in tutto l’intorno, ed anche “oltre i suoi limiti” ….Sono parole di Padre Kentenich, che non sono state sterili. E che hanno definito il significato di questo festeggiamento giubilare. Il nostro Fondatore, infatti, aveva pregato nella sua ultima visita al Santuario di Borken, affinché da lì partisse una gran corrente dell’amore misericordioso e paterno di Dio.

Esperienze vissute che perdurano

Dopo le parole di saluto di Suor Gisela Maria Mues, la superiora provinciale della provincia del nord est della Germania e della delegazione in India, è continuata la prima parte, di gran ricchezza musicale, di cui era incaricato il quartetto di strumenti a fiato di Raesfeld e il coro della Scuola di Maria, che hanno accompagnato quest’ora festiva. Le alunne della Scuola di Borken hanno poi raccontato con vivacità le origini della Casa e del Santuario mediante brevi e ben preparate interviste.

Entrevista con la Hna Gisela-Maria Mues, Superiora provincial Suor Gisela ha raccontato, che quella Casa è il focolare (per essere la Casa provinciale) di circa 220 Sorelle, e dove vivono attualmente circa 100 Sorelle tra la Casa provinciale e la Casa delle Sorelle anziane.

´ Le prime Sorelle si sono installate all’inizio nella Casa ancora non terminata. Le ex alunne della Scuola mariana e i collaboratori alla costruzione avevano tanti aneddoti da raccontare, che alcuni sono rimasti in sospeso e argomenti di conversazione durante il pomeriggio. Tra i tanti quello del Mercedz Benz del capo di governo regionale, che il giorno dell’inaugurazione era caduto improvvisamente nel fiume “Bocholter Aa” al lato del terreno…

Che la tua porta sia sempre aperta

Coreografía “La tua porta è sempre aperta” dice l’inno giubilare, che un gruppo di Sorelle di Maria ha cantato nella seconda parte dei festeggiamenti. L’inno descrive la missione di questo Santuario: qui gli uomini devono sperimentare, mediante Maria, che Dio Padre li ama, che da qui deve partire una corrente dell’amore misericordioso e paterno di Dio, qui gli uomini devono essere, come Maria, i portatori di quella corrente. Poco prima, i bambini e gli adolescenti hanno presentato, con una graziosa coreografia il mistero di questo Santuario e la sua missione: Maria, che per il suo sì nell’Annunciazione continua operando qui efficacemente, Colei, che ha sperimentato nella sua vita che Dio è misericordioso. “Fa’ che parta da qui una gran corrente, affinché gli uomini credano nella misericordia di Dio”: così ha pregato Padre Kentenich in questo Santuario. Una serie di testimonianze, presentate da speaker hanno dimostrato, quanto la gente abbia sperimentato in maniere differenti la fecondità del Santuario. Una bambina preziosa, Vivien, voleva suggellare a tutti i costi la sua alleanza con Maria in questo giorno delle nozze d’oro del Santuario.

Quello che fa l’estetica di una persona

La imagen coronada de la JF È stata molto applaudita la testimonianza di Lisa Altena, capo della gioventù femminile di Schoenstatt a Borken, che ha raccontato come aveva trascorso la “notte reale” nel Santuario, l’incoronazione dell’Immagine della Mater nella sala della gioventù la notte precedente alle nozze d’oro. “Ci si deve sempre confrontare con gli altri, sempre provare se stesso, ha affermato Lisa Altena. “Accanto alla Mater, il carattere è l’estetica di un uomo, e non il naso, l’altezza o la pettinatura..” I saluti del sindaco, Sig. Lührmann, e della rappresentante del capo del distretto, Sigra Silke Sommers, hanno chiuso l’ora festiva. Il Sig. Rolf Lührmann, che al trasferirsi a Borken ha vissuto un gran periodo nella “Prateria di Schoenstatt”, ha fatto notare l’importanza di questo luogo, che per Borken vale oro, come dice il motto dei festeggiamenti. La Sigra Silke Sommers ha affermato che si trovava lì per la prima volta ma non per l’ultima. Nel gran daffare della vita quotidiana è essenziale trovare pace e forza, e questo è un luogo, in cui si può trovare.

Come nella Gruga

Música de instrumentos de viento - Borkener Bläser “Questo è come la Gruga!”, ha esclamato sorridendo Suor M. Dagmaris. Effettivamente! Il parco intorno alla Casa e al Santuario sembrava, poco prima delle 12 e fino alle 15,30 ore – quando è cominciata la Santa Messa – la Gruga, quel parco di divertimenti con tutti i suoi chioschi ed attrazioni. In tutti i punti dove c’era un po’ d’ombra, le persone si riunivano in gruppi e si rallegrava della gran quantità di Sorelle di Maria che erano tra loro, conversando senza fretta, ascoltando e rallegrandosi dell’incontro. Dalle diocesi e dai Santuari vicini non solo erano presenti in gran numero le Sorelle di Maria, bensì anche le presidenze diocesane e i rappresentanti delle comunità di Schoenstatt. C’era molto tempo per chiacchierare, un tempo che si è totalmente approfittato. Nella “Gruga” all’aria aperta si offrivano gelati, caffè, bibite fresche, minestra di piselli, le tipiche frittate di patata grattata cruda e uovo, panini con salcicce, e dentro la Casa una magnifica tavola di torte. Le “attrazioni permanenti” erano la documentazione delle visite di Padre Kentenich a Borken e un video intorno alla storia del Santuario. Nel giardino davanti alla Casa Marienfried si è svolto un variato programma per i bambini. Il complesso di strumenti a fiato di Borken ha animato con la sua musica le ore del mezzogiorno. E poi sono cominciate le lotterie! Si sono venduti centinaia di numeri e alla fine del giorno si sono consegnati quasi tutti i magnifici premi che erano esposti nel salone.

La leggerezza della vera gioia

Santa Misa Due minuti prima dell’inizio della Santa Messa, ha cominciato a suonare la campana del Santuario. Dalla casa Marienfrid è partita una lunga fila di sacerdoti, preceduta dai rappresentati dei gruppi legati al Santuario, molti di loro con bandiere ed altri simboli d’identificazione, segno della vita che è cresciuta in questo Santuario durante cinque decade: architetti e rappresentanti dell’impresa di costruzioni, membri del Movimento di Schoenstatt e della Campagna della Madonna Pellegrina, partecipanti dei seminari…Una colonna in festa si muoveva verso la scalinata del fronte della Casa provinciale, che al mattino era servita come palcoscenico e ora come base dell’altare. Il celebrante principale era il preposito Mons. W Theising, di Borken, nominato vescovo ausiliare per la regione del Basso Reno. Ed è stata una gran gioia per tutti, che nelle nozze d’oro celebrasse un vescovo ausiliare (nominato, non ancora consacrato), e al contempo era una buona occasione per ringraziarlo per il suo vincolo con la “Prateria di Schoenstatt”

All’inizio dell’Eucaristia si è letto il saluto del vescovo di Münster, Mons Felix Genn e si è benedetto e acceso il cero giubilare. Tutto con solennità e gioia: soprattutto per il coro che si era formato per quell’avvenimento, il complesso di strumenti a fiato di Borken. Nonostante il caldo quasi insopportabile e il sudore si sentiva la leggerezza della vera gioia in questa solenne Santa Messa.

Dove alloggia oggi il buon samaritano gli uomini che trova sul ciglio della strada

Se enciende el cirio jubilar Mons. Theising ha affermato nell’omelia che il Vangelo del giorno, quello del buon samaritano, lo potremmo applicare al Santuario. Gesù è anche oggi il buon samaritano. Va per il mondo riunendo naufraghi, falliti, feriti che trova sul ciglio della strada. Ma Egli non può, né vuole farlo tutto da solo. Ha bisogno, perciò, come nella parabola, di luoghi sul cammino, dove possa alloggiare gli uomini, dove possa continuare la sua opera di redenzione e di aiuto. Nel Vangelo si rivolge all’oste, e oggi a Maria. Nel Vangelo dà all’oste un paio di denari, ma Maria riceve molto di più da Lui per compiere la sua missione.

L’uomo che ha bisogno d’aiuto, si sente per questo motivo, poco considerato. Ha bisogno di una conferma: vali oro, perché sei debole, perché non puoi fare tutto da solo, né compiere quanto ti sei proposto. Il Santuario è il luogo dove l’amore di Cristo è efficace e vicino, dove gli uomini non trovano solo l’anfitrione del samaritano, bensì la casa dell’amore misericordioso e paterno di Dio, di suo Figlio – il samaritano di tutti i tempi – e di Maria. La Madonna ci aiuta di nuovo ad alzarci. Anche quando siamo feriti e umiliati, falliti e delusi, e dove Ella incontra uomini che si dimostrano solidali.

In questo giorno giubilare dobbiamo ringraziare le Sorelle di Maria, perché hanno creato questo luogo per tanta gente e lo conservano vivo. Dobbiamo ringraziare Dio, perché ci ha donato le Sorelle e questo luogo, ed infine dobbiamo ringraziare che molti uomini abbiano trovato qui il cammino verso il gran Samaritano, verso Dio.

“Poiché tu guidi verso il Padre, che ha manifestato in me la sua misericordia”

Bendición “Poiché tu guidi verso il Padre, che ha manifestato in me la sua misericordia”. Il leitmotiv della festa, il suo messaggio spiegato con la parabola del buon samaritano. La grata sorpresa causata dall’omelia era impressa in molti visi. Dopo la preghiera finale della Santa Messa sono echeggiate ancora una volta le parole della gran corrente dell’amore misericordioso e paterno di Dio, quando i sacerdoti, i diaconi, i chierichetti e le Sorelle della direzione provinciale si sono recati al Santuario, e mediante il simbolo del cero giubilare, hanno presentato la loro gratitudine ed anche la promessa di continuare lavorando, affinché “da questo Santuario possa partire una gran corrente dell’amore misericordioso e paterno di Dio, quella corrente per la quale Padre Kentenich ha pregato qui”.

Sulla porta completamente spalancata del Santuario, dove molta gente ha pregato tutto il giorno, Mons. Theising ha impartito la benedizione. Il coro e i presenti hanno intonato l’inno di gratitudine “Sommo Dio, il tuo gran potere…” Si è conclusa la festa dopo le parole finali di gratitudine? No, ha continuato e con tanta, tanta gioia…… e ancora caffè, gelato e torte, hanno invitato a prolungare l’Incontro in questo giorno “dorato”, prima di accomiatarsi.

Jubiläumsheiligtum

Album di fotografie

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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