Postato su 2009-11-28 In Vivere l’Alleanza

Il pellegrinaggio a Santa Maria nel Giubileo dei 25 anni dell’espansione nel mondo della Campagna

Il pellegrinaggio a Santa Maria nel Giubileo dei 25 anni dell’espansione nel mondo della Campagna- Foto: Ana Lucía IvaldiARGENTINA, Anna Lucia Ivaldi. “Si è sentita l’accoglienza affettuosa della Mater, ha regnato l’unità, la fratellanza, la solidarietà, la comunicazione, la gioia, il calore, il servizio, il rispetto e l’amore fraterno, il sentirsi in una famiglia”: queste parole sono state la sintesi dell’inchiesta, cui hanno risposto i missionari della Campagna del Rosario al loro ritorno dal pellegrinaggio a Santa Maria, Brasile, il luogo d’origine della gran missione evangelizzatrice che ha iniziato Joao Pozzobon nel 1950. Già i pellegrini si vanno preparando al prossimo pellegrinaggio nel 2010, al principio di ottobre, che sarà un “pellegrinaggio giubilare”: i 25 anni della Campagna in Argentina, i 60 anni della Campagna in Brasile e il 25º anniversario della scomparsa di Joao. Si fermeranno a Santa Maria dal 7 al 12 ottobre 2010, ricordando l’anniversario della morte di P. Stefano Uriburu, artefice principale della diffusione della Campagna.


Il pellegrinaggio a Santa Maria nel Giubileo dei 25 anni dell’espansione nel mondo della CampagnaParecchie comunità argentine hanno partecipato al pellegrinaggio 2009: Mar del Plata, Centro Belgrano, Lanus, Palomar, Villa Ballester, San Isidro, La Plata, Gonnet, Cty Bell, Bragado, Colón, Concepción del Uruguay, Villa Elisa, Federación e Grand Bourg, con le loro Ausiliarie, rosari, stendardi e bandiere argentine.

Hanno avuto la gioia di condividere questo pellegrinaggio con Ana e Guillermo Echeverria, che insieme a P. Esteban Uriburu e vari strumenti hanno reso possibile diffondere la Campagna in Argentina, e dall’Argentina al mondo. Il 29 marzo 1984 le persone che abbiamo menzionato insieme con un gruppo di pellegrini arrivavano a Santa Maria in cerca delle 25 immagini che avrebbero iniziato l’irradiazione della Campagna al mondo intero.

Uno zaino colmo di petizioni, desideri ai piedi della Mater

Le Sorelle di Santa Maria hanno accolto i pellegrini con l’affettuosità di sempre, a disposizione di tutti in ogni momento, facendoli sentire come in casa.

 Santuario Tabor

Dopo il pranzo, si sono recati al Santuario Tabor, il Santuario dello Spirito Filiale Eroico, per salutare la Madre, che li stava aspettando per accoglierli tra le sue braccia materne. Ai suoi piedi, insieme alle Immagini della Madonna Pellegrina, hanno depositato il regalo in ringraziamento di essere lì e uno zaino carico di petizioni e desideri portati dall’Argentina.

Il pomeriggio hanno visitato i luoghi storici che aveva percorso il Padre durante il periodo del suo soggiorno a Santa Maria.

“Santa Maria culla di Santità”, dirà una pellegrina “che tutti gli anni ci regala momenti di grazia distinti”.

Vía CrucisCosì si sono susseguiti incontri, chiacchiere, celebrazioni dell’Eucaristia, Adorazione, dialoghi, esperienze e riflessioni che i pellegrini hanno condiviso con Padre Ferraioli, postulatore della Causa di Canonizzazione di Joao, con Suor Denise, Suor Eliane e i familiari di Joao, sempre con parole di ringraziamento e sorrisi.

La presenza viva di Joao in ogni istante

Nella Cappella Nostra Signora delle Grazie hanno visitato la tomba di Joao (dove riposa dall’anno scorso, quando è stato trasferito dal Cimitero di Santa Rita); si sono recati a Riberao, la sua casa natale e la Chiesa di San Pedro, dove hanno rinnovato i Sacramenti seguendo le orme del diacono Pozzobon, e recitato un rosario in Adorazione per la loro Patria Argentina e per i 25 anni dell’espansione nel mondo della Campagna. Si sentiva la presenza viva di Joao, in ogni istante!Rosario Iluminato

La comunità del luogo li ha festeggiati con una tipica cena italiana. Ha cantato per gli argentini le canzoni della loro terra e gli argentini con l’aiuto di Suor Eliane hanno cantato con grand’entusiasmo il chamamé Merceditas (tipico folclore argentino), Lunita tucumana e perfino il tango Caminito, ballato da Alberto e Pelusa  Bieule. È stato un momento brillante di cui tutti hanno goduto.

Momenti culminanti del Pellegrinaggio

Non si può tralasciare di menzionare altri momenti che hanno lasciato profonde tracce nei cuori dei missionari.

Hanno consegnato a Padre Argemiro due placche per collocarle nel Museo,Dopo aver visitato la Casa Museo, si è recitato il rosario davanti all’Edicola in un clima di raccoglimento e silenzio. Hanno consegnato a Padre Argemiro due placche per collocarle nel Museo, una per il Giubileo e l’altra ricordando che l’anno scorso si era celebrata per la prima volta la Santa Messa nella Casa Museo al compiersi il 10º anniversario della morte di P. Uriburu.

La cerimonia dell’incoronazione nella cappella del Cristo Tabor, nel Centro Mariano è stato uno dei momenti culminanti del pellegrinaggio, vissuto da ciascuno con molta emozione. La grazia di poter inserirsi nella corona dello Spirito Filiale Eroico, che ricorda l’incoronazione che aveva fatto Padre Kentenich 60 anni fa, è stato un regalo specialissimo della Madre che ha commosso tutti fino alle lacrime.

En la tumba de Don JoaoIl giorno del commiato, Padre Argemiro ha celebrato la Santa Messa nel Santuario Tabor, dove si è incoronata nuovamente la Madonna Regina dello Spirito Filiale Eroico con la stessa preghiera, che P. Kentenich aveva recitato 60 anni fa.

I pellegrini hanno intrapreso il ritorno in Argentina con nuove forze, colmati di tante grazie, fedeli all’impegno rinnovato di continuare insieme a Joao, e dal Santuario con la gran missione evangelizzatrice che apre porte e trasforma i cuori di migliaia di uomini.

Album di fotografie

Traduzione: Maria Tedeschi, La Plata, Argentina

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